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.CITAZIONE
"C'era una volta uno spirito malvagio dalle sembianze di una gigantesca volpe a nove code. Con il solo movimento delle sue code, la Volpe poteva spianare le montagne e provocare maremoti.
Per far fronte a quello spirito, la gente invocò l'aiuto dei ninja.
Uno solo di quei ninja, a costo della propria vita, riuscì a imprigionare lo spirito.
Quel ninja... era il Quarto Hokage."
Titolo dell'opera: NARUTO
Autore: Masashi Kishimoto
Disegno: Masashi Kishimoto
1ª edizione: Novembre 1999
Tankobon/volumi manga: 66 (usciti in Italia) 71 (usciti in Giappone); ogni volume contiene una decina di singoli capitoli; l'opera si è conclusa il 6 novembre del 2014 con il capitolo 700, chiudendo con il volume 72
Categoria: Shonen
Genere: Azione, avventura, combattimento, crescita, soprannaturale, fantasy, drammatico, commedia
Anime: NARUTO (copre la 1° parte del manga, dal volume 1 al volume 27, per un totale di 220 episodi), NARUTO Shippūden (copre la 2° parte del manga, dal volume 28 alla storia tutt'ora in corso)
Nuovo capitolo del manga: -
Nuovo episodio dell'anime: Ogni giovedìNARUTO: UNO SGUARDO SUL MANGA
Circa dodici anni prima dell'inizio della serie, il demone della Volpe a Nove Code ha improvvisamente attaccato il villaggio di Konoha, per motivi ignoti, causando la distruzione del villaggio e la morte di molti suoi abitanti. Un eroe, il capo del villaggio, il Quarto Hokage, sacrificò la sua vita per salvare il villaggio, sigillando il demone in un bambino appena nato: Naruto Uzumaki.
Orfano dalla nascita, Naruto è maltrattato ed emarginato dagli abitanti del villaggio, che lo odiano identificandolo con il mostro che egli inconsapevolmente custodisce dentro di sè. Nonostante il Terzo Hokage abbia ordinato agli abitanti di Konoha di non rivelare nulla ai loro figli riguardo la Volpe e Naruto, anche i bambini, imitando i loro genitori, si comportano allo stesso modo verso di lui. Con il desiderio di essere un giorno riconosciuto ed apprezzato da tutti come una persona di valore, Naruto sogna ardentemente di diventare un giorno il più grande Hokage che sia mai esistito. Essendo piuttosto carente nelle arti ninja, Naruto si impegna quotidianamente per migliorare e cerca in tutti modi di farsi notare dalle persone del villaggio, stanco di vivere in solitudine.
Dopo aver superato in maniera decisamente particolare un esame all'Accademia ninja, ottenendo per la prima volta la stima di qualcuno, il maestro Iruka, Naruto arriva ad ottenere il grado di genin. In questo modo si unirà al team 7 insieme alla ragazza che gli piace, Sakura, e a Sasuke, un ragazzino altezzoso e taciturno ma di grande talento, appartenente all'ormai estinto clan Uchiha. Il maestro incaricato del comando del team 7, sarà Kakashi, un ninja ancora giovane ma già celebre nel mondo per la sua elevata abilità, e che dietro un sorriso sincero non manca di nascondere un passato tutto da scoprire.
Nel corso degli anni Naruto imparerà a migliorare l'utilizzo del chakra (energia composta dall'unione di energia spirituale ed energia fisica, essenziale per ogni ninja) e soprattutto, insieme al team 7, ai suoi compagni e a tutti coloro che incontrerà sulla sua strada, scoprirà quanto sia duro e faticoso il cammino del ninja. Naruto, così come coloro che saranno al suo fianco, sarà costretto ad affrontare i nemici più pericolosi, le sfide più imprevedibili e le scelte più ardue, cercando di non perdersi mai d'animo, e di restare sempre fedele al suo credo ninja. Fra gli avversari più agguerriti, l'organizzazione di nukenin (ninja traditori) conosciuta con il nome di "Akatsuki" la quale ha lo scopo di riunire e catturare tutti i jinchūriki (Forze Portanti), ovvero le persone in cui sono sigillati i mostruosi Bijū (Cercoteri), tra cui Kyūbi (Volpe a Nove Code) sigillata dentro Naruto, per ottenere una potenza incommensurabile.NARUTO: IL DISEGNO
Bisogna premettere che Masashi Kishimoto inizialmente si è ispirato allo stile di "Dottor Slump & Arale", "Mobile Suit Gundam" e successivamente a "Dragonball". L'autore ha sempre ammirato ed apprezzato lo stile di Akira Toriyama, di cui dice sia "fresco e semplice al punto giusto, tanto da essere gradevole ai lettori". Kishimoto definisce il proprio tratto come il "Konoha's Style", un disegno a prima vista semplice, ma che si rivela poi pieno di dettagli. Per il resto è possibile evidenziare una consistente evoluzione dello stile del tratto e del disegno dell'autore durante il corso del manga: confrontando i primi numeri con gli ultimi è difatti impossibile non notare la differenza di stile; quest'evoluzione in corso d'opera però, è molto meno accentuata rispetto ad altri autori. Kishimoto riesce soprattutto nell'enfatizzare bene le emozioni provate in un dato momento con le espressioni del personaggio in questione e con dei particolari precisi della scena, spesso utilizzando anche la tecnica del simbolismo. Le scene di azione sono dinamiche e ben realizzate, perfette per combattimenti strategici tra guerrieri ninja. Tuttavia, va detto che il disegno pecca a volte in alcuni dettagli che risultano un po' innaturali, come le pieghe dei vestiti o i capelli, ma l'aspetto grafico del manga è sicuramente strepitoso; per quanto riguarda l'anime invece i disegni non sono che rarissimamente all'altezza dell'espressività di quelli del manga, e neppure della loro qualità.NARUTO: PERSONAGGI E TEMATICHE
L'opera di Kishimoto si distingue per non essere solo un susseguirsi di vicende e combattimenti, più o meno fighi e coinvolgenti, ma anche per trattare condizioni e sentimenti propri dell'essere umano. La serie affronta tematiche come la ricerca della felicità, la sofferenza, la vendetta, la solitudine e l'emarginazione, in maniera spesso commovente; tramite le vicende, a volte tragiche, di alcuni personaggi vuole incitare a non arrendersi mai per uscire dal proprio disagio, e realizzare le aspirazioni per le quali ci si sente pronti a mettere in gioco la propria vita. Altro elemento fondamentale è la comprensione tra le persone, argomento estremamente caro al mangaka. Durante la serie, molti sono i personaggi messi in primo piano, ma si può dire che al centro del manga ci siano i personaggi del team 7 originario, composto da Naruto, Sasuke e Sakura e guidato da Kakashi. Con l'avanzare della trama, si alternano più personaggi le cui vicende si intrecciano con quelle dei protagonisti, per una serie di sottotrame, spesso collegate le une alle altre e composte da flashback o da racconti di avvenimenti precedenti a quelli trattati nel manga (a volte approfonditi poi nell'anime).
E' possibile trovare molte analogie e somiglianze tra i vari personaggi, soprattutto tra gruppi di personaggi, ci sono personaggi per certi versi uguali e per certi versi diversi ma senz'altro con molti aspetti caratteriali e della propria storia personale in comune, sono molto frequenti i dualismi e molti si ricalcano tra loro, questo perchè "la storia si ripete" è uno dei concetti su cui è imperniato il manga. I combattimenti, elemento ovviamente importantissimo, non sono semplici scontri, ma hanno quasi sempre un valore particolare e significativo, un motivo portante che tocca l'animo; spesso infatti è molto difficile, come potrebbe essere invece semplice in una storia di fantasia, specie di uno shonen, individuare il "buono" e tifare per lui contro il "cattivo". L'autore Masashi Kishimoto ha spiegato di non creare i personaggi focalizzandosi sulle loro abilità come guerrieri ninja, ma di idearli a partire dai valori, e dai loro contrapposti, di cui intende parlare. Altro elemento ricorrente è l'umanità dei personaggi, ogni personaggio ha momenti di gloria, momenti di fallimento, matura e migliora, ma commette comunque errori, vince, perde, gioisce, soffre, vive vicende e prova emozioni in un certo senso realistiche, che lo rendono appunto, umano, qualcuno in cui riconoscersi e rivedersi.
Ogni personaggio esiste come singolo, con la sua storia alle spalle e i suoi obiettivi da raggiungere, ma anche e soprattutto come membro di un insieme di relazioni e rapporti umani, e proprio a tal proposito, uno degli elementi più "romantici" di questa serie è la ciclicità delle cose: un maestro, che ovviamente a sua volta è stato allievo di qualcun altro, avrà i suoi allievi, che cresceranno prendendo spunto da lui e un domani arriveranno loro ad essere maestri per altri studenti, trasmettendo nel tempo certe caratteristiche e certi principi che in questo modo non moriranno mai. Nel bene, come nel male. Nel corso della serie vengono presentate diverse generazioni di shinobi, i cui problemi, le cui speranze e i cui drammi sono sempre molto simili tra loro, quasi come se tutto ciò significasse che il destino è immutabile e che le persone faranno sempre gli stessi errori, quasi a seguire un percorso già scritto. Oppure no? Si può lavorare per un futuro migliore, per un mondo migliore, perlomeno si può tornare indietro e recuperare i propri sbagli? Un motivo per andare avanti a leggere Naruto è anche questo.
Edited by Tsubaki_91 - 10/12/2014, 01:17. -
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NARUTO: PERSONAGGI PRINCIPALI
(tutti i personaggi della serie... sono qui ---> X ... cliccate sull'immagine per ingrandirla in HQ!)
- Naruto Uzumaki è un ragazzo molto vivace, orfano sin dalla nascita, che cerca in tutti i modi di attirare l'attenzione delle persone del villaggio per vedere riconosciuti i suoi sforzi; è un po' imbranato ma non nasconde il suo grande sogno di diventare Hokage o la sua cotta per Sakura. All'inizio viene emarginato da tutti perché a causa di Kyūbi sigillato in lui, la sua stessa esistenza viene vista con terrore. Grazie alla sua personalità forte e al suo spirito un po' ingenuo e molto idealista, Naruto non si perde mai d'animo, e riesce non solo a cambiare la sua situazione ma anche ad aiutare molte persone, come ad esempio Gaara.
Durante il corso della storia Naruto maturerà molto sotto il profilo mentale e caratteriale attraverso varie esperienze (pur mantenendo sempre le sue "passioni", come quella per il ramen appena fatto, ed il suo carattere), arriverà a conquistare la fiducia di chi lo riteneva solo un fallito e si farà carico non solo dei suoi sogni e speranze ma anche di quelli delle persone che lo circondano, o che conosce lungo il suo cammino di vita. Diventerà allievo di Jiraiya, uno dei Sannin, e lavorerà per arrivare a controllare la potenza del Bijū in lui sigillato. Dai tempi dell'Accademia, dove era solamente uno sbruffone, Naruto è molto migliorato nelle arti ninja di base ed è riuscito ad imparare molte tecniche potenti, che nel corso dei volumi vedremo sviluppare, fino ad arrivare a livelli davvero estremi, a cui ben pochi possono competere.
Il cambiamento di Naruto è tangibile anche nella sua caratterizzazione: inizialmente, Naruto lottava per essere accettato ed apprezzato dagli altri attraverso azioni pratiche, nonostante la sua situazione difficile, una sorta di utopia pragmatica; ma con il tempo ha perso alcune certezze confrontandosi con le responsabilità e il dolore conosciuti lungo il suo percorso, continuando nonostante ciò a sperare, ma soprattutto a lavorare per realizzare ciò a cui aspira, estendendo il suo modo di pensare a quello dell'intero mondo ninja, del cui cambiamento si è fatto carico.
- Sasuke Uchiha è l'ultimo membro ancora in vita (o almeno così sembrava essere all'inizio della serie) del clan Uchiha. Il fine ultimo della sua vita, o almeno inizialmente è così, è l'uccisione di suo fratello Itachi Uchiha, autore dell'efferato sterminio di tutto il clan. Sasuke, abbandonando un iniziale atteggiamento freddo e vendicativo, nel corso della serie stabilisce dei profondi legami con gli altri personaggi, primo fra tutti Naruto Uzumaki. Le avversità con questo non finiranno però mai, essendo i due sempre in costante conflitto per vari motivi; ma nonostante tutti gli avvenimenti e le vicende che li portano a dividersi e fronteggiarsi, entrambi non possono ignorare il legame indistruttibile che hanno stabilito.
Come per Naruto il punto di svolta arriva dopo una "sconfitta", la morte di una persona cara, anche per Sasuke il punto di svolta arriva doo la morte di una persona cara, considerata però, inizialmente, una "vittoria". A questo punto, i drammi si sono invertiti: non è più Naruto colui che è immerso nella solitudine, ma Sasuke; l'ultimo erede degli Uchiha inizialmente non comprende il suo posto nel mondo in quanto l'unica alternativa al suo clan ormai estinto, il villaggio, è proprio la causa delle sue sofferenze. Assorbito dalla disperazione, Sasuke cadrà in una cieca spirale di vendetta, accanendosi contro tutto e tutti, fino a quando degli interventi inaspettati lo porteranno a comprendere, o meglio, a tirare fuori da sè stesso, cosa davvero vuole dalla sua vita.
- Sakura Haruno è una ragazza del villaggio, fondamentalmente normale e priva di particolarità, a parte una grossa fronte; vive in una famiglia tranquilla ed è un po' viziata e superficiale. I suoi punti di forza sono l'intelligenza e il suo grande controllo del chakra. Inizialmente, però, la resistenza e le tecniche di Sakura non erano niente di speciale; la sua capacità più notevole era quella di dispellere i genjutsu. Nel corso della storia crescerà molto sia psicologicamente che dal punto di vista ninja, diventando un ottimo medico sotto la guida e gli insegnamenti di Tsunade. E' un personaggio che a detta dell'autore è stato creato per mostrare la fragilità dell'essere umano. Sakura è oggetto di una pesante cotta di Naruto, ma, sin dal primo momento, è profondamente innamorata di Sasuke.
- Kakashi Hatake assume il ruolo di leader del team 7, composto, all'inizio, da Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha e Sakura Haruno. E' un abilissimo ninja del villaggio di Konoha, un talento prodigioso che ha bruciato le tappe già da bambino ed ha continuato a migliorarsi, fino a diventare uno dei migliori shinobi di sempre. Molto esperto ed abile in tutti i campi delle arti ninja, è rispettato e temuto anche con l'appellativo di "Copy Ninja", poiché possiede nell'occhio sinistro, lo Sharingan, la Kekkei Genkai (Abilità Innata) del clan Uchiha: un potere oculare che gli conferisce di copiare perfettamente quasi ogni tipo di tecnica, di prevedere/anticipare movimenti e azioni e di utilizzare genjutsu. La sua abilità lo ha portato a ricevere il soprannome di "Sharingan no Kakashi" (Kakashi dello Sharingan). Dopo centinaia e centinaia di capitoli, uno dei misteri più fitti del manga è tutt'ora rappresentato dalla celeberrima e proverbiale maschera che gli copre parte del volto...
Kakashi si presenta perennemente in ritardo agli appuntamenti, ha un atteggiamento talmente rilassato da sembrare apatico, e sotto la maschera nasconde (si fa per dire) la passione per la collana a sfondo erotico "Le tattiche della pomiciata"... ma l'apparenza non deve ingannare: quando bisogna fare sul serio è sempre pronto a prendere la situazione in mano e ad agire con tempismo, come ben pochi sanno fare. Il motivo per cui possiede lo Sharingan (che poi evolverà nel Mangekyō Sharingan) pur non facendo parte del clan Uchiha, risiede nel suo triste passato, che verrà svelato nel corso della storia.
- Minato Namikaze è il famoso Quarto Hokage, prima allievo di Jiraiya, poi maestro di Kakashi e Obito e padre del protagonista Naruto. Persona pacata, calma e rispettosa, custodisce dentro di sè una incredibile determinazione, che sin da bambino lo ha animato nell'aspirazione di diventare l'Hokage. Per la sua velocità, impossibile da raggiungere per chiunque grazie all'Hiraishin no jutsu, Minato ha ricevuto il soprannome di "Kīroi Senkū" (Lampo Giallo); la sua fama era così alta che la maggior parte dei ninja aveva l'ordine di fuggire via semplicemente alla sua vista. Il Quarto Hokage era un ninja straordinariamente abile, utilizzatore di jikukan ninjutsu (tecniche spazio-temporali), di avanzati fūinjutsu (tecniche di confinamento) e del Rasengan, dall'intelligenza e dalla prontezza sviluppatissime; ciò nonostante una persona disponibilissima e niente affatto superba, ma piuttosto un eroe dedito alla protezione del villaggio e dei suoi affetti più cari, come il figlio a cui non ha potuto fare da padre e la compagna di vita Kushina, precedente jinchūriki di Kyuubi e proveniente dall'estinto clan Uzumaki.
- Iruka Umino è un chunin del villaggio di Konoha, primo maestro di Naruto ed insegnante all'accademia ninja. Ha perso i propri genitori da piccolo a causa dell'attacco portato da Kyūbi al villaggio, ma a differenza degli altri abitanti, non teme né odia Naruto, ma, comprendendone la solitudine, nei suoi confronti è persino iperprotettivo. Sarà sempre presente per l'allievo quando questo necessiterà di una parola di conforto o di un sostegno morale, ricoprendo di fatto un ruolo da vero e proprio fratello maggiore.
- Jiraiya fu allievo di Hiruzen, il Terzo Hokage, ed è stato maestro del Quarto Hokage e poi di Naruto; lui, Orochimaru e Tsunade sono i Sannin (i Tre Ninja Leggendari), appellativo dato loro da Hanzo delle Salamandre dopo aver risparmiato la loro vita per essere gli unici sopravvissuti ad una cruenta battaglia. Jiraiya, è anche conosciuto con il nome "Gama-Sennin" (Eremita dei Rospi) o, come viene spesso chiamato da Naruto, "Ero-Sennin" (Eremita Pervertito), per via della sua quasi proverbiale perversione per le donne. Quando era giovane somigliava molto a Naruto; addirittura, durante la "Prova dei Campanelli" che il Terzo Hokage fece sostenere ai suoi tre allievi, subì la stessa sorte che capiterà anni più tardi a Naruto. Ha anche viaggiato molto ed intrapreso la carriera di scrittore, trovando il successo soprattutto con la collana a tema erotico "Le tattiche della pomiciata", di cui Kakashi è un avido lettore. I principi di Jiraiya saranno fondamentali per la maturazione di Naruto, e consisteranno il lascito del maestro al suo ultimo e adorato allievo.
- Tsunade è attualmente l'Hokage a capo del villaggio di Konoha. Insieme a Orochimaru e Jiraiya è una dei Sannin, conosciuta anche come "Namekuji-hime" (Principessa delle Lumache) per la sua caratteristica evocazione, e ha addestrato Sakura nelle più complesse ed efficaci arti mediche e nell'ottenere una forza sovrumana tramite il perfetto controllo del chakra: le sue stesse abilità da ninja. Nipote del Primo Hokage, è cocciuta e testarda, e ha il vizio del bere e del giocare d'azzardo, per cui spesso viene ripresa dalla sua assistente, Shizune.
- Yamato è un jonin membro della Squadra Speciale ANBU del villaggio di Konoha. Sottoposto di Kakashi quando questi, in gioventù, rivestiva il ruolo di capitano degli ANBU, all'inizio della seconda parte della storia Yamato viene incaricato di sostituire in più occasioni lo stesso Kakashi nel non semplice compito di guidare il team 7. In seguito agli esperimenti condotti impunemente da Orochimaru su lui e numerosi altri bambini, dei quali è l'unico superstite, Yamato è in grado di utilizzare fino a un certo livello il famoso Mokuton (Arte del Legno) prerogativa di Hashirama Senju.
- Sai è un giovane della stessa età di Naruto e degli altri, membro di una particolare fazione degli ANBU, denominata "Radice". Per via dell'addestramento ricevuto da bambino, è incapace di provare, controllare e manifestare emozioni. Inserito nel team 7 sotto le insistenze del suo capo, Danzō, inizialmente il suo scopo era di collaborare alla ricerca di Sasuke per poi ucciderlo, ma una volta compreso il forte legame che lega Naruto e Sakura al giovane cambierà completamente i suoi fini.
- Gai Maito è a capo del team Gai, composto dai suoi allievi Rock Lee, Neji Hyūga, Tenten. I tre componenti del team sono un anno più vecchi rispetto a Naruto ed i suoi coetanei.
Gai è un jonin dalle incredibili abilità fisiche e nelle arti marziali, un maestro assoluto del taijutsu; è conosciuto nel villaggio per i suoi atteggiamenti stravaganti e per essere sempre in combutta con Kakashi. A causa della loro amichevole ma accesa rivalità, iniziata fin da bambini, per volontà di Gai, i due sono stati soprannominati "Eterni Rivali". Gai ha la stessa pettinatura a caschetto di Rock Lee, il quale lo ammira moltissimo, ed è uno sfegatato dell'esercizio fisico e della "via della giovinezza". Oltre le apparenze molto eccentriche, Gai, soprannominato "Bestia Verde", non è soltanto un guerriero ninja di grande valore, ma anche una persona dalle ammirevoli ed incrollabili qualità morali.
Rock Lee è un ninja che si è allenato dal solo punto di vista fisico, in quanto incapace ad impastare il chakra ed utilizzare qualsiasi tipo di tecnica, e la sua aspirazione di vita è diventare un grande ninja nonostante possa fare uso solo delle arti marziali (taijutsu) e non dei ninjutsu o dei genjutsu; idolatra il maestro Gai e proprio da lui, allenandosi strenuamente per migliorarsi, ha imparato ad aprire le 8 Porte del chakra, così da diventare ancora più temibile del normale.
Neji è invece un'altro componente del clan Hyūga ma, a differenza di Hinata, fa parte della casata cadetta; si rivela uno dei più forti tra i candidati presenti all'esame per diventare chunin, e a causa della morte del padre, è ossessionato dall'idea del destino; ma in seguito ad un confronto con Naruto e alle spiegazioni del capoclan rivedrà i suoi intenti. E' un personaggio tragico, il cui significato profondo è che sfuggire dal proprio destino è probabilmente impossibile, ma che quello che si può decidere da sè stessi è il viaggio che si vuole condurre per raggiungerlo.
Tenten ha un ruolo marginale nel manga e viene mostrata davvero molto poco: è capace di utilizzare moltissime armi e ha una mira infallibile.
- Il team 10 è composto da Shikamaru Nara, Chōji Akimichi e Ino Yamanaka, legati sin da bambini dall'amicizia tra i rispettivi clan e soprattutto tra i rispettivi padri, Shikaku, Chōza e Inoichi. Il jonin Asuma Sarutobi è il maestro dei tre ragazzi.
Il primo, Shikamaru, è un ninja conosciuto per la sua grande intelligenza e per essere l'unico ad aver passato l'Esame dei chunin durante l'attacco di Konoha da parte del Villaggio del Suono e della Sabbia; è tranquillo e riflessivo e si rivelerà una delle persone più vicine a Naruto.
Chōji invece è un ragazzo abbastanza grassottello che ama il cibo, preferisce tecniche di portata ravvicinata ed utilizza quasi solamente il proprio corpo per attaccare l'avversario.
Ino, da sempre rivale di Sakura, è una ragazza che ha un carattere molto autoritario; nel combattimento predilige l'utilizzo dello Shintenshin no jutsu (Tecnica del Capovolgimento Spirituale).
Asuma, figlio del Terzo Hokage, con il quale non ha avuto un rapporto semplice, combatte usando due pugnali che, grazie all'utilizzo del chakra, riesce ad allungare a sorpresa dell'avversario per infliggere profonde ferite.
- Il team 8 è composto da Shino Aburame, Hinata Hyūga, Kiba Inuzuka e capitanato da Kurenai Yuhi.
Shino è un ragazzo silenzioso e ha l'abilità tipica del suo clan del controllo sugli insetti.
Hinata è una timida ragazza segretamente innamorata di Naruto, dato il suo comportamento però è logico a tutti (tranne che allo stesso amato) che Hinata provi qualcosa per lui; appartenendo al clan Hyūga possiede il Byakugan, dōjutsu (capacità oculare) che le consente di poter vedere lo scorrere del chakra ed i punti vitali, nonchè capire cosa succede a metri di distanza e persino in presenza di ostacoli.
Kiba porta sempre con sè il fidato cane Akamaru e si atteggia come capo del team, le sue tecniche si basano quasi esclusivamente su attacchi combinati con Akamaru, potenziabili attraverso speciali tonici da combattimento.
Kurenai è invece il jonin che tiene il gruppo, e combatte principalmente attraverso l'uso dei genjutsu; ha una relazione con Asuma, da cui poi avrà un figlio, anche se per molto tempo ciò verrà tenuto nascosto.
- Il team Ebisu è composto da Konohamaru Sarutobi, Moegi ed Udon ed il loro maestro è Ebisu, un jonin che inizialmente disprezzava profondamente Naruto ma che in seguito conosce ed apprezza il ragazzo.
Konohamaru è nipote del Terzo Hokage, suo nonno, e di Asuma Sarutobi, suo zio. Il suo carattere è simile a quello di Naruto, con il quale condivide la passione per tecniche molto particolari quali l'Oiroke no jutsu (Tecnica dell'Erotismo) o l'Harem no jutsu (Tecnica dell'Harem), ma anche il sogno di diventare un giorno Hokage ed essere apprezzato da tutti per il suo valore personale.
- Il team Baki del Villaggio della Sabbia è composto da Gaara, Temari e Kankuro, con il jonin Baki. Il team si scioglierà nell'intervallo di tempo che separa le due serie, in quanto Gaara, come Kazekage, non potrà più lasciare il villaggio autonomamente; Baki tuttavia rimarrà assieme agli altri due come consigliere.
Gaara, figlio del precedente capo villaggio, il Kazekage, è l'attuale Kazekage del villaggio della Sabbia; coetaneo di Naruto, inizialmente viene presentato come un essere malvagio e privo di qualsiasi emozione, in seguito ai tormenti della sua infanzia terribile, ma durante lo scontro con Naruto capirà quanto è importante l'amore verso le persone care. Egli ha dentro di sé Shukaku, uno dei Bijū, che verrà estratto dai ninja dell'Akatsuki, causando la morte di Gaara stesso, riportato in vita successivamente grazie ad una particolare tecnica di Chiyo.
Temari, primogenita del Quarto Kazekage, sorella di Gaara e di Kankuro, è una ragazza molto energica e combatte con un ventaglio capace di generare il vento e di utilizzarlo come elemento naturale in combattimento contro il nemico. Kankuro è il secondogenito del Quarto Kazekage e fratello di Gaara e Temari, la sua abilità consiste nel saper manovrare le marionette.
- Killer Bee è il jinchūriki dell'Hachibi (il demone Ottacoda dei Bijū), del quale ha ottenuto il perfetto controllo, ed è il fratello adottivo dell'attuale Raikage. E' un personaggio alquanto stravagente che si comporta e parla come un rapper, ed è testardo ed impulsivo. Utilizza un particolare tipo di stile che si basa incredibilmente sull'uso in contemporanea di sette spade, e controlla perfettamente i poteri dell'Hachibi, nel quale può liberamente trasformarsi, parzialmente o anche completamente. E' una persona di buon cuore e il suo aiuto e la sua esperienza saranno importantissimi perchè Naruto riesca ad arrivare a controllare Kyūbi.
- Zabuza Momochi è insieme al suo fidato e giovane sottoposto e compagno di viaggio Haku Yuki un pericoloso e ricercato ninja traditore del villaggio della Nebbia, dove era uno dei membri dei Sette Shinobigatana (Spadaccini Ninja) della Nebbia. Un assassino senza alcuna pietà e remora nell'uccidere e nell'essere sfruttato per uccidere, almeno in apparenza, perchè per quanto voglia nasconderlo, anche un ninja diventato ormai uno strumento conserva un cuore e delle emozioni.
- I cinque Kage sono i capi attuali dei cinque più importanti villaggi del mondo ninja. L'Hokage a capo del villaggio di Konoha è Tsunade, il Kazekage a capo del villaggio della Sabbia è Gaara, il Raikage a capo del villaggio della Nuvola è A, la Mizukage a capo del villaggio della Nebbia è Mei Terumi, lo Tsuchikage a capo del villaggio della Roccia è Ōnoki.
- Hashirama Senju, il miglior esponente di tutti i tempi del famoso clan dei Senju, ha fondato il villaggio di Konoha insieme all'amico e rivale Madara, e ne è stato il primo capo, assumendo per primo il ruolo di Hokage. Le sue abilità come ninja, basate principalmente sull'utilizzo a livelli strabilianti del Mokuton e della Sennin Mode (Modalità Eremitica), sono leggendarie, al punto da valergli l'appellativo di "Shinobi no Kami" (Dio degli Shinobi) come ninja più forte di sempre. Hashirama è un idealista, una persona gioviale e premurosa, e tende a deprimersi facilmente per stupidaggini, sebbene sia in possesso di un carisma e di una volontà incrollabili.
- Tobirama Senju, fratello minore di Hashirama, è stato il Secondo Hokage. E' una persona profondamente realista, è tendenzialmente diffidente e forse un po' arrogante, ma molto saggio ed intelligente. Come Hashirama, è animato dalla "Volontà del Fuoco" che lo porta a non avere problemi a sacrificare la propria vita per proteggere gli abitanti del villaggio. Tobirama è un eccezionale utilizzatore di tecniche Suiton (Arte dell'Acqua), ma anche di jikukan ninjutsu, oltre che il creatore dell'Edo Tensei (Tecnica della Resurrezione Impura) e del Kage Bunshin no jutsu (Tecnica della Moltiplicazione Superiore del Corpo).
- Hiruzen Sarutobi è stato il Terzo Hokage, ed il maestro di Jiraiya, Orochimaru e Tsunade. Fortemente animato dalla Volontà del Fuoco, considerava gli abitanti del villaggio di Konoha come la sua famiglia ed è morto sacrificandosi per proteggerli, durante l'invasione da parte dei villaggi del Suono e della Sabbia. Era un uomo incredibilmente saggio, ma con un lato giocoso e lascivo, oltre che probabilmente troppo fiducioso e di buon animo, non avendo avuto la decisione necessaria per fermare le malefatte di Orochimaru o le azioni senza scrupoli di Danzō.
- Danzō Shimura ha ricoperto per un breve tempo il ruolo di Hokage, dopo aver manovrato per lungo tempo molte importanti vicende del villaggio di Konoha e dell'intero mondo ninja operando con la Radice. Era il rivale in gioventù di Hiruzen Sarutobi. Ha un carattere freddo e ritiene le emozioni un ostacolo al completamento delle missioni, e il sacrificio indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi. La sua ideologia è aggressiva e non si fa scrupolo davanti a niente, arrivando a compiere qualsiasi azione nell'interesse del bene superiore di Konoha, come collaborare con Orochimaru o istigare lo sterminio del clan Uchiha.
- Orochimaru allievo del Terzo Hokage e compagno di Jiraiya e Tsunade, è uno dei principali antagonisti. Appare come l'antitesi del bene, con un aspetto simile a quello di un serpente, animale che controlla ed evoca, e un atteggiamento malvagio, sadico e calcolatore; non si fa scrupoli davanti a nulla e anzi sembra godere della sofferenza altrui.
Orochimaru inoltre possiede un incredibile carisma, che porta i suoi subalterni, come Kabuto, Kimimaro Kaguya, i membri del Quartetto del Suono o i genin del Suono (il villaggio da lui fondato dopo aver lasciato Konoha) a seguirlo senza porsi domande, idolatrandolo fino alla venerazione. L'obiettivo di Orochimaru non è chiaro, una sua grande aspirazione è sempre stata quella di giungere all'immortalità scoprendo nel contempo i più profondi segreti del mondo per arrivare alle tecniche più complesse e proibite, e controllando il corpo di un Uchiha per sfruttare al meglio lo Sharingan, ma Orochimaru afferma anche che tutto ciò che lo spinge ad agire è semplicemente vedere come può essere più divertente influenzare il corso degli eventi.
- Kabuto Yakushi è uno degli antagonisti principali. Compare nella storia sin dalla prima serie, come ninja medico ma soprattutto spia e fidato sottoposto di Orochimaru, figura alla quale è fortemente legato e per il quale lavora sin da bambino. Caratterialmente è freddo e manipolatore, a volte sfocia in manifestazioni sadiche e si disinteressa moralmente di qualsiasi efferatezza debba commettere. Elemento fondamentale del suo personaggio è la ricerca della sua vera identità e del vero valore della sua persona, che erroneamente Kabuto ritiene di aver trovato accumulando più potere possibile impossessandosi delle abilità di vari ninja, tra cui lo stesso Orochimaru.
- Itachi Uchiha è il fratello di Sasuke, un ninja traditore che ha lasciato Konoha per entrare nell'Akatsuki. Responsabile dello sterminio del clan Uchiha, Itachi è conosciuto come un ninja di altissimo livello, possessore del Mangekyō Sharingan, abile in tutti i campi e in particolare nell'uso delle tecniche illusorie, un elemento di grande pericolosità per la sua freddezza e la sua follia omicida, sebbene da ragazzo fosse sempre calmo e pacato nei toni, ed estremamente affettuoso nei confronti del fratello minore Sasuke, che poi svilupperà un profondo odio e una profonda voglia di vendetta nei suoi confronti; sentimenti che lo stesso Itachi istigherà il più possibile. In realtà Itachi è una persona rispettosa e un ninja dalla grande abnegazione verso il villaggio di Konoha, fortemente traumatizzato dalla guerra e desideroso della pace, che ha sempre agito per evitare delle tragedie peggiori e soprattutto guidato dall'affetto senza limiti che ha per il fratello.
- Madara Uchiha, il miglior esponente di tutti i tempi del famoso clan degli Uchiha, ha fondato il villaggio di Konoha insieme all'amico e rivale Hashirama. Ha sviluppato lo Sharingan al massimo fino a portarlo da Mangekyō Sharingan a Eien no Mangekyō Sharingan (Eterno) e poi al Rin'negan, il sommo dōjutsu; l'unico ninja in grado di competere ai suoi livelli era proprio il Primo Hokage, Hashirama Senju. Cresciuto sin da bambino in un mondo tormentato dalla morte e dalla guerra, Madara è profondamente orgoglioso e tormentato dalla perdita dei suoi fratelli che non è riuscito a proteggere, e in generale fa sfoggio di un modo di fare cinico, arrogante ed altezzoso. Seppur in possesso di poteri incredibili, la sua sete di potenza è insaziabile, e le sue mire non sembrano conoscere alcun limite, neppure quello della morte.
- Tobi è un ninja la cui identità è sconosciuta e coperta da una maschera, che opera nelle fila dell'Akatsuki; per la maggior parte della storia narrata nella serie viene ritenuto Madara... mentre in realtà è stato proprio Madara a dargli istruzioni di agire spacciandosi per lui, e sotto le vesti e la maschera di Tobi, si nasconde Obito Uchiha, l'amico di infanzia di Kakashi. In gioventù un ragazzo buono e impacciato, innamorato non ricambiato della compagna di squadra Rin e costantemente messo in ombra dal talento e dalla superbia di Kakashi, di cui però finisce per stimare la figura.
Dopo gli eventi narrati nel "Kakashi Gaiden" e ulteriori tragici sviluppi, atterrito dalla crudeltà del mondo e delle terribili situazioni vissute, Obito aderisce al progetto di Madara: soggiogarlo sotto un'illusione senza fine, in cui nessuno debba più essere vittima della sofferenza per colpa di qualcun altro. Obito, come Kakashi, utilizza il Kamui (Potere degli Dei), condividendo proprio con l'ex compagno, a cui aveva donato uno dei suoi occhi, lo stesso potere spazio-temporale del Mangekyō Sharingan, ed è un ninja estremamente pericoloso in combattimento, oltre che ferocemente determinato a portare a termine, senza fermarsi davanti a niente, lo scopo a cui ha votato la sua vita irrimediabilmente sconvolta.
- L'organizzazione dell'Akatsuki è un'organizzazione criminale composta da pericolosi ninja traditori di rango S, appartenenti in origine ai più disparati villaggi. Fanno parte dell'organizzazione anche Itachi Uchiha, il fratello di Sasuke, ed in seguito per un certo tempo anche Sasuke stesso; Sasuke viene accompagnato nell'Akatsuki da Jūgo di Tenbin, Suigetsu del clan Hozuki del villaggio della Nebbia e Karin (discendente del clan Uzumaki, e perversamente innamorata proprio di Sasuke), i membri del team formato dopo essersi liberato di Orochimaru.
L'Akatsuki guidata da Nagato, possessore del Rin'negan e in gioventù allievo di Jiraiya, ma in realtà il vero capo dell'organizzazione, che dà ordini persino a Pain, (i corpi, ognuno in possesso di un singolo potere particolare, controllati da Nagato, paraplegico ed impossibilitato a muoversi, per mezzo del suo Rin'negan), è Tobi, che ha anche spinto lo stesso Nagato, con i suoi amici Konan e Yahiko, a fondare l'organizzazione, che inizialmente Nagato interpretava come un progetto che con una struttura positiva potesse portare la pace nelle zone devastate dalla guerra. Saranno però le tragiche perdite e il dolore da esse provocato a cambiarlo, facendogli perdere i suoi ideali in favore di uno scetticismo totale, a seguito del quale individuerà nella forza della paura l'unica possibilità per portare la pace in un mondo atavicamente maledetto dall'odio. Si parla di questa organizzazione già nella prima parte della storia, ma è nella seconda parte che uno dei motivi portanti sarà proprio la lotta contro di loro, in quanto gli Akatsuki danno la caccia a tutti i jinchūriki, fra cui anche Gaara, Naruto e Killer Bee. I membri dell'organizzazione lavorano in coppie: la coppia di "immortali" formata da Hidan e Kakuzu, Itachi e l'esperto di tecniche Suiton, oltre che possessore della spada Samehada (Pelle di Squalo), Kisame Hoshigaki, Pain, principalmente presente solo nel corpo di Tendō (Mondo Divino) ma occasionalmente con le Sei Vie al completo, e Konan, il marionettista Sasori e l'esperto di esplosivi Deidara (prima Sasori faceva coppia con Orochimaru, che tradì l'organizzazione e successivamente cercò di osteggiarla, e in seguito Sasori verrà sostituito da Tobi come partner di Deidara); l'unico ad andare in missione da solo è Zetsu, una strana creatura umanoide dalla misteriosa provenienza, capace di viaggiare per enormi distanze, comunicare telepaticamente e scindersi.
Nel corso della Quarta Guerra, l'Akatsuki, sotto la guida di Tobi, unirà le sue forze con l'esercito di redivivi evocati dall'Edo Tensei comandati da Kabuto Yakushi.
Edited by Tsubaki_91 - 15/7/2015, 15:56. -
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IL MONDO NINJA: INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI
- Le Tecniche: Ogni jutsu (tecnica) utilizzata dai ninja richiede l'utilizzo di energia fisica ed energia spirituale, che si combinano nel chakra, che scorre nel corpo di ogni ninja e può essere controllato ed impastato appunto per l'esecuzione di tecniche di tutti i tipi. Vi sono anche particolari tipi di chakra, come il chakra senjutsu (chakra eremitico), assorbito dalla natura, (che se non viene bilanciato nel corpo del ninja rischia di farlo trasformare in un animale e addirittura di pietrificarlo, ma che se viene controllato correttamente potenzia notevolmente il fisico e le tecniche, donando anche nuove abilità; questo stato, in cui il ninja bilancia le energie fisiche, quelle spirituali e quelle naturali, è detto Modalità Eremitica) e quello del Jūin (il Segno Maledetto; che ha l'effetto di amplificare la potenza del portatore, attivando vari livelli di trasformazione, ma divorandone la forza vitale).
Per mezzo del chakra, i ninja possono compiere movimenti che altrimenti sarebbero impossibili, ad esempio, concentrandolo nei piedi, è possibile camminare su una parete verticale, su un soffitto, o addirittura sull’acqua. Il chakra è un'energia interiore, ma quando viene adoperato in grandi quantità fuoriesce dal corpo circondandolo e diventando visibile al punto di distinguerne il colore; se si possiedono particolari poteri oculari, però, è possibile vedere il chakra e il suo colore in quasi qualsiasi situazione.
Le varie tecniche, proprio come i ninja e le missioni, sono classificate con un grado che però non ne indica necessariamente la potenza o l'efficacia ma soprattutto la difficoltà di apprendimento. Esistono tipi particolari di tecniche che non vengono classificate convenzionalmente, le Hiden (tecniche segrete), arti passate di generazione in generazione all'interno di un clan e solitamente utilizzate solo dai ninja del clan, anche se il segreto per utilizzarle può essere comunque svelato anche ad altri ninja che non necessitano di particolari requisiti per farne uso; ed i kinjutsu (tecniche proibite). Una tecnica può essere classificata come proibita se risulta eccessivamente pericolosa per l'utilizzatore, o se viene considerata immorale e contro le leggi della natura. Principalmente si possono distinguere tre tipi generali di tecniche: taijutsu, ninjutsu e genjutsu.
I taijutsu (arti marziali) che non necessitano per forza dell'utilizzo del chakra, ma solo della propria abilità fisica, per combattere corpo a corpo, con o senza armi. Il chakra può comunque essere utilizzato per particolari tipi di taijutsu, come il Jūkenpou (Stile del Pugno Gentile) del clan Hyūga, o per potenziare i colpi, come il Raiton utilizzato da Kakashi, da Sasuke e dai Raikage. Per mezzo dell'Hachimon Tonkō, ninja estremamente allenati possono rimuovere tutti i limitatori sprigionando il pieno potenziale del proprio corpo, in questo modo è possibile incrementare i propri parametri fisici arrivando a poter performare colpi di taijutsu incredibili; fino a raggiungere un potere di livello trascendente. Le arti marziali hanno appunto il vantaggio di non richiedere e consumare chakra, ma la loro efficacia dipende dalle abilità fisiche del ninja, e utilizzandole è molto difficile combattere dalla lunga distanza, in quanto, solitamente, bisogna avvicinarsi all'avversario per colpirlo... tra i ninja più abili in questo campo ricordiamo Gai, Hashirama, Madara, Kakashi, Minato, Tobirama, Obito, Itachi, Hiashi, Rock Lee, Neji, Naruto, Sasuke, Killer Bee, Kimimaro, Hidan e i Raikage.
I ninjutsu (arti magiche) che necessitano per forza dell'utilizzo del chakra, impastato e modellato tramite 12 diverse posizioni delle mani dette "sigilli", le cui combinazioni danno vita alle tecniche più disparate; partendo dalle tecniche più elementari come il Kawarimi no jutsu (Tecnica di Sostituzione), esistono ninjutsu che controllano e sfruttano i vari elementi della natura (a volte addirittura creandoli dal nulla), fūinjutsu (ninjutsu di confinamento), iryō ninjutsu (ninjutsu medici), bushinjutsu (ninjutsu di moltiplicazione), ninjutsu di supporto al combattimento corpo a corpo, jikukan ninjutsu, ninjutsu di richiamo etc etc etc; il vantaggio dei ninjutsu è che non necessitano di particolari abilità fisiche e sono risorse versatili che possono essere efficaci in qualsiasi situazione a seconda del tipo di tecnica, e non costringono l'utilizzatore ad esporsi in prima persona, di contro però possono consumare grandi quantità di chakra o richiedere preparazioni o requisiti complessi... tra i ninja più abili in questo campo ricordiamo Hashirama, Madara, Nagato, Naruto, Kakashi, Obito, Minato, Sasuke, Itachi, Tobirama, Kabuto, Hiruzen, Orochimaru, Jiraiya, Kisame, Ōnoki, Kakuzu e Deidara.
I genjutsu (arti illusorie) che necessitano per forza dell'uso del chakra e possono essere utilizzate tramite le posizioni delle mani o sfruttando le proprie abilità oculari per iniettare un flusso di chakra nel sistema nervoso dell'avversario scompigliando i suoi sensi (solitamente i genjutsu agiscono visivamente, ma spesso anche tramite i suoni) e creando delle illusioni, che possono andare dall'alterazione della percezione delle persone o cose circostanti, al causare stordimento fino al completo controllo dell'obiettivo; le arti illusorie possono avere effetto su molteplici avversari e soggiogare anche ninja di livello superiore, ma solitamente è abbastanza difficile utilizzarle... tra i ninja più abili in questo campo ricordiamo Itachi, Shisui, Madara, Danzō, Obito, Kakashi, Sasuke, Izuna, Hashirama, Kabuto ed il 2° Mizukage.
- Gli Elementi del Chakra: I ninja possono controllare e manipolare vari tipi di elementi della natura per utilizzarli nelle loro tecniche, ovvero Doton (Arte della Terra), Suiton (Arte dell'Acqua), Katon (Arte del Fuoco), Fūton (Arte del Vento) e Raiton (Arte del Fulmine), e a volte, se particolarmente abili, crearli dal nulla per mezzo del loro chakra. Ogni elemento è contemporaneamente più forte e più debole di un altro secondo una precisa scala di corrispondenze, e può essere più vantaggioso o meno vantaggioso dipendentemente dalle situazioni e ovviamente dalle caratteristiche e dal livello della tecnica utilizzata; ogni ninja può essere in grado, a seconda della sua abilità e di eventuali caratteristiche particolari, come il potere oculare del Rin'negan o il Jiongu (Tecnica del Rancore della Terra) che permettono in modi diversi di disporre di tutte le alterazioni elementali), di controllare tecniche di livello importante solo dell'elemento a cui è affine o anche di altri. Esistono poi le alterazioni elementali di Yang (Arte della Luce, alla base di molte tecniche che non si basano sugli elementi della natura) e Yin (Arte dell'Oscurità, coinvolta nell'uso delle illusioni). Inoltre è possibile, controllando i poteri del Jūbi come jinchūriki (la Decacoda, origine di tutti i Bijū) guadagnare un particolare tipo di arte ninja denominata On'myōton (Luce ed Ombra) che sovrasta qualsiasi altro tipo di ninjutsu annullandone gli effetti e agisce eliminando qualsiasi cosa, con l'unico punto debole delle tecniche basate sul chakra senjutsu. Il chakra stesso deriva dal Jūbi, o meglio da un particolare frutto che si trovava sulla precedente forma del Jūbi, un enorme albero fonte di vita (Shinju).
- Le Kekkei Genkai: Si tratta di abilità particolari dette "Abilità Innate" che permettono l'uso di tecniche spesso molto superiori alla media, trasmesse geneticamente tra gli appartenenti di un dato clan, che non possono in alcun modo essere raggiunte da ninja esterni e non appartenenti al clan specifico, possono però essere adoperate con la manipolazione genetica e/o il trapianto di porzioni di DNA.
Fra le Kekkei Genkai ricordiamo i dōjutsu (poteri oculari) ovvero il Byakugan (peculiarità del clan Hyuuga, garantisce una visione del chakra perfetta ed insuperabile, la visione dei punti di fuga del sistema circolatorio del chakra presente in ogni ninja ed una visione a 360°), lo Sharingan (che dalle forme iniziali migliora arrivando alle tre tomoe, ed eventualmente, se portato allo stadio di Mangekyō Sharingan e di Eien no Mangekyō Sharingan, permette lo sviluppo e l'utilizzo di particolari tecniche quali Kamui, di cui esistono due versioni simili ma distinte, Susano'o, che può essere potenziato con l'avanzare di livello del proprio dōjutsu, Tsukuyomi, Amaterasu, Enton e Koto Amatsukami; lo Sharingan può anche essere sacrificato per ottenere particolari effetti tramite tecniche proibite degli Uchiha, ovvero Izanagi ed Izanami; è una peculiarità del clan Uchiha ma è utilizzato anche da ninja esterni al clan come Kakashi e Danzō, che hanno ricevuto il potente occhio o se ne sono impossessati; lo Sharingan di base garantisce la precognizione, la visione del chakra, un'abilità di copia e di memorizzazione automatica e la possibilità di utilizzare illusioni e di difendersi con efficacia da esse) ed il Rin'negan (considerato il potere più potente, oltre che l'evoluzione massima raggiungibile dallo Sharingan, solo se però combinato ad un corpo contenente il DNA del clan Senju; garantisce poteri strabilianti di vario tipo, come il controllo sulla gravità e la possibilità di agire sulla vita e sulla morte, oltre alla visione del chakra e alla possibilità di controllare cadaveri di esseri umani da utilizzare infondendo loro parte dei poteri del Rin'negan, sfruttando anche un campo visivo condiviso: le Sei Vie, a ognuna delle quali è attribuito un particolare potere; esse prendono il nome di Mondi).
Esistono poi Kekkei Genkai dei tipi più disparati, come lo Hyōton (Arte del Ghiaccio), il Mokuton (Arte del Legno), lo Shikotsumyaku (Manipolazione Ossea), lo Yōton (Arte della Fusione), il Ranton (Arte della Tempesta), il Bakuton (Arte dell'Esplosione), lo Shakuton (Arte della Vampa), il Jiton (Arte del Magnetismo) etc etc etc. Combinando tre diversi tipi di chakra elementale, si arriva ad un livello superiore, detto "Kekkei Tota", come quello del Jinton (Arte della Polvere) degli Tsuchikage.
- Le Armi e le Tecnologie: Le armi più utilizzate dai ninja in Naruto sono i kunai, gli shuriken, i senbon e le katana. I kunai (pugnali di media lunghezza dalla lama normalmente triangolare) vengono utilizzati dagli shinobi sia come arma da lancio per colpire un avversario dalla distanza, sia come arma per gli scontri ravvicinati, e possono essere resi più pericolosi per mezzo delle tecniche di ninjutsu, così come anche gli shuriken, che invece possono essere di varie forme e dimensioni, e che sono usati esclusivamente come arma da lancio. I più piccoli sono utili per colpire l'avversario a grandi distanze mentre quelli più grandi, come il Fūma Shuriken (Shuriken del Vento Demoniaco) possono anche essere usati per uccidere il nemico. I senbon sono dei piccoli spiedi, utili per penetrare l'avversario, arrecandogli danni di medie dimensioni, o per ucciderlo se colpiscono punti vitali specifici. Tra la varie spade utilizzate dai diversi ninja nella serie, si distingue la katana, una spada lunga giapponese che è utilizzata spesso per trafiggere il nemico o ferirlo mortalmente per mezzo di fendenti. È un'arma prerogativa della squadra ANBU, come anche il tanto, e dei ninja di alto livello. Come armi di supporto vengono spesso usati fumogeni, taghette esposive (le carte bomba, che possono essere anche attaccate ai kunai per essere lanciate) e makibishi. Sono presenti anche particolari armi, che spesso hanno particolari proprietà e caratteristiche, come l'Uchiha gunbai (ventaglio degli Uchiha), i nunchaku di Gai, le varie spade dei Sette Shinobigatana della Nebbia etc etc etc. Vengono usate come armi anche le marionette, che sono equipaggiate con armi e trappole di ogni tipo, spesso avvelenate, e vengono controllate dai ninja marionettisti con dei sottilissimi fili di chakra.
Fondamentalmente, il mondo di fantasia in cui è ambientato la serie si rifà al Giappone dell'epoca feudale, ma ciò nonostante sono stati visti oggetti moderni durante la serie, telecamere di sicurezza e anche avanzati sistemi ospedalieri, o costruzioni e postazioni logistiche in stile moderno. Sono anche presenti cinema, computer e console per i videogiochi. Malgrado l'evidente tecnologia avanzata per oggetti civili, la tecnologia militare non è comunque allo stesso livello, essendo fondamentalmente di natura medioevale, ad esempio vengono utilizzate enormi balestre per lanciare dardi con note esplosive in modo da simulare armi contraeree e in generale armi come quelle sopra nominate la fanno da padrone, con particolari poteri però come ad esempio il potere Shuradō (Mondo Demoniaco) del Rin'negan è possibile utilizzare addirittura laser, armi esplosive e missili.
- I Gradi Ninja: Stabiliscono la suddivisione in categoria dei ninja e possono significarne tipologia di missioni a cui sono diretti ed incarichi, nonchè esperienza. I ninja di grado inferiore sono i genin, ninja novizi che da poco hanno terminato l'Accademia, dove sono state loro insegnate le basi delle abilità ninja, e normalmente svolgono missioni di rango D, spesso in gruppi di tre sotto la supervisione di un jonin che fa loro da maestro. I ninja di livello superiore, i chunin, possono svolgere missioni di rango C e B e sono molto più esperti ed abili, e possono anche fungere da capogruppo. Il massimo livello di ninja è rappresentato dai jonin, che sono veterani o ninja incredibilmente abili e forti che dispongono di tecniche avanzate ed abilità di base ottime, possono svolgere missioni di rango B, A ed S, e si dividono in "jonin speciali" che sono di fatto un gradino a metà tra il livello dei chunin e quello dei jonin, normali jonin e "jonin di rango S", che sono i ninja migliori in assoluto e che eventualmente ricoprono il ruolo di kage, cioè di capi dei propri villaggi. Solitamente il rango è indicativo della forza e del valore del ninja, ma non è assolutamente un requisito indispensabile per valutare le capacità del ninja in combattimento.
Vi sono anche particolari categorie di ninja, come oinin (i ninja inseguitori), che si occupano di inseguire i ninja traditori o ricercati), i i nukenin (ninja traditori), che sono ninja che hanno tradito il loro villaggio di appartenenza compiendo atti contro di esso oppure unendosi ad organizzazioni criminali) o i ninja della Squadra Speciale (gli ANBU, che sono scelti tra i ninja più abili del villaggio a prescindere dal grado, si occupano spesso delle missioni più segrete e pericolose e riferiscono direttamente all'Hokage).
- I jinchūriki: Ovvero "Forze Portanti" sono coloro che hanno sigillati in sè i Bijū (Cercoteri), demoni di chakra dalle capacità straordinarie. Ne esistono nove, e ognuno è indicato dal numero di code, dall'Ichibi (Monocoda) al Kyūbi (Enneacoda), hanno anche tutti un nome proprio (in ordine secondo il numero di code: Shukaku, Matatabi, Isobu, Songoku, Kokuo, Saiken, Chōmei, Gyūki e Kurama) sono stati creati dal Rikudou Sennin (Eremita dei Sei Sentieri) poco prima di morire, dividendo il chakra del Jūbi (Decacoda) tramite una avanzatissima e particolare tecnica, il Banbutzu Sōzō (Creazione di Tutte le Cose) cui era in grado di rendere realtà ciò che immaginava. Solo i ninja più abili e potenti sono in grado di fronteggiare i Bijū, che sono esseri potentissimi e dispongono di varie capacità diverse tra loro, relative all'uso di diversi tipi di chakra o ad abilità peculiari; possono tutti usare la Bijū Dama (Teriosfera), un raggio / sfera composto del loro chakra negativo e positivo in proporzione di 2 a 8 dall'elevatissimo potere distruttivo. A seconda del grado di controllo e di collaborazione che ha con il suo Bijū, un jinchuuriki può sfruttarne i poteri.
Hashirama Senju divise i Bijū nei 5 grandi Paesi ninja per bilanciare i poteri, ma durante le grandi guerre ogni Paese provò ad usarli per scopi militari, non riuscendo però mai a sottomettere completamente le bestie per gli intenti desiderati. Sigillare un Bijuu dentro un essere umano per controllarne i poteri si dimostrò l'unico metodo efficace per poterne sfruttare la forza, ma a causa di questo trattamento, i Bijū detestano l'umanità e guardano i ninja con estrema diffidenza arrivando ad attaccarli più volte rilasciando i loro poteri. I ninja così dimenticarono col tempo chi erano veramente, vedendoli solo come dei mostri da temere e da usare, rinchiudendoli nei jinchūriki e privandoli della loro esistenza. Per queste ragioni è sempre molto difficile per il jinchūriki creare un legame con il proprio Bijū.
- I Paesi, i Villaggi ed i Clan: I villaggi ninja sono i nuclei urbani che forniscono e costituiscono la forza militare del Paese di cui fanno parte. Il villaggio ninja, in cambio del territorio su cui vivere e dell‘indipendenza, si pone come principale risorsa bellica per lo stato di appartenenza (ad esempio il villaggio di Konoha nel Paese del Fuoco) che gli commissiona missioni di tutti i tipi oltre che la difesa del territorio in caso di guerra. Il Paese è governato da una monarchia feudale, sotto un daimyo. La principale fonte di reddito di questi villaggi deriva dai pagamenti ottenuti in seguito al completamento delle missioni ricevute, pertanto grande importanza viene data all'addestramento, fin dalla giovane età, dei propri cittadini alla carriera di ninja. Tali missioni possono essere di varia natura e sono classificate in gradi, anche per il compenso richiesto per intraprenderle, in base alla difficoltà e al rischio che comportano: si può andare dal togliere le erbacce di un giardino all'assassinio di un pericoloso criminale, al trasporto di importanti documenti o manufatti alla scorta di una personalità importante la cui vita è minacciata, piuttosto che ad azioni di guerra o di ricerca di informazioni riservate. Alcune di esse possono anche prevedere un pagamento continuativo, come per esempio il supporto militare in caso di guerra.
I capi dei villaggi ninja dei 5 Paesi più grandi assumono tutti il titolo di Kage, mentre i ninja di ogni villaggio, dal più importante al meno importante, sono identificati da un coprifronte con un simbolo che appunto varia da villaggio a villaggio. I 5 principali villaggi ninja sono : il villaggio di Konoha (Foglia), il villaggio di Suna (Sabbia), il villaggio di Kiri (Nebbia), il villaggio di Iwa (Roccia) ed il villaggio di Kumo (Nuvola). Altri villaggi minori, sono il villaggio di Ame (Pioggia), il villaggio di Oto (Suono), il villaggio di Kusa (Erba), il villaggio di Taki (Cascata) o il villaggio di Uzu (Vortice). L'equilibrio tra i vari villaggi e Paesi diversi si basa solo e unicamente sul potere e sul bilanciamento di esso, spesso vengono firmati dei trattati di pace e collaborazione ma la maggior parte delle volte si rivelano nient'altro che carta straccia, utile anzi magari a far indebolire il potere militare dell'avversario mostrandosi disponibili alla pace, e per questo motivo si sono svolte diverse guerre. Tuttavia, in un'occasione particolare come quella della Quarta Grande Guerra Ninja, i 5 villaggi principali si sono uniti per la prima volta in una unica e salda alleanza, l'Alleanza Shinobi, allo scopo di fronteggiare la minaccia per il bene comune.
In ogni villaggio solitamente sono presenti diversi clan, anzi, i clan sono antecedenti ai villaggi, in quanto prima che questi venissero formati esistevano già le varie famiglie di ninja, che poi, seguendo l'esempio del clan Uchiha e del clan Senju, i due clan principali che sotto la guida di Madara e Hashirama hanno stretto una tregua ed un'alleanza per unirsi nel villaggio di Konoha, sono confluite successivamente nei vari villaggi. Tra i clan più importanti di Konoha, ricordiamo, oltre ai Senju e agli Uchiha, gli Uzumaki (il clan di origine di Kushina, la madre di Naruto, i cui membri sono stati uccisi o si sono sparsi per il mondo), gli Hyūga (divisi gerarchicamente in due casate, Casata Principale e Casata Cadetta, i membri della Casata Cadetta sono costretti ad obbedire e a servire i membri della Casata Principale), i Sarutobi, gli Shimura, gli Aburame, gli Inuzuka, i Nara, gli Akimichi e gli Yamanaka (questi ultimi tre sono particolarmente legati tra loro).
Edited by Tsubaki_91 - 6/12/2015, 22:02. -
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ALTRO SULLA SERIE
- Cover Naruto Tutte le cover dei volumi manga di Naruto
- Il Databook 1/1.1 - 2 - 3 (disponibili in vendita in Italia) / 4 (disponibile in vendita solo in Giappone)
- L'Artbook 1 - 2 - 3 (disponibili in vendita)
- Naruto: Kizuna ("Legami") 1 - 2 (disponibili in vendita)
- "Naruto - Kakashi Hiden: Hyōten no Ikazuchi ("Naruto - La leggenda segreta di Kakashi: Il fulmine congelato") (in futuro disponibile in vendita; si tratta di un romanzo che narra delle vicende di Kakashi senza più il suo celebre Sharingan al termine della 4° guerra fino all'accettazione della carica di Hokage)
- "Naruto: Ōkami no Naku no Hi ("Le cronache del tuono - Il giorno del pianto del lupo") (in futuro disponibile in vendita; si tratta di un romanzo che narra dei travagli interiori di Sasuke dopo la scoperta dell'inaspettata e straziante verità su Itachi)
- "Naruto: Dokonjo Ninden ("La leggenda dei ninja coraggiosi") (disponibile in vendita; si tratta di un romanzo ispirato all'omonimo romanzo scritto dal personaggio di Jiraiya, nei suoi anni di gioventù)
- curiosità: dal manga di Naruto e dall'anime di Naruto/Naruto Shippūden è stato tratto lo spin off "Rock Lee no Seishun Full Power Ninden", una sorta di spin off comico e parodistico della serie, il cui protagonista è Rock Lee, e in cui compaiono più o meno tutti i personaggi principali della serie, dai ninja di Konoha, all'Akatsuki, ai ninja di altri villaggi.Le edizioni: Pubblicato in Giappone dalla Shueisha, qui in Italia il manga di Naruto viene pubblicato dalla Panini Comics; finora nel nostro paese sono stati rilasciati 66 volumi, che escono trimestralmente. Ogni volume contiene una circa decina di singoli capitoli. In Giappone il manga è arrivato al 71° volume e la serie è ormai giunta alla conclusione. La Panini ha provveduto subito all'esaurirsi delle copie di Naruto con varie ristampe: prima fra tutte Naruto il Mito che si differenzia dalla prima serie per il numero rosso, invece che nero, e per la scritta sulla copertina "il fumetto della tv". Oltre a questa sono state molte le ristampe, anche se solamente ridotte ai primi numeri della saga. Vi è stata inoltre la riedizione in stile Gold, che presenta due varianti: la sovracopertina ed una grandezza maggiore rispetto ai normali tankobon.
Il mangaka: Masashi Kishimoto si è appassionato al disegno sin da bambino, non potendo la sua modesta famiglia garantirgli giochi o divertimenti costosi, ed è rimasto colpito ed affascinato in particolare da "Dragonball" di Akira Toriyama, ma anche da "Akira" e "Slam Dunk". Dopo aver frequentato una scuola artistica e continuato ad impegnarsi a disegnare manga (da ragazzo spesso disegnava manga che poi faceva vedere al fratello e al padre), vince il premio Hot Steps con il manga "Karakuri". La sua carriera è segnata da un paio di flop, ma riesce alla fine a trovare la storia giusta, proprio con il manga "Naruto"; grazie a questo manga è conosciuto e famoso in tutto il mondo, come l'autore e il disegnatore di uno dei più grandi Shonen manga mai pubblicati. Una piccola biografia di Masashi è stata pubblicata proprio nei volumi iniziali di Naruto, dove Kishimoto racconta tutte le sue avventure e disavventure da ragazzo e cosa l'ha condotto a diventare un mangaka. Inoltre nei databook e negli artbook sono presenti diverse sue interviste, nelle quali Kishimoto parla ancora di sè, anche relativamente al rapporto con la storia e i personaggi che ha creato; addirittura nel 2° databook è possibile trovare una perla rara: il capitolo di prova da cui ha poi creato la vera e propria serie di Naruto.CITAZIONEAcquistare il manga:
- Ristampa: SI'
- Reperibilità: Facile (di solito è facilmente reperibile in edicole e fumetterie)
- Casa Editrice: Planet Manga
- Costo singolo volume: 4,20 Euro // 4,90 o 5,50 la Gold
- Volumi usciti in Italia/Volumi usciti in Giappone: 66 / 71
- Intervallo delle uscite: 3 mesiFORUM NARUTO: TOPIC IMPORTANTI
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- NARUTO SPOILER = La sezione giusta per parlare di tutto ciò che riguarda Naruto: i personaggi, la trama, i jutsu, i livelli di forza, i villaggi, tutte le teorie, i misteri irrisolti, le curiosità sugli argomenti più disparati e tanto altro ancora sull'opera di Masashi Kishimoto.
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Edited by Tsubaki_91 - 6/2/2015, 23:13. -
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NARUTO: LA TRAMA
(un ringraziamento sentito a Kodoku per aver creato le immagini dei protagonisti delle varie saghe)Riassunto Volume 1
(Introduzione)SPOILER (clicca per visualizzare)Naruto Uzumaki è un ragazzo dodicenne del villaggio di Konoha, sede dei ninja del Paese del Fuoco, che insegue il sogno di diventare Hokage, cioè il capo del villaggio, una persona rispettata ed ammirata da tutti gli abitanti per il suo valore; anzi, l'ambizione di Naruto è ancora più grande: il ragazzo sogna addirittura di superare tutti i precedenti Hokage. Il giovane, orfano dalla nascita, custodisce in sé un segreto di cui lui stesso è all'oscuro: alla sua nascita, il Quarto Hokage ha sigillato il demone Kyūbi dentro il suo corpo, facendone così un jinchūriki. Da quel momento in poi, nonostante il Quarto Hokage volesse che fosse considerato come salvatore del Villaggio, Naruto fu sempre associato da tutti gli abitanti del Villaggio allo spirito demoniaco che viveva in lui e perciò crebbe isolato da tutti, senza neppure riuscire a spiegarsi il motivo della sua emarginazione. Tentando di nascondere l'enorme sofferenza patita per la propria solitudine e per l'odio nutrito verso di lui dagli abitanti del villaggio, e per poter attirare su di sé un po' di attenzione, Naruto iniziò a comportarsi da teppista, fingendosi sempre allegro e spensierato e combinando tanti piccoli disastri nel villaggio. Nello stesso periodo venne bocciato per la terza volta all'esame dell'accademia per il diploma di genin, a cui teneva molto, e dopo questa delusione profonda il suo dolore interno aumentò ulteriormente.
La situazione cambiò radicalmente quando il suo maestro dell'accademia, Iruka Umino, l'unico ad aver compreso i veri sentimenti di Naruto, lo protesse coraggiosamente dal maestro Mizuki, un traditore che aveva spinto il ragazzo a rubare un prezioso rotolo, il quale un tempo apparteneva al Primo Hokage, contenente le tecniche proibite del villaggio. In questo frangente Naruto viene finalmente a scoprire il suo segreto, in quanto Mizuki lo mette al corrente di Kyūbi. Questo shock, unito al desiderio di salvare il maestro Iruka, che poco prima si era dimostrato la prima persona in assoluto a esprimere stima nei suoi confronti, gli dà la spinta necessaria a sconfiggere Mizuki con la tecnica che era riuscito ad apprendere dal rotolo, il Tajū Kage Bunshin no jutsu (Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo). Grazie a questa dimostrazione di coraggio e di capacità, il ragazzo riesce anche a guadagnarsi la promozione a genin dallo stesso Iruka, diventando ufficialmente un ninja. Naruto conosce il nipote dell'Hokage, Konohamaru Sarutobi, un bambino tormentato dalle aspettative degli adulti che vedono in lui solo il nipote dell'Hokage, e lo ammonisce sullo spirito giusto necessario ad affrontare le avversità sulla via per diventare Hokage, sogno che entrambi condividono: su una strada del genere, non possono esistere scorciatoie.
Entra in scena poi il team 7, composto dallo stesso Naruto insieme a Sakura Haruno e Sasuke Uchiha, sotto la guida del maestro jonin Kakashi Hatake, che promuove i tre ragazzi dopo un esame molto particolare; un esame in cui non mette alla prova i ragazzi solo nei rudimenti del combattimento, ma anche sui principi che, secondo la sua esperienza, dovrebbero regolare il comportamento di un ninja. Dopo aver affrontato e umiliato i tre ragazzi in un breve combattimento, in cui avrebbero dovuto cercare di prendere due campanelli che il jonin portava su di sè, Kakashi li invita a ritirarsi, abbandonando la vita dei ninja, e poi spiega loro che l'individualismo nel loro mondo porta alla morte, mentre la cosa più importante è il lavoro di squadra: curarsi dei propri compagni viene prima persino del rispetto delle regole, secondo i principi del suo più caro amico, morto in battaglia. Kakashi offre comunque loro un'altra possibilità, ma ordina loro di non dare da mangiare nulla a Naruto, legato per essersi comportato scorrettamente. Sasuke, dopo aver mangiato, decide di andare contro le regole e offre a Naruto una porzione del suo cibo, seguito poi da Sakura, poichè Naruto, a stomaco vuoto, sarebbe solo di peso. Kakashi, vedendo la collaborazione dei tre ragazzi, decide di promuoverli, sostenendo che i ninja non devono obbedire ciecamente agli ordini, ma agire in maniera imprevedibile. Cominciano così le avventure del team 7!Riassunto Volumi 2-3-4-5
(Saga del Paese delle Onde)SPOILER (clicca per visualizzare)Al neocostituito team 7, come a tutte le altre squadre di genin, vengono affidate missioni di livello D, cioè missioni semplici, ma dopo le lamentele di Naruto, che vorrebbe mettere alla prova le sue capacità con impegni superiori viene affidata una missione di livello C, riguardante la protezione di Tazuna, un costruttore di ponti del Paese delle Onde, nel suo ritorno verso casa. Ma la missione diventa di livello B quando Kakashi intercetta e sventa l'attacco di due ninja; si scopre così che Tazuna è preso di mira da Gatō, un imprenditore senza scrupoli, che ha assoldato due abili ninja per ucciderlo: Zabuza Momochi, ninja traditore del villaggio della Nebbia dove era membro del celebre gruppo dei Sette Shinobigatana, e Haku, il suo giovane e talentuoso compagno e sottoposto.
Al primo incontro il team 7 ha la meglio, infatti, con il contributo di Naruto (determinato più che mai dopo aver giurato che non sarebbe più stato un peso per gli altri, come era stato nel precedente scontro con i due ninja assalitori) e di Sasuke, e sfruttando il suo Sharingan, Kakashi sconfigge Zabuza; appena prima di essere ucciso, Zabuza viene salvato da Haku, che fa la sua prima apparizione fingendosi un ninja inseguitore desideroso di dare il colpo di grazia al ricercato ormai sconfitto. Seppur vincitore dello scontro, Kakashi ne esce molto affaticato per via dell'uso dello Sharingan, ed è costretto ad alcuni giorni di riposo per lo sforzo; mentre si riprende nota che Zabuza è ancora vivo, così nella sua convalescenza allena i ragazzi per prepararli all'imminente nuovo scontro, insegnando loro alcuni rudimenti nel controllo del chakra. Intanto il gruppo viene ospitato a casa di Tazuna, dove fa la conoscenza del nipotino dell'uomo, Inari, un bambino orfano del padre ucciso dagli sgherri di Gatō. Inari litiga aspramente con Naruto, il quale rimprovera il suo atteggiamento arrendevole e dimesso; successivamente Kakashi spiega al bambino che Naruto comprende la sua intima sofferenza, per averla vissuta in prima persona, ed è per questo che non lo ignora, ma anzi lo affronta verbalmente. Naruto, animato da una forte volontà, si allena giorno e notte per migliorare nel controllo del chakra, fino a riuscire, insieme a Sasuke, a completare l'allenamento.
Quando Zabuza si riprende, torna, insieme ad Haku, a scontrarsi con il team 7, che era sul ponte insieme a Tazuna. Nello scontro susseguente, Kakashi se la vede nuovamente con Zabuza, mentre Naruto e Sasuke affrontano Haku, che si rivela possessore della Kekkei Genkai dello Hyōton. Durante la battaglia, Sasuke, sebbene abbia attivato per la prima volta il suo Sharingan, viene quasi ucciso in seguito ad un intervento volto a proteggere Naruto, che per questo motivo dalla rabbia perde completamente il controllo delle emozioni e libera parte del chakra del Kyūbi. Prima che Naruto, in preda alla rabbia, possa ucciderlo, Haku si sacrifica per salvare Zabuza da Kakashi. Dopo aver sopraffatto il Kirigakure no jutsu (Tecnica del Velo di Nebbia) dello spadaccino, infatti, Kakashi era in procinto di ucciderlo con il Raikiri (Taglio del Fulmine), ma è Haku ad essere colpito mortalmente. Zabuza tenta di attaccare ancora Kakashi ma viene sopraffatto nuovamente dal jonin; proprio in quel momento appare Gatō, che rivela di non aver intenzione di pagare Zabuza per la missione, e cerca di farlo uccidere dai suoi scagnozzi. Tuttavia Zabuza, prima di morire, riesce, tra le lacrime, a uccidere Gatō, che aveva ingiuriosamente calpestato il corpo di Haku, dimostrando che in realtà considerava il ragazzo una persona importante e non uno strumento. Inari giunge con la gente delle zone limitrofe, stanca delle vessazioni di Gatō e dei suoi sgherri, e decisa a liberarsene una volta per tutte. Di conseguenza Tazuna è così libero di costruire il ponte, che chiama "Ponte Naruto", in onore dell'aiuto dato dal giovane ninja, e convinto che questo nome un giorno lo renderà famoso. Il team 7 seppellisce assieme Zabuza ed Haku, riflettendo sul destino e sulla vita degli shinobi, e fa ritorno al villaggio.
Qui i tre ragazzi incontrano tre ninja del villaggio della Sabbia, Temari, Kankuro e Gaara e scoprono che sta per tenersi l'esame di selezione dei chunin, per determinare chi saranno i ninja promossi al grado superiore, esame a cui Kakashi li ha iscritti. Mentre si recano a confermare l'iscrizione, Sasuke viene sfidato da un loro compagno, di un anno più vecchio: Rock Lee.Riassunto Volumi 5-6-7-8-9-10-11-12-13
(Saga dell'Esame di selezione dei chunin)SPOILER (clicca per visualizzare)Con la sua abilità nelle arti marziali, Lee sconfigge facilmente Sasuke, che, dopo l'apparizione di Gai, il maestro di Lee ed auto-proclamato rivale di Kakashi, che redarguisce Lee per le sue azioni, esce dallo scontro motivato a migliorare, come anche Naruto. Così Sasuke, insieme a Naruto e Sakura, affronta l'esame di selezione dei chunin, che si divide in tre prove guidate da degli esaminatori che sono jonin del villaggio di Konoha. La prima, guidata da Ibiki Morino, comprende un esame scritto il cui vero scopo è far copiare gli esaminati, in modo da mettere alla prova la loro capacità di raccogliere informazioni; Naruto non è riuscito a copiare e neppure a rispondere a nessuna domanda, e affida le sue speranze alla decima domanda, che verrà comunicata a un quarto d'ora dalla fine del tempo della prova. Chi deciderà di affrontarla e risponderà correttamente, passerà alla seconda prova, chi invece la sbaglierà non solo verrà eliminato, ma non potrà più sostenere l'esame per diventare chunin! E se un componente di una squadra si ritira, il suo abbandono costerà l'eliminazione a tutta la sua squadra! Naruto decide comunque di affrontare la decima domanda, affermando che anche se rimanesse un genin diventerebbe comunque l'Hokage. Dopo le sue parole, sono pochi infatti quelli che decidono di ritirarsi, e l'esaminatore, felicemente sorpreso, annuncia a tutti i ninja rimasti che hanno superato il primo turno. Alla fine, riescono a superare il test i team di Kakashi, di Asuma, di Kurenai e di Gai, insieme ad altri gruppi di giovani ninja con qualità particolari.
Il secondo test riguarda una prova di sopravvivenza dove i partecipanti devono sopravvivere per cinque giorni nella Foresta della Morte e raccogliere due rotoli da portare poi nel punto di incontro designato. In questa prova compare un nuovo nemico di nome Orochimaru, uno dei Sannin di Konoha, che, sotto le sembianze di una kunoichi del villaggio dell'Erba, marchia Sasuke con il Jūin dopo averne costatato il promettente talento. Naruto tenta di battere Orochimaru, ma viene sconfitto, così successivamente rimane solo Sakura a doversi difendere dagli attacchi di tre ninja del Suono, incaricati da Orochimaru di uccidere Sasuke. Sakura viene salvata da Lee, innamorato di lei, che però viene sconfitto dopo un duro scontro. Quando anche Sakura soccombe, a difenderla accorre il team 10 composto da Shikamaru Nara, Chōji Akimichi e Ino Yamanaka, un tempo migliore amica e ora rivale di Sakura, ma neppure loro riescono a sconfiggere il trio del Suono composto da Dosu, Zaku e Kin. Arrivano così i compagni di Lee: Neji Hyūga, il genin più forte del villaggio, e Tenten. I due però non combattono perché Sasuke si riprende e riesce a battere facilmente da solo i nemici, utilizzando però il potere ottenuto da Orochimaru. La sua rabbia omicida viene placata appena in tempo da Sakura. Il team della Sabbia, invece, supera la prova della foresta in pochissimo tempo, mentre Anko, l'esaminatrice incaricata della seconda prova, si imbatte in Orochimaru (di cui in passato è stata allieva) che la sconfigge e la minaccia. Dopo lo scontro, Naruto, Sakura e Sasuke ripartono insieme a Kabuto Yakushi che li aiuta ad evitare trappole ed a sconfiggere dei ninja del villaggio della Pioggia ma che poco più tardi si rivela, insieme ai suoi due compagni, una spia di Orochimaru.
Il team 7, arrivato alla torre, decide di aprire i rotoli. Nella prima parte della seconda prova, anche se con molte difficoltà passano gli stessi genin di Konoha che avevano superato il primo test, in totale di 51 squadre iniziali ne rimangono 7. Ma la seconda parte della prova consiste in scontri 1 vs 1 e a superarla sono: Naruto Uzumaki (che dimostra tutta la sua determinazione e i suoi miglioramenti sconfiggendo Kiba Inuzuka, in uno scontro tanto sudato quanto imprevedibile), Sasuke Uchiha (che riesce a sopraffare il suo avversario nonostante l'impossibilità a impastare il chakra per via del Juin di Orochimaru che divora le sue energie), Shikamaru Nara, Neji Hyūga (che arriva fin quasi a uccidere Hinata, odiata per questioni relative al clan), Shino Aburame, Gaara (che esce vincitore di un drammatico scontro con Rock Lee, il quale apre 5 delle 8 porte del chakra per potenziare il suo fisico ai livelli necessari per sopraffare la difesa della sabbia di Gaara, che però finisce ugualmente per uscire vincitore, seppur di un soffio, lasciando Lee con ferite molto serie), Kankuro, Temari e Dosu Kinuta. Kabuto prima dell'inizio degli scontri, per lo stupore di Naruto, Sasuke e Sakura, decide di ritirarsi e si allontana. Sakura e Ino si eliminano a vicenda, pareggiando in uno scontro in cui entrambe le rivali danno il massimo.
La terza fase dell'esame prevede un torneo con dei duelli frontali nel quale verrà identificato se i genin hanno le doti neccessarie per diventare chunin. Dopo lo scontro con Yoroi nella seconda fase dell'esame, Sasuke è stato ricoverato in ospedale per via del Jūin, su cui Kakashi ha applicato una tecnica di confinamento, che per essere completamente efficace dipende però dalla volontà della persona. In ospedale appare improvvisamente Kabuto, che cerca di soppiatto di uccidere Sasuke; ma viene scoperto e fermato appena in tempo da Kakashi, che lo affronta in un breve scontro mettendolo poi in fuga, ma costatandone comunque l'alto livello di pericolosità. Kabuto infatti è un'abile spia agli ordini di Orochimaru. Hayate Gekko, il jonin che si era occupato di osservare ed arbitrare gli scontri della seconda prova, viene ucciso, dopo un breve scontro, da Baki, uno dei migliori ninja del villaggio della Sabbia, per evitare che possa mettere i piani alti di Konoha al corrente del complotto che il Suono e la Sabbia stanno organizzando ai danni della stessa Konoha.
Nel mese di pausa previsto tra seconda e terza prova, Naruto incontra Jiraiya, altro membro dei Sannin di Konoha, che gli insegna l'uso del Kuchiyose no jutsu (Tecnica del Richiamo), ed a provare controllare, almeno in parte, l'immenso chakra di Kyūbi. Sasuke è invece allenato personalmente da Kakashi, che si occupa di renderlo più veloce e abile nel corpo a corpo, e che rivedendo in lui sè stesso gli insegna anche il Chidori (Mille Falchi), versione iniziale del suo Raikiri. Rincuorato anche dalle parole di Hinata, incontrata poco prima di recarsi all'arena, Naruto dopo un difficilissimo scontro sconfigge Neji nella terza prova dell'esame. Richiamando il chakra di Kyūbi per liberarsi dagli effetti dell'Hakke Rokujūyon Shō (Tecnica delle 64 Chiusure) del prodigio degli Hyūga, proprio all'ultimo Naruto con un colpo imprevedibile riesce a sconfiggere il suo avversario, al quale poi il padre di Hinata spiega come morì realmente suo padre, calmando i risentimenti che Neji sin da bambino covava in sè verso la Casata Principale degli Hyūga: la morte del padre Hizashi non è stata ordinata, ma scelta da lui volontariamente. Quindi, mentre l'arena è in attesa dello scontro tra l'ultimo pupillo degli Uchiha, Sasuke, e Gaara, si svolge lo scontro tra Temari e Shikamaru, vinto dallo svogliato ma intelligentissimo ninja di Konoha, che però abbandona la sfida e lascia la vittoria ufficiale alla kunoichi della Sabbia. Nel frattempo il villaggio della Sabbia, insieme con il villaggio del Suono, è ormai pronto a lanciare un attacco a sorpresa nel tentativo di distruggere Konoha: il piano viene attuato durante lo scontro tra Sasuke, arrivato con Kakashi proprio quando stava per essere squalificato per il troppo ritardo, e Gaara, in cui Sasuke mostra i suoi miglioramenti nelle arti marziali per colpire Gaara, che si rinchiude in un guscio di sabbia. Sasuke sfodera allora la tecnica del Chidori, con la quale ferisce Gaara che, alla vista del suo sangue, impazzisce e comincia a subire una sorta di metamorfosi. Comincia l'invasione di Konoha, con Kabuto che, mascherato da membro della Squadra Speciale ANBU, addormenta tutta la platea eccetto i jonin e pochi altri che si liberano. Il jonin esaminatore della terza prova, Genma, ordina a Sasuke di inseguire Gaara che è fuggito con Kankuro e Temari, e comincia a combattere contro Baki. Kakashi, che insieme a Gai si occupa di respingere i ninja invasori affrontandoli uno dopo l'altro, invia Pakkun (uno dei suoi cani ninja), Sakura, Shikamaru e Naruto dietro Sasuke. Intanto, Orochimaru, che dirige l'attacco, prende il Terzo Hokage in ostaggio, isolandolo dal resto della popolazione, ed i due iniziano a combattere, senza che nessuno possa interferire, dato che alcuni sottoposti di Orochimaru hanno innalzato una particolare barriera protettiva che impedisce a chiunque di avvicinarsi. Orochimaru resuscita due ninja per farli combattere contro il suo vecchio maestro.Riassunto Volumi 13-14-15-16
(Saga dell'attacco al villaggio di Konoha)SPOILER (clicca per visualizzare)Orochimaru, deciso a tormentare il suo vecchio maestro, resuscita il Primo e del Secondo Hokage, mediante l'Edo Tensei, anche se i due ninja resuscitati non sono paragonabili per potenza agli originali; tuttavia per il reale intento del Sannin, ovvero suscitare una crudele sofferenza nell'animo di Hiruzen, non potrebbe esservi arma migliore. Alla fine della battaglia il Terzo Hokage, messo alle strette e in inferiorità numerica, utilizza lo Shiki Fūjin (Sigillo del Diavolo) per poter sigillare i due redivivi immortali e per intrappolare per l'eternità l'anima di Orochimaru, sacrificando in cambio la sua stessa anima; però a causa della vecchiaia non completa totalmente la tecnica, e così muore riuscendo solo a privarlo dell'uso delle braccia; quindi sigillando tutti i suoi ninjutsu, ma fallendo nell'ucciderlo. Nel frattempo Sakura, Naruto e Shikamaru scoprono di essere seguiti da ninja invasori e Shikamaru li blocca con il Kagemane no jutsu (Tecnica del Controllo dell'Ombra). Esausto per lo scontro precedente con Temari, Shikamaru cerca di trattenerli ma non ha più le forze necessarie; fortunatamente è salvato dal maestro Asuma, che elimina i ninja del Suono in pochi attimi. Shino sconfigge il marionettista Kankuro, dopo uno scontro condotto sempre un passo avanti all'avversario, ma cade avvelenato, mentre Sasuke raggiunge Gaara che si sta trasformando ulteriormente, ed inizia ad affrontarlo.
Naruto insegue Sasuke e arriva proprio quando questo sta ormai per essere ucciso da Gaara, in preda alla furia omicida; Naruto salva Sasuke, sostituendosi poi al compagno nel combattimento e dando fondo a tutte le sue risorse per fermare colui che sta mettendo a rischio la vita dei suoi preziosi compagni. Con l'aiuto di Gamabunta, il Signore dei Rospi, evocato dopo una serie di peripezie con il Kuchiyose no jutsu, il giovane ninja riesce a sconfiggere l'avversario della Sabbia, il quale si era rivelato un jinchūriki come Naruto: nel corpo di Gaara si annida infatti lo spirito di Shukaku, l'Ichibi, che nei piani originari per l'invasione doveva essere rilasciato dentro il villaggio di Konoha per distruggerlo dall'interno. Naruto riesce così a salvare Sakura, la quale era stata intrappolata dal mostro, e la sua determinazione nel proteggere le persone a lui care lascia un segno indelebile nell'animo di Gaara, traumatizzato fin da bambino da un'infanzia terribile provocata dalle scelte del villaggio e del padre, il Kazekage. Il villaggio riesce nel frattempo a respingere l'invasione grazie ad una potente controffensiva portata sotto la guida dei suoi migliori shinobi. Subito dopo l'invasione, sotto una pioggia battente, viene celebrato il funerale del Terzo Hokage e degli altri ninja che hanno perso la vita durante lo scontro. Tuttavia, come per dare un messaggio di speranza, al termine della celebrazione per i caduti il cielo si schiarisce e inonda il villaggio di luce; nonostante la tragedia, il cammino di Naruto e degli altri continua.Riassunto Volumi 16-17-18-19
(Saga del recupero di Tsunade)SPOILER (clicca per visualizzare)Pochi giorni dopo lo sventato attacco al Villaggio, si presenta un'ulteriore pericolo, costituito da due ninja traditori: Kisame Hoshigaki, in passato uno dei Sette Shinobigatana della Nebbia, proprio come Zabuza, e Itachi Uchiha, fratello di Sasuke Uchiha, colpevole dello sterminio del suo clan e per questo odiato dal fratello, che aspira a ucciderlo per vendicare la terribile morte dei suoi familiari. Questi due ninja sono due ninja traditori di rango S, appartenenti all'organizzazione criminale denominata "Akatsuki" (Luna Rossa). Appena arrivati, vengono intercettati da Asuma Sarutobi e Kurenai Yuhi, inviati da Kakashi, ma i due vengono facilmente messi spalle al muro e sono salvati solo dall'intervento dello stesso Kakashi che giunge prontamente in loro aiuto. Durante la battaglia che segue, dopo alcuni scambi di colpi ad altissimo livello, Itachi sconfigge Kakashi utilizzando il suo vero potere: il Mangekyō Sharingan, un livello superiore dello Sharingan raggiunto solo da pochissime persone in tutta la storia del clan Uchiha. Così, Itachi blocca Kakashi tramite il genjutsu dello Tsukuyomi, lasciando in coma il jonin. Dopo l'intervento di Gai in supporto di Kakashi, ormai impossibilitato a combattere, e degli altri, di fatto impossibilitati a contrastare avversari superiori, Itachi e Kisame fuggono per cercare il loro vero obiettivo: il demone racchiuso in Naruto, che nel frattempo sta partendo con Jiraiya per ritrovare Tsunade, ultimo membro dei Sannin di Konoha, indicata per il nuovo ruolo di Hokage. Itachi e Kisame rintracciano Naruto, ma vengono rallentati da Sasuke, il quale venuto a sapere della presenza di Itachi cerca di vendicarsi del fratello, ricevendo però una pesante sconfitta e una profonda umiliazione, che lo segna profondamente. Mentre stanno per catturare Naruto, Kisame e Itachi vengono imprigionati da Jiraiya nel Kuchiyose: Gamaguchi Shibari (Tecnica della Prigionia della Bocca di Rospo). Grazie all'ausilio di Amaterasu, un'altra tecnica esclusiva del Mangekyō Sharingan di Itachi, i due riescono a fuggire.
Dopo l'incontro con i due membri dell'organizzazione, Naruto e Jiraiya riprendono la ricerca di Tsunade, per proporle di diventare Quinto Hokage, come Jiraiya stesso aveva suggerito al consiglio del villaggio. Nel frattempo l'Eremita dei Rospi insegna a Naruto la tecnica del Rasengan, che il ragazzo completerà in seguito, superando passo dopo passo vari stadi necessari per apprenderla pienamente. Non si tratta certo di una tecnica banale, il Rasengan infatti è stato creato dal Quarto Hokage, uno dei più grandi eroi del villaggio. Tsunade è allo stesso tempo ricercata da Orochimaru e dal suo braccio destro Kabuto Yakushi, i quali, dopo averla trovata, le propongono di curare le braccia di Orochimaru, in cambio quest'ultimo promette di riportare in vita suo fratello e l'uomo che ha tanto amato. Lo stesso giorno Jiraiya e Naruto trovano la donna, che subito ingaggia una breve sfida contro Naruto, il quale è deciso a farle rimangiare le considerazioni sprezzanti nei confronti della carica di Hokage; tra i due nasce una sfida personale: se Naruto riuscirà ad apprendere ed utilizzare il Rasengan entro una settimaa, Tsunade si impegna a riconoscere che ha tutte le carte in regola per diventare un grande Hokage.
Qualche giorno dopo, Tsunade, reincontratasi con Orochimaru, rifiuta la sua offerta e ingaggia un combattimento con il suo vecchio compagno di squadra, che si fa sostituire da Kabuto, il quale la sconfigge sbeffeggiandola, sfruttando anche la sua fobia del sangue. Al combattimento si aggiungeranno sia Naruto, sia Jiraiya che Shizune, l'assistente e allieva di Tsunade. Orochimaru, intuendo che Naruto rappresenterebbe un serio pericolo se cadesse nelle mani dell'Akatsuki, decide di ucciderlo ma Tsunade, capendo le intenzioni dell'avversario e superata l'emofobia che nelle prime fasi del duello l'aveva penalizzata, accetta il titolo di Quinto Hokage e cerca in ogni modo di proteggere Naruto, in quel momento privo di sensi dopo essersi scontrato valorosamente con Kabuto per proteggere Tsunade. Proprio in quella circostanza Naruto era finalmente riuscito a utilizzare, per la prima volta, il Rasengan. Nella parte finale della battaglia, Jiraiya evoca Gamabunta, Tsunade evoca Katsuyu, Regina delle Lumache, e Orochimaru evoca Manda, il Signore dei Serpenti. Orochimaru, non potendo usare le braccia e quindi la maggior parte delle sue tecniche, ha la peggio nello scontro, ed è costretto a battere in ritirata. Tsunade accetta di diventare Hokage e partendo per Konoha assicura idealmente a Nawaki ed a Dan, le persone che avevano segnato la sua vita e che Orochimaru si era offerto di riportare in vita in cambio del suo aiuto, che l'erede del loro sogno è con lei: Naruto.Riassunto Volumi 20-21-22-23-24-25-26-27
(Saga del recupero di Sasuke - Fine parte 1)SPOILER (clicca per visualizzare)Una volta giunta a Konoha, Tsunade guarisce Sasuke e Kakashi dagli effetti dello Tsukuyomi di Itachi per mezzo della sua arte medica. Shikamaru è intanto l'unico ad esser stato promosso a chunin, in virtù della sua intelligenza e abilità nel guidare altri ninja come capogruppo. Naruto e Sasuke, mentre sono ricoverati in ospedale per riprendersi completamente dai danni subiti, ingaggiano, su insistenza di Sasuke, un combattimento per vedere chi sia il più forte e, proprio mentre si stanno scambiando il colpo finale, scontrando Rasengan e Chidori, vengono interrotti da Kakashi che li ferma, e che successivamente, insieme a Jiraiya, li redarguisce aspramente, invitandoli a riflettere su quanto abbiano fatto e su come la loro rivalità da positiva sia diventata qualcosa di esagerato e pericoloso. In seguito a questo scontro, Sasuke crede di non essere migliorato affatto, mentre Naruto ha fatto passi da gigante; nella psiche di Sasuke pesa moltissimo anche l'incontro con Itachi, in cui, nonostante i suoi miglioramenti, non ha modificato la distanza abissale con il fratello in termini di forza e abilità, non avendo così la minima speranza di vendicarsi.
Intanto, Tsunade, con le sue arti mediche, propone a Lee una rischiosissima operazione che gli permetterebbe di riprendersi dalle ferite inflittegli da Gaara e di tornare a fare il ninja. Dopo aver rimembrato con Gai di quando, e come, è diventato suo allievo, Lee decide di rischiare il tutto per tutto pur di poter di nuovo lavorare per realizzare il suo sogno, quello di diventare un grande ninja senza poter usare ninjutsu e genjutsu ma basandosi unicamente sul taijutsu, ed accetta di sottoporsi all'operazione. Dopo qualche tempo si presenta a Konoha il Quartetto del Suono, le guardie del corpo di Orochimaru, proponendo a Sasuke di andare con loro per ottenere il potere che cerca, con l'aiuto di Orochimaru; in realtà questi però vuole solo utilizzare il ragazzo come contenitore per la sua anima, dato che quello attuale è stato danneggiato dalla Tecnica del Terzo Hokage. Sasuke si lascia convincere, animato dal desiderio sfrenato di potere, di cui necessita per poter vendicarsi ed uccidere suo fratello Itachi, cadendo nel piano di Orochimaru. Prima di andarsene però viene fermato da Sakura, la quale con un gesto disperato tenta di fermarlo confessandogli apertamente i suoi sentimenti, ma non ha successo; Sasuke, dopo averla ringraziata, la stende con un singolo colpo e la sistema dolcemente su una panchina, quindi, nel buio della notte lascia il villaggio.
Tsunade, appena appresa la notizia, ordina a Shikamaru Nara, da poco promosso chunin, di creare una squadra di genin, gli unici ninja disponibili al momento dato lo stato del villaggio dopo l'invasione, per la missione di salvataggio di Sasuke e lui sceglie i seguenti membri: Naruto, Chōji, Neji e Kiba con il fidato cane Akamaru. Prima di partire, Naruto, dopo le imploranze di Sakura, le giura sulla sua stessa vita che avrebbe riportato indietro Sasuke, a qualunque costo. Durante l'inseguimento ognuno dei componenti della missione si ferma per combattere contro un membro del Quartetto: Chōji si occupa di Jirobo, Neji di Kidomaru, Kiba di Sakon e Ukon e Shikamaru di Tayuya. Chōji e Neji riusciranno a sconfiggere i rispettivi nemici, ma solo in seguito a scontri durissimi, dopo i quali i ragazzi saranno praticamente tra la vita e la morte. Naruto invece prosegue, ma è costretto a combattere contro Kimimaro, il vecchio leader del precedente Quintetto del Suono, ormai in fin di vita ma determinato a combattere per salvaguardare le ambizioni di Orochimaru, scopo a cui ha votato la sua vita. La Kekkei Genkai dello Shikotsumyaku e le grandi abilità nel campo del taijutsu di Kimimaro danno molto filo da torcere a Naruto, ma Rock Lee, appena ristabilito, giunge in supporto di Naruto permettendogli di andare all'inseguimento di Sasuke mentre lui affronta l'avversario. Mentre i ninja di Konoha sono in grave difficoltà, giungono in loro supporto i ninja della Sabbia Gaara, Temari e Kankuro, che aiutano rispettivamente Rock Lee, Shikamaru e Kiba. Kankuro elimina Sakon e Ukon e Temari uccide Tayuya; mentre Kimimaro sta per uccidere Gaara e Lee, nonostante i loro sforzi; ma muore proprio nell'attimo in cui sta sferrando il colpo decisivo, per via della sua malattia. Al confine del Paese del Fuoco, Naruto raggiunge finalmente Sasuke.
Naruto cerca di riportare Sasuke alla ragione, ma l'ex amico è fermamente deciso ad andare da Orochimaru. Mentre combattono, Sasuke ha un flashback in cui ricorda la sua infanzia, vissuta felicemente ma sempre all'ombra del fratello, prima dello stermino del suo clan, quando Itachi uccise tutti tranne lui e prima di lasciare il villaggio gli rivelò come ottenere lo Sharingan Ipnotico: uccidendo il proprio migliore amico, così da ottenere un potere che gli permetta di affrontarlo e provare davvero ad ucciderlo. Con queste parole in testa, Sasuke, affermando che i suoi sogni non sono nel futuro, ma che ormai risiedono nel passato, e che intende recidere i legami che ha stretto, per diventare ancora più forte, si prepara ad uccidere Naruto, per ottenere così il nuovo Sharingan. Il suo Chidori si scontra col Rasengan di Naruto nel bel mezzo della Valle della Fine, dove molti anni prima si era svolta una leggendaria battaglia tra i fondatori del villaggio di Konoha: Madara Uchiha e il Primo Hokage, Hashirama Senju. Determinato a non lasciare andare Sasuke a qualsiasi costo, per non rompere il legame che aveva faticosamente creato con lui, e che finalmente lo stesso Sasuke aveva riconosciuto apertamente, Naruto evoca il chakra del Kyūbi in quantità sempre crescente, mentre Sasuke, intenzionato a spezzare quel legame, quello del Jūin al Secondo Livello, da poco ottenuto, e porta il suo Sharingan a completarsi raggiungendo il terzo tomoe. Il Chidori ed il Rasengan si scontrano ancora ma questa volta Sasuke vince, restando davanti ad un Naruto ferito ed incosciente. Sasuke però decide di non ucciderlo, per evitare di ottenere il potere seguendo i consigli dell'odiato Itachi e parte, così, verso Orochimaru.
Intanto, giunge Kakashi, guidato dall'olfatto di Pakkun; il maestro recupera Naruto e, quando se ne vanno, un membro di Akatsuki dall'identità sconosciuta e dall'aspetto inquietante esce dal terreno e commenta lo scontro, si tratta di Zetsu. Anche gli altri membri della squadra di recupero vengono recuperati e condotti al villaggio per essere curati. Shikamaru, a causa del fallimento della sua prima missione, prende la decisione di smettere di fare il ninja; però, dopo essere stato zittito prima da Temari e poi da suo padre, quando Tsunade e Shizune comunicano che Chouji e Neji sono fuori pericolo, afferma, in lacrime, che la prossima missione la completerà alla perfezione. Sasuke arriva da Orochimaru e Sakura si reca a trovare Naruto all'ospedale. Il ragazzo è ancora gravemente ferito a causa dello scontro con Sasuke, ma le promette di nuovo che riporterà indietro Sasuke ad ogni costo. Sentendosi impotente, Sakura chiede a Tsunade di diventare sua allieva e promette a Naruto che la prossima volta recupereranno Sasuke insieme. Jiraiya cerca di convincere Naruto a non passare la sua vita dietro al suo compagno e a guardare al futuro comprendendo come non sia intelligente combattere per delle cause perse in partenza, ma Naruto non demorde, così Jiraiya, comprendendo di non poter imbrigliare la sua ostinazione, gli propone di allenarsi insieme a lui per tre anni, lontano da Konoha, in quanto sia l'Akatsuki che Orochimaru per tre anni non si muoveranno. Tutti gli altri genin del gruppo dell'esame decidono anch'essi di migliorare, per non essere lasciati indietro. I membri di Akatsuki si riuniscono e viene comunicato che Orochimaru ha messo le mani sullo Sharingan, anche se per loro non è un problema in quanto a loro dire uccideranno Orochimaru; si danno così appuntamento tra tre anni, durante i quali i membri devono portare a termine i loro obiettivi prima di impossessarsi di ogni cosa. Kakashi mormora sulla lapide dedicata ai caduti del villaggio il suo dispiacere per non aver potuto impedire l'epilogo tra i suoi due allievi, mentre Hinata osserva con rossore Naruto, che, dopo aver salutato Iruka ed aver dato un ultimo sguardo al monumento degli Hokage, come a chiedere al volto di pietra del Quarto di guidarlo simbolicamente nei suoi miglioramenti, parte insieme a Jiraiya.
La prima parte del manga si conclude con i capitoli del "Kakashi Gaiden" che raccontano la storia di come Kakashi, quando era ancora un ragazzino, abbia ottenuto lo Sharingan e cambiato il suo modo di essere un ninja, grazie al sacrificio del suo compagno di squadra, Obito Uchiha: inizialmente considerato un buono a nulla ma in seguito rivalutato da Kakashi come il suo migliore amico. Le vicende si svolgono durante la Terza Guerra Mondiale dei Ninja ed a guidare il team composto dai giovanissimi Kakashi (già un jonin), Obito e Rin (chunin) è Minato Namikaze, il padre di Naruto, un brillante ed abilissimo jonin che sarà il futuro Quarto Hokage. Il gruppo dei ragazzi, guidato da Kakashi, avrebbe dovuto distruggere un ponte strategicamente importante per la fazione nemica, il ponte Kannabi, determinante per i rifornimenti del villaggio della Roccia, mentre Minato si sarebbe occupato di eliminare le truppe nemiche nelle zone circostanti. Kakashi mette in mostra il suo talento e prende in giro Obito per le sue incertezze, il ragazzo si rivolge a Minato, che gli racconta dell'infanzia difficile di Kakashi, il cui padre, Sakumo, un ninja dalle eccezionali capacità, è stato denigrato dal villaggio per aver preferito salvare la vita dei suoi compagni invece di portare a termine una missione, fino al punto di non riuscire più a reggere la situazione e di scegliere di suicidarsi; questo ha originato l'atteggiamento di Kakashi, e la sua ossessione per il rispetto delle regole. Minato e il gruppo guidato da Kakashi si dividono, e successivamente, mentre Kakashi si affronta con un jonin del villaggio della Roccia, il collega di questo rapisce Rin. Obito vorrebbe cercare di andare a liberarla, ma Kakashi, memore di quanto successo al padre, intende proseguire la missione, e i due dopo uno scontro verbale si dividono. Tuttavia Kakashi ha un ripensamento, in seguito alle parole del compagno, e torna indietro, appena in tempo per salvarlo da uno dei nemici. Kakashi però per proteggere ancora Obito viene ferito ad un occhio, e in quel momento Obito, deciso a non essere più solo un peso ma a proteggere attivamente i suoi compagni, attiva finalmente lo Sharingan e pugnala mortalmente il nemico. I due quindi si recano a salvare Rin e sconfiggono l'altro jonin, che però sopravvive e mentre il gruppetto si sta allontanando, usa un ninjutsu Doton per seppellirli sotto una parete di roccia. Mentre stanno scappando, Kakashi viene colpito da una roccia, a causa del campo visivo improvvisamente ristretto, e Obito per salvarlo viene schiacciato dalla frana. Ormai prossimo a morire, Obito decide di regalare il suo Sharingan a Kakashi, in modo da sostituire l'occhio perso per aiutarlo e da poter vedere il futuro insieme a lui. Dopo che Rin ha eseguito il trapianto con una tecnica, Kakashi, ora dotato dello Sharingan, affronta e uccide il jonin del villaggio della Roccia, con il Chidori. In quel momento però arrivano truppe nemiche, in numero soverchiante, e Kakashi si ritira con Rin, mentre Obito, seppellito dalle rocce, gli affida la protezione della ragazza, di cui era da tempo innamorato. In aiuto dei ragazzi in seguito arriva Minato, ma ormai per Obito non c'è più niente da fare. Così, al termine della Terza Guerra, nel villaggio di Konoha sono nati due nuovi eroi dotati dello Sharingan: uno è Kakashi, che dopo gli eventi del ponte Kannabi ha scritto pagine di valore con la sua abilità nelle battaglie; l'altro è Obito, il cui nome è scritto sulla lapide degli eroi caduti del villaggio.
Edited by Tsubaki_91 - 16/4/2014, 02:10. -
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Volumi 28-29-30-31
(Saga del salvataggio del Kazekage - Inizio parte 2)SPOILER (clicca per visualizzare)Trascorsi due anni e mezzo, Naruto, cresciuto e più maturo, ritorna a Konoha dopo il viaggio di allenamento condotto sotto la guida di Jiraiya. Qui rincontra i vecchi compagni: Sakura, che nel frattempo è stata addestrata da Tsunade, e il maestro Kakashi; Temari e Shikamaru gli comunicano che Gaara è diventato il nuovo Kazekage, e che tutti i suoi compagni dell'esame di chunin sono stati promossi al grado di chunin, mentre Neji è addirittura un jonin. Ma, dopo la constatazione della crescita dal punto di vista dell'abilità, invece non tanto nel carattere, dei ragazzi, non c'è tempo per la nostalgia, dato che, intanto, al villaggio della Sabbia il Kazekage viene rapito dopo un duro scontro con due membri dell'Akatsuki: Deidara e Sasori. Kankuro li insegue ma viene annientato e lasciato in fin di vita, avvelenato da Sasori, che è proprio colui che ha costruito le sue marionette. Arrivata la richiesta di aiuto a Konoha, con la quale sono stati firmati e consolidati ormai trattati di pace, amicizia e collaborazione reciproca, Tsunade invia Naruto, Sakura e Kakashi per salvarlo, e come rinforzi per il team 7 aggiunge anche la squadra guidata da Gai. Con il veleno nelle ferite di Kankuro, Sakura, dopo aver curato il ragazzo, prepara tre dosi di antidoto, e così il gruppo, guidato da Kakashi, parte con l'anziana Chiyo, nonna di Sasori e ninja molto rispettato nel villaggio della Sabbia, all'inseguimento dei membri. L'organizzazione intende catturare tutti i jinchūriki per estrarre i Bijū in essi sigillati, e sta sigillando il demone in una statua gigantesca, con un particolare fūinjutsu che dura tre giorni e tre notti: per guadagnare tempo, il leader dell'Akatsuki invia due perfetti cloni di Itachi e Kisame, entrambi creati con a disposizione il 30% del chakra degli originali, contro i ninja di Konoha al fine di rallentarli.
Alla fine i due team li sconfiggono (Gai distrugge il clone di Kisame, mentre una strategia di Kakashi permette a Naruto di colpire fatalmente il clone di Itachi) e raggiungono comunque il rifugio dell'Akatsuki: ma il demone Ichibi è già stato estratto da Gaara ed il ragazzo è morto. Il team Gai è bloccato da copie di loro stessi prodotte da una tecnica del leader dell'Akatsuki, allo scopo di affaticare e rallentare eventuali intrusori, mentre il team 7 trova Sasori e Deidara: quest'ultimo, con il corpo di Gaara, fugge via su uno dei suoi uccelli d'argilla inseguito da Naruto e Kakashi. Sakura e Chiyo invece affrontano Sasori. Chiyo e Sasori sono entrambi maestri delle tecniche marionettistiche; con l'aiuto di Sakura, Chiyo distrugge le marionette Hiruko e quella del Terzo Kazekage, ma quando Sasori stesso scende in campo ed utilizza l'Aka Higi: Hiakki no Sōen (Tecnica Rossa: Spettacolo dei Cento Congegni) evocando sul campo di battaglia un numero altissimo di marionette, la situazione sembra volgere al peggio. Lo scontro termina comunque con Sasori in fin di vita, trafitto dalle marionette Madre e Padre, che egli stesso aveva costruito. Anche a Chiyo restano solo tre giorni di vita perché è stata colpita dal veleno contenuto nelle armi del nipote. Come ricompensa per Sakura, Sasori, che nonostante potesse schivare il colpo rivelatosi fatale ha scelto deliberatamente di farsi colpire, rivela il luogo in cui si sarebbe dovuto incontrare con una sua spia, infiltrata tra gli uomini di Orochimaru. Intanto, grazie ad una tecnica del suo nuovo Mangekyō Sharingan, il Kamui, che permette di aprire varchi spazio-temporali capaci di risucchiare qualsiasi cosa, Kakashi stacca un braccio a Deidara costringendolo alla fuga; sempre con il Mangekyō Sharingan, poco dopo, Kakashi salva gli altri ninja di Konoha dall'esplosione suicida dello stesso Deidara. Il corpo di Gaara viene così recuperato. Dopo che il team Kakashi ed il team Gai si sono riuniti, Naruto accusa Chiyo e gli anziani della Sabbia di avere condannato Gaara sigillando l'Ichibi dentro di lui: Chiyo, colpita dalle parole del ragazzo, utilizza una particolare tecnica per resuscitare Gaara, ma in cambio sacrifica la sua vita. Intanto Zetsu, il misterioso membro dell'Akatsuki che alla Valle della Fine aveva osservato lo scontro tra Naruto e Sasuke, e Tobi, un ninja appena apparso, il cui volto è coperto da una maschera, vanno a cercare l'anello di Sasori, il cui posto all'interno di Akatsuki viene preso proprio da Tobi.Volumi 32-35
(Saga della riunione)SPOILER (clicca per visualizzare)Ritornati al villaggio, Kakashi viene costretto a letto a causa del pesante sforzo compiuto per aver utilizzato più volte il Mangekyō Sharingan, e quindi al team 7 viene assegnato un nuovo capitano temporaneo di nome Yamato: si tratta di un jonin proveniente dalla Squadra Speciale ANBU, in cui è stato anche sottoposto dello stesso Kakashi, che è in grado di usare le tecniche del Mokuton, jutsu peculiare del Primo Hokage. Per rinforzare ulteriormente la squadra, al posto di Sasuke, viene inserito un giovane ninja di nome Sai, la cui presenza è stata raccomandata da Danzō, uno degli anziani di Konoha: compagno in gioventù di Hiruzen e ora a capo della Radice, una fazione degli ANBU che non si fa scrupoli a usare ogni mezzo, anche i meno limpidi, per salvaguardare l'interesse finale di Konoha. Il team, nel quale la tensione interna è altissima per via dei contrasti tra Sai e Naruto, parte alla volta del Ponte del Cielo e della Terra per catturare la spia. Spia che si rivelerà essere Kabuto, in realtà ancora fedele ad Orochimaru, che aveva ordito la trappola nell'intento iniziale di tendere un agguato a Sasori, suo partner ai tempi in cui faceva parte di Akatsuki, prima di lasciare l'organizzazione dopo aver cercato di impossessarsi del corpo di Itachi, venendo miseramente sconfitto dai genjutsu dello Sharingan dell'Uchiha. Quando Orochimaru appare, Naruto perde il controllo in seguito ai dileggi del Sannin riguardo Sasuke, e così libera il chakra del Kyuubi, rilasciandone la potenza fino alla quarta coda. Il ragazzo ritorna in sé dopo aver ferito Sakura, che viene inaspettatamente curata da Kabuto; Yamato interviene e sigilla il chakra della Volpe, e lo invita a non utilizzarlo più facendo conto solo sulle sue forze. Orochimaru riesce a fuggire dal campo di battaglia assieme a Kabuto e Sai, che si presenta al Sannin come suo alleato.
La squadra riesce ad infiltrarsi nel rifugio del nemico. Entrati, scoprono che in realtà Sai fa parte della Radice, e che si occupa, in gran segreto, di assassinare i ninja traditori. Così si scopre che in realtà l'obiettivo di Sai è uccidere Sasuke, ritenuto da Danzō un potenziale pericolo per Konoha. Dopo poco Sai, raggiunto dagli altri compagni, incontra Sasuke che rivela di essere disposto anche a sacrificare la sua anima pur di uccidere il fratello. Sai, allora, rivela di aver abbandonato il suo scopo principale nella missione e che il legame tra Naruto e Sasuke gli ricorda quello che lo legava un tempo a suo fratello, perciò decide di aiutare Naruto a ricostruirlo. Sasuke, per capriccio, tenta di uccidere i suoi ex compagni guidato da una cieca sete di vendetta e dimostrando di aver acquisito una potenza e un'abilità davvero considerevoli: ha facilmente la meglio su Naruto e Sai, mettendo in grande difficoltà anche Yamato, ma viene fermato da Orochimaru che vede in Konoha degli alleati per sconfiggere l'Akatsuki ed eliminarne quanti più membri possibili. Il team Yamato torna così al villaggio, senza aver ottenuto l'obiettivo tanto agognato, e Sasuke si allontana con Kabuto ed Orochimaru.
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(Saga dei distruttori immortali)SPOILER (clicca per visualizzare)Kakashi concepisce un nuovo allenamento per Naruto, in modo che il ragazzo possa avvicinarsi al livello raggiunto da Sasuke apprendendo una nuova e strabiliante tecnica: facendogli usare centinaia di cloni contemporaneamente, gli sarà possibile così imparare molto più in fretta. Naruto comincia l'allenamento per modificare la natura del chakra con la scoperta di essere affine al Fūton, l'elemento Vento, e inizia a cercare di fondere il chakra di tipo Fūton con il Rasengan, per completare pienamente così la tecnica (cosa che persino il Quarto Hokage, Minato, e lo stesso Kakashi non erano stati in grado di fare) impegnandosi a fondo e allenandosi strenuamente giorno e notte, determinato a raggiungere Sasuke. Intanto l'Akatsuki ha catturato il jinchūriki del Nibi (Bicoda) e distrutto un tempio nel Paese del Fuoco con due dei suoi membri, Kakuzu e Hidan, che nelle loro scorribande uccidono anche Chiriku, un monaco vecchio compagno di Asuma, per venderne il cadavere al mercato nero e riscuotere la sua taglia. Tsunade forma delle squadre e le invia a cercarli, visto che sembra che si trovino nei dintorni di Konoha. Il gruppo composto da Izumo, Kotetsu, Shikamaru e Asuma si imbatte in Hidan e Kakuzu. Durante lo scontro inizialmente i ninja di Konoha sembrano avere la meglio; le cose precipitano quando Hidan si dimostra immortale, sopravvivendo a ferite normalmente letali e persino alla decapitazione, grazie a una tecnica basata sul suo culto per la divinità Jashin, e riesce ad uccidere Asuma: gli altri membri del team vengono salvati da un'altra squadra di Konoha, composta da Aoba, Raidō, Chōji e Ino, e dal fatto che il capo dell'Akatsuki convochi i membri per confinare il Sanbi (Tricoda), catturato in precedenza da Deidara e Tobi. Durante il confinamento, il capo spiega a Hidan il piano dell'organizzazione: la conquista del mondo, da ottenere in seguito a vari livelli susseguenti. Nel frattempo Asuma spira lasciando le sue ultime parole ai suoi allievi. In seguito alla sua morte Shikamaru, insieme ai compagni del team 10, promette di vendicare il suo maestro, dopo un iniziale momento di cedimento emotivo, in cui è fondamentale il sostegno del padre Shikaku. Proprio quando i tre ragazzi stanno per partire, Tsunade gli ordina di lasciar perdere l'impresa, ma viene dissuasa da Kakashi, offertosi di guidare il gruppo per aiutarli e proteggerli.
Dopo una breve ricerca, il team trova Hidan e Kakuzu. Sottovalutando Kakuzu, inizialmente ucciso da Kakashi con il Raikiri, ma in realtà dotato di ben cinque vite e di tutte le proprietà elementali del chakra, il team si trova in difficoltá: Shikamaru opta per una tattica volta a dividere i due, così si allontana con Hidan, intrappolato grazie al Kagemane no jutsu. Dopo averlo condotto in un luogo dove aveva in precedenza allestito una trappola, una foresta di proprietà del clan Nara, Shikamaru riesce a sconfiggere l'"immortale" Hidan facendolo a pezzi, onorando così il maestro Asuma e la sua memoria. Intanto, nel corso dello scontro Kakuzu è riuscito a mettere spalle al muro i ragazzi e persino Kakashi, che vengono però salvati dall'arrivo del resto del team 7. Con la nuova tecnica finalmente completata, il Fūton: Rasenshuriken, Naruto prima inganna e poi sconfigge Kakuzu, ucciso poi definitivamente da Kakashi, orgoglioso per i rapidi e incredibili progressi dell'allievo. Poco dopo però Tsunade comunicherà a Naruto che è meglio che non utilizzi più la nuova devastante tecnica, in quanto il suo utilizzo a lungo andare potrebbe danneggiare irrimediabilmente il suo corpo fino al punto di impedirgli totalmente di impastare il chakra.Volumi 38-39-40-41-42-43-44-45-46-47-48
(Saga della profezia e della vendetta)SPOILER (clicca per visualizzare)Intanto, Sasuke decide di uccidere Orochimaru, in quanto reputa che non abbia più nulla da insegnargli, ma soprattutto per evitare di cedergli il suo corpo come contenitore. Il Sannin cerca di impossessarsi del corpo di Sasuke ma questi, grazie al suo Sharingan e al potere del Jūin, ribalta il Fushi Tensei (Tecnica dell'Immortalità) sul suo utilizzatore: assorbe tutte le tecniche e le abilità di Orochimaru e lo uccide. Sasuke quindi parte per reclutare alcuni ninja dell'organizzazione di Orochimaru. Kabuto però riesce a trapiantarsi delle cellule del suo maestro, che poco a poco si impadroniranno di tutto il corpo mutandone le sembianze. Sasuke libera Suigetsu Hozuki, un prigioniero di Orochimaru ed ex allievo di Zabuza Momochi, una sottoposta di Orochimaru, Karin, insieme alla quale liberano Jūgo, l'origine del Segno Maledetto, che si unisce al team, per continuare la volontà dell'amico Kimimaro di proteggere Sasuke, che fonda così il team Hebi ("serpente"): una squadra che ha lo scopo di trovare Itachi Uchiha e ucciderlo, in modo che Sasuke possa finalmente pacificare il suo bisogno di vendetta, calmando il suo animo ferito. Anche il team 8 e il team 7 con Yamato partono, sotto la guida di Kakashi, alla ricerca di Itachi, in quanto arrivare a lui significherebbe arrivare a Sasuke.
Mentre l'Akatsuki sigilla lo Yonbi (Tetracoda), catturato da Kisame dopo una battaglia abbastanza dura, il capo spiega gli altri membri della morte di Hidan, Kakuzu e Orochimaru, e li informa dei piani del team Hebi. Deidara decide di attaccare Sasuke, detestando lo Sharingan e gli Uchiha, e volendo essere stato lui ad eliminare personalmente Orochimaru. Mentre Kabuto, con un terzo del suo corpo ormai composto da pezzi di Orochimaru, raggiunge Naruto e dà lui tutte le informazioni raccolte sull'Akatsuki, ringraziandolo per avergli fatto comprendere il suo vero scopo, fuggendo poi al tentativo di cattura da parte di Yamato, Deidara e Tobi attaccano Sasuke, e al termine di uno scontro di alto livello Deidara, le cui tecniche esplosive sono state battute dallo Sharingan e dal Raiton di Sasuke, finisce per autodistruggersi nel tentativo di uccidere Sasuke, che sopravvive a spese di Manda, evocato per proteggersi. Vengono rivelati i volti e i nomi di Pain (probabile leader dell'organizzazione), e di Konan (la ragazza al fianco di Pain), nonché i nomi della madre e del padre di Naruto: rispettivamente Kushina Uzumaki e Minato Namikaze, il Quarto Hokage. Riunitosi al suo team, Sasuke si dirige ad un vecchio rifugio, dove incontra un clone di Itachi che gli dice di venire al vecchio rifugio degli Uchiha per regolare i loro conti. Tobi, sopravvissuto, va dal capo di Akatsuki, Pain e gli ordina di catturare Naruto rivelando apertamente, inoltre, di essere Madara Uchiha: il vero possessore dello Sharingan e capo dell'Akatsuki. Separatosi dagli altri nelle operazioni di ricerca di Sasuke, Naruto incontra Itachi, che sigilla in lui un corvo affermando di avergli donato un potere che spera non dovrà mai usare, dopo aver discusso sulle sue intenzioni riguardo Sasuke e Konoha.
Intanto Jiraiya parte per una nuova missione che lo vedrà impegnato in una pericolosa infiltrazione nel villaggio della Pioggia allo scopo di carpire informazioni riguardo l'Akatsuki e Pain. Il Sannin cattura ed interroga due ninja del villaggio, ma la sua presenza viene percepita da Pain attraverso il contatto con la pioggia, che Pain controlla tramite una sua tecnica, e così il misterioso ninja si prepara ad affrontarlo. Dopo aver spedito a Ibiki uno degli interrogati, Jiraiya sconfigge facilmente Konan, membro di Akatsuki e sua vecchia discepola. Durante la guerra, infatti, Jiraiya allenò per tre anni un trio di orfani composto da lei, Yahiko e Nagato, dotato del Rin'negan, il sommo dōjutsu ritenuto leggenda. Quando arriva Pain, con un altro corpo, Jiraiya crede di avere ha la conferma che egli è Nagato e inizia a combattere contro di lui, che asserisce di essere divenuto una divinità con il compito di insegnare la pace agli uomini tramite l'esperienza tragica del dolore: è questo il vero scopo dell'Akatsuki, usare la potenza dei Bijū per creare un'arma di distruzione di massa che porti distruzione e dolore nel mondo, terrorizzando così le persone e dissuadendole dalla volontà di poter intraprendere guerre inutili. Certo di avere di fronte Nagato, benchè molto cambiato in quanto ad aspetto, oltre che nel modo di fare, Jiraiya evoca due anziani rospi, Shima e Fukasaku, e si trasforma a sua volta utilizzando la Sennin Mode (Modalità Eremitica) per amplificare le sue potenzialità e le sue tecniche. Pain utilizza solo il Kuchiyose no jutsu, con la quale evoca prima solo animali e poi altri due Pain con differenti abilità; uno dei due è in grado apparentemente di assorbire il chakra, rendendo di fatto inutili le normali tecniche. Il maestro ha la meglio con una strategia che riesce a disturbare la visuale condivisa utilizzata dai corpi, ma viene attaccato da un quarto Pain che gli stacca un braccio, mentre i tre uccisi vengono resuscitati; di fronte a Jiraiya si piazzano tutti così e sei i corpi di Pain, uno dei quali viene riconosciuto da Jiraiya come un ninja che aveva affrontato in gioventù. Pain è in possesso della più potente delle tre arti oculari: il Rin'negan (posseduto anche dal Rikudō Sennin, un monaco dal potere incredibile che ha scoperto i segreti del chakra e inventato le arti ninja) che gli permette di utilizzare tutti e sei i tipi di chakra e di controllare fino a sei corpi, ognuno con una particolare abilità: le Sei Vie. Il Pain principale, Tendō (Mondo Divino), è il corpo di Yahiko, ma Jiraiya non capisce se questi sia Pain o se lo sia Nagato, il cui Rin'negan contraddistingue i Pain. Jiraiya riesce ad uccidere uno dei corpi, Chikushōdō (il Mondo Animale), che poi spedisce a Konoha con Shima. Per svelare l'identità del nemico, Jiraiya decide di sacrificarsi e ne scrive, cifrandolo, il segreto sulla schiena di Fukasaku, quindi, ferito a morte dagli altri corpi, muore rivolgendo un pensiero a quella che è stata la sua vita, realizzando che anche se ha fallito molte volte, in fondo ciò che davvero importa per un ninja è il modo in cui è morto. Jiraiya muore così passando idealmente il suo credo a Naruto.
Intanto, Kisame intercetta il Team Hebi e, per ordine di Itachi, concede solo a Sasuke di passare, mentre Naruto, Kakashi e gli altri si imbattono in Tobi che, in possesso di una strana abilità che lo rende incorporeo ad ogni attacco, temporeggia e impedisce loro di raggiungere Sasuke, il quale arriva da Itachi. Nel covo segreto degli Uchiha i due fratelli cominciano a combattere scambiandosi genjutsu oculari, ed Itachi spiega di avere sterminato il clan insieme a Madara, del quale rivela la storia di capo del clan Uchiha e possessore del massimo livello di Sharingan, l'Eien no Mangekyō Sharingan. Quando Sasuke riesce a liberarsi dallo Tsukuyomi, Itachi appare in svantaggio ed è costretto a ricorrere ad Amaterasu per contrastare il Katon di Sasuke potenziato dal suo Jūin. Sasuke si salva grazie alla Hebi no Kawarimi (Sostituzione del Serpente) appresa da Orochimaru e crea un fulmine sfruttando una tempesta creatasi per l'alta pressione provocata dal calore, il Kirin, che scaglia su Itachi, il quale si salva grazie alla terza tecnica del suo Mangekyō Sharingan: Susano'o, la cui difesa è potenziata ulteriormente dallo Yata no Kagami (scudo di Yata). Dopo avere rimosso Orochimaru dal suo corpo ed averlo assorbito nella Totsuka no Tsurugi (spada Totsuka), altra arma utilizzata dal suo Susano'o, Itachi, apparentemente in procinto di avere la meglio su un Sasuke ormai inerme, e di prelevare i suoi occhi, da sostituire i suoi ormai privi di luce per ottere lo Sharingan Ipnotico Eterno come Madara, sorride e saluta il fratello prima di cadere a terra morto. Tobi (avvertito da Zetsu che ha osservato tutto l'incontro) raggiunge Sasuke per curarlo e lo teletrasporta via con il suo strabiliante e sconosciuto potere spazio-temporale, e Naruto, avendo perso le sue tracce, è costretto a tornare a Konoha insieme a tutti gli altri. Quando Sasuke si riprende, Tobi, dopo aver confermato di essere Madara Uchiha, gli racconta la storia degli Uchiha e del fatto che fu lo stesso consiglio degli anziani di Konoha ad incaricare Itachi di sterminare il suo clan, in quanto il padre dei due fratelli, Fugaku, era la mente del colpo di Stato che gli Uchiha erano intenzionati ad attuare a Konoha, rischiando così di causare lo scoppio di una guerra civile. Itachi era riuscito a salvare almeno Sasuke, decidendo di assumersi ogni colpa e di vivere come un criminale pur di salvarlo, perfino di lasciarsi uccidere da lui in modo da farlo considerare un eroe che aveva riabilitato il buon nome degli Uchiha. Appresa la verità sul conto di Itachi, Sasuke risveglia anch'egli il Mangekyō Sharingan in seguito allo shock e comunica al team Hebi, ora divenuto Taka ("falco") che distruggeranno Konoha per vendicarsi di come abbia sfruttato Itachi e aiuteranno Akatsuki a catturare l'Hachibi per perseguire i suoi scopi.
Nel frattempo, arriva al villaggio di Konoha la notizia della morte di Jiraiya, e Tsunade incarica Shikamaru di decifrare il codice da lui lasciato mentre la sua sottoposta Shizune, con alcuni collaboratori, inizia a lavorare sul cadavere del corpo di Pain che Jiraiya era riuscito ad uccidere e a far arrivare al villaggio. Mentre Shikamaru e gli altri scoprono un messaggio segreto nel codice grazie a Naruto, che inizialmente era profondamente depresso dalla morte improvvisa di Jiraiya, ma che dopo gli interventi di Iruka e Shikamaru sembra deciso a vendicare la morte del suo maestro, Fukusaku convince proprio Naruto a seguirlo per allenarsi nelle arti eremitiche sul monte Myoboku. Tobi si rivela inoltre al suo ex-sottoposto Kisame, che lo riconosce come Madara, apostrofandolo come il precedente Quarto Mizukage. Nel frattempo Sasuke e il suo team riescono a scoprire la posizione dell'Hachibi iniziando così un duro scontro con il suo jinchūriki per la cattura di quest'ultimo, il quale fin dal primo momento si dimostra molto forte, in particolare nel combattimento corpo a corpo, e in grado di sopraffare i suoi avversari infliggendo più volte ferite gravi a Sasuke e mettendoli alle strette. Tuttavia, nonostante la sua trasformazione completa nel Bijū, verrà sconfitto dall'Amaterasu del nuovo Mangekyō Sharingan di Sasuke. In realtà il jinchūriki, il rapper del villaggio della Nuvola Killer Bee, è però riuscita a sfuggire alle grinfie dell'Akatsuki grazie a un Kawarimi no jutsu (Tecnica della Sostituzione) in combinazione col demone. Quando il Raikage, capo del villaggio della Nuvola e fratello di Killer Bee, viene a sapere della cattura del fratello, convoca una riunione dei cinque Kage dei grandi Paesi ninja per discutere su come eliminare definitivamente l'Akatsuki. Intanto, i membri dell'organizzazione provano ad estrarre il chakra del Bijū, finendo così per scoprire di essere stati ingannati. Sul monte Myoboku, Naruto dopo duri allenamenti impara a raccogliere il chakra senjutsu e comincia ad applicarlo ad alcune delle sue tecniche.
Nel frattempo, proprio alla ricerca di Naruto e quindi del Kyūbi,i sei corpi di Pain, insieme a Konan, giungono al Konoha ed attaccano il villaggio gettandolo nella devastazione. Ciò spinge Tsunade a richiamare Naruto, in quanto "ragazzo della profezia"; ma la richiesta non va a buon fine a causa dell'intervento di Danzō, che intercetta il rospo messaggero e lo uccide, impedendogli di portare il messaggio al monte Myoboku, in quanto l'anziano spera che Konoha possa essere distrutta per guidare il nuovo villaggio sulle ceneri del vecchio. Kakashi, dopo aver salvato Iruka da morte sicura contro il Mondo Divino di Pain, si trova ad affrontare il Mondo Divino e il Mondo Demoniaco. Nel corso del combattimento, il jonin li mette alle strette e riesce a scoprire e contrastare i loro poteri; ma non riesce a eliminare il Mondo Divino e muore esaurendo tutto il suo chakra per salvare Chōji, arrivato in supporto insieme al padre Chōza, usando il Kamui per modo da teletrasportare via gli attacchi a lui diretti, in modo che potesse sopravvivere e riferire a Tsunade e al resto dei ninja di Konoha le fondamentali informazioni scoperte sulle abilità di Pain. Intanto, la squadra di decriptazione e quella interrogatori riescono a scoprire il segreto alla base di Pain, ma Shizune cade vittima di Ningendō (Mondo Umano), il quale, dopo averle estorto informazioni su dove si trova Naruto, la elimina estraendo l'anima dal suo corpo. Tsunade evoca Katsuyu e si concentra sul curare i feriti, ma viene raggiunta dal Mondo Divino, che la donna, come Jiraiya aveva fatto, riconosce come Yahiko. Innervosito dalle sue parole in risposta al suo discorso, e intenzionato a far comprendere a lei e al resto del mondo ninja il vero dolore, Nagato distrugge, tramite Pain Tendō, il villaggio con uno gigantesco Shinra Tensei che repelle ogni cosa, ma gli abitanti sopravvivono comunque grazie a Tsunade che investendo ogni sua energia li protegge tutti con Katsuyu. Finalmente informato, Naruto arriva in quel momento al villaggio con un'armata di rospi composta da Fukasaku, Shima, Gamabunta, Gamaken, Gamahiro e Gamakichi.
Grazie alle sue nuove tecniche come il Fūton: Rasenshuriken, finalmente reso utilizzabile grazie alla Sennin Mode, il Kawazu Kumite (Pugno del Rospo) e il Rasenrengan, e alle informazioni in possesso, Naruto batte abbastanza facilmente tutti i corpi di Pain tranne il Mondo Divino, l'ultimo corpo rimasto, che finalmente, dopo essere stato affaticato dallo Shinra Tensei adoperato su Konoha, si riprende: uccide Fukasaku e stende Naruto, infilzandone poi le mani con una sbarra, bloccandolo a terra, e per poi spiegargli il suo ideale di giustizia, fondato sul fermare l'odio che pervade il mondo tramite il dolore. Nel frattempo Inoichi, il padre di Ino, ha trovato la soluzione per localizzare colui che controlla il corpo di Pain, infatti capisce che Nagato si trova nelle parti alte dei dintorni di Konoha, in modo da poter avere maggior campo per controllare i suoi corpi. Naruto non è in grado di dare una sua risposta alla domanda di Pain su come fermare l'odio in un modo alternativo, e quando Hinata, che per salvarlo attacca Pain e prima di accasciarsi sconfitta dichiara il suo amore, viene quasi uccisa davanti ai suoi occhi, Naruto libera sei delle nove code di Kyūbi. Pain usa il Chibaku Tensei imprigionandolo in un astro, ma con la potenza di Kyūbi giunta all'ottava coda Naruto riesce a liberarsi. Totalmente confuso e disperato, Naruto sta per liberare completamente la Volpe, ma viene fermato dallo spirito del padre, il Quarto Hokage, che aveva lasciato nel sigillo parte del suo chakra per poter incontrare Naruto. Minato rivela a Naruto di essere suo padre, ripristina il sigillo e spiega che fu l'uomo mascherato di Akatsuki, Tobi, a evocare Kyūbi e ad attaccare il villaggio 16 anni prima, lasciando Naruto affermando di credere in lui, come colui che avrebbe trovato una risposta alla domanda posta in precedenza e salvato la situazione. Rincuorato, successivamente Naruto in Sennin Mode riuscirà a sconfiggere il Mondo Divino utilizzando la sua imprevedibilità e il Tajū Kage Bunshin no jutsu per riuscire a colpire Pain con il Rasengan. Quindi Naruto, sempre per mezzo della Sennin Mode, riesce a rintracciare Nagato.
Giunto nel suo nascondiglio, Naruto inizialmente sta per lanciarsi su Nagato ma poi, nonostante sia furioso per tutti i lutti che questi ha causato, gli chiede di raccontare la loro storia, per capire come hanno fatto degli allievi di Jiraiya a intraprendere quella via. Nagato gli spiega di come restò orfano perdendo i genitori per un errore di alcuni ninja di Konoha in tempo di guerra, e di come Yahiko perse la vita, per colpa di Hanzō del villaggio della Pioggia e di Danzō, che complottavano per annientare l'Akatsuki, allora agli albori e operante non per catturare e controllare tutti i Bijū, ma per lavorare ad una pace tra i ninja; Nagato gli racconta quindi anche tutto il suo passato e il suo rapporto con Jiraiya. Naruto riesce a redimerlo grazie al primo libro di Jiraiya, ispirato proprio dagli ideali di determinazione di Nagato, che riporta in mente al ninja del villaggio della Pioggia i suoi vecchi ideali, portandolo, dopo aver tastato personalmente la risolutezza di Naruto nel portare avanti gli ideali di Jiraiya, a prendere la decisione di sacrificarsi per resuscitare tutti coloro rimasti uccisi nel suo attacco. Nagato esaurisce così le sue energie con il Gedō Rinne Tensei no jutsu (Tecnica delle Trasmigrazone del Mondo Esteriore) e muore affidando il suo sogno di pace a Naruto. Konan se ne va portando con sè i corpi di Nagato e Yahiko, mentre al villaggio Naruto viene finalmente acclamato come eroe da tutti gli abitanti.
Essendo Tsunade caduta in coma in seguito all'enorme sforzo perpetrato per curare senza sosta gli abitanti di Konoha, viene convocata una riunione delle alte sfere col daimyo, per nominare il prossimo Hokage. Nonostante Shikaku Nara spingesse per la designazione di Kakashi, Danzō riesce a imporre la sua candidatura. Arriva intanto a Konoha la squadra di Samui, delegazione del Raikage. Danzō condanna a morte Sasuke, il quale proprio sulla via di Konoha viene intercettato da Tobi, che gli spiega del loro fallimento nella cattura dell'Hachibi. Il gruppo di Sasuke parte allora sotto l'istigazione di Tobi per l'assemblea dei kage per assassinare Danzō, mentre anche Gaara, Kankuro e Temari sono in partenza per il meeting dei kage.
Volumi 49-50-51-52
(Saga del Meeting dei 5 Kage)SPOILER (clicca per visualizzare)Dopo aver saputo dai componenti del team Samui, inviati dal Raikage a Konoha per informare l'Hokage del meeting, delle azioni di Sasuke, Naruto parte con Kakashi e Yamato per cercare di convincere il Raikage a ritirare la pena di morte per l'ex amico. Non riesce però nel suo intento, in quanto il Raikage non ascolta le sue richieste, invitandolo prepotentemente a non essere così morbido, in quanto non una condotta possibile nel duro e ferreo mondo dei ninja. Una volta raggiunto il Paese del Ferro, dove si tiene il meeting, i cinque Kage cominciano a discutere, sotto la mediazione del capo dei samurai, la forza militare del luogo, ovvero Mifune. Danzō utilizza il potere dello Sharingan di Shisui Uchiha per farsi proporre da Mifune come leader di un'alleanza comune contro l'Akatsuki, ma viene scoperto da Ao della Nebbia e perde la sua credibilità di fronte agli altri Kage. Improvvisamente Zetsu compare ed avverte i Kage della presenza di Sasuke.
Intanto, Tobi raggiunge Naruto ma viene fermato da Kakashi e Yamato. Tobi afferma di voler solo fare una chiacchierata, non di combattere o di cercare di catturare Naruto, e spiega loro la verità su Itachi, sulle origini di Senju ed Uchiha, la cui sfida continua ha origine dalla disfida originaria tra i due figli del Rikudō Sennin, e su come Sasuke e Naruto siano destinati per questo a sfidarsi; tutto questo prima di scomparire teletrasportandosi ancora. A Konoha viene deciso di eliminare Sasuke per evitare una guerra con la Nuvola e Sakura parte per riferirlo a Naruto. Il Raikage si dirige con le sue due guardie del corpo, Darui e C, dal Team Taka e combatte con Sasuke. Sasuke dopo aver colpito il Raikage con il Chidori, senza sortire effetti realmente letali, e averlo mancato con Amaterasu, viene messo alle strette, e si rifugia nel Susano'o ricoperto dall'Enton (Arte della Fiamma), con cui controlla le fiamme di Amaterasu, certo di essere al sicuro, ma il Raikage attacca comunque incurante del rischio di perdere gli arti. Gaara interviene fermandolo con la sua sabbia, salvando Sasuke, e il Raikage si taglia il braccio sinistro per non farsi consumare da Amaterasu, chiedendo spiegazioni a Gaara per il suo intervento. Gaara cerca di redimere Sasuke convincendolo con delle parole sentite dal profondo del suo cuore, ma Sasuke non se ne cura e venendo attaccato si difende dai nemici completando il Susano'o fino a distruggere il soffitto della stanza, poi fugge e si dirige nella sala dell'assemblea alla ricerca di Danzō, che approfitta della confusione e scappa, mentre Sasuke affronta Mifune, Chōjuro della Nebbia e la Mizukage. Dei cloni di Zetsu, creatisi da delle spore che Zetsu aveva preparato in precedenza, crescono, bloccando e assorbendo il chakra ai Kage e alle loro guardie, ripristinando quello di Sasuke, che riesce a fuggire ai suoi avversari ma è costretto ad affrontare lo Tsuchikage. Tobi interviene in tempo e lo salva da morte certa, per poi spiegare ai cinque Kage il progetto dello "Tsuki no Me" (Occhio Lunare): resuscitare il Juubi e scagliare il Mugen Tsukuyomi (Tsukuyomi Infinito) dalla Luna, per controllare tutta l'umanità sotto il suo genjutsu. Davanti al rifiuto di consegnare Hachibi e Kyūbi, Tobi dichiara iniziata la Quarta Guerra Mondiale dei ninja. Il Raikage viene eletto capo dell'alleanza dagli altri Kage, ma intanto suo fratello Killer Bee è trovato da Kisame, inviato da Tobi a catturarlo per impossessarsi realmente dell'Ottacoda. I due combattono e Kisame grazie alla sua spada Samehada sembra avere la meglio su Bee, ma, quando arriva anche il Raikage, Kisame viene decapitato dai due con una tecnica di taijutsu combinato, il Double Lariat. Suigetsu e Jūgo, sconfitti in precedenza, vengono arrestati dai samurai. Intanto, Fū, una delle due guardie di Danzō, fallisce nel recuperare il Byakugan di Ao per Danzō, e Sakura, con Sai, Lee e Kiba, raggiunge Naruto per dirgli che lo ama e di lasciar perdere Sasuke. Naruto non le crede comprendendo di essere vittima di un inganno e quando Sakura se ne va, un clone di inchiostro di Sai va da Naruto per rivelargli le vere intenzioni di Sakura, ovvero dissuaderlo in quanto lei si sarebbe assunta il peso dell'omicidio di Sasuke, fermandolo e ponendo termine a tutte le sofferenze. Gaara, Kankuro e Temari raggiungono Naruto e gli altri e li informano dell'attacco di Sasuke al meeting e dell'imminente guerra, convincendo Kakashi ad assumere l'incarico di nuovo Hokage.
Danzō è intercettato da Tobi che, dopo aver sconfitto e imprigionato con la sua tecnica spazio-temporale Fū e Torune, richiama Sasuke e Karin dall'altra dimensione. Con ben dieci Sharingan impiantati sul braccio destro, nascosti sotto un pesante sigillo, Danzō affronta Sasuke, mettendolo in grande difficoltà grazie al kinjutsu Izanagi (che sacrificando di volta in volta uno Sharingan gli permette di ignorare ogni avvenimento negativo modificando la realtà per poter attaccare nuovamente) ed al Mokuton di Hashirama: entrambe ottenute grazie agli esperimenti compiuti da Orochimaru. Per salvare Konoha ed il mondo ninja, Danzō si sacrifica invano per tentare di sigillare Tobi e Sasuke, dopo che quest'ultimo aveva ferito mortalmente Karin, presa come ostaggio, ed egli stesso utilizzando una tecnica con cui estende il Chidori in una lunga lama di chakra Raiton, il Chidori Eisō. Tobi porta via il cadavere di Danzō per impossessarsi dell'occhio di Shisui, che è però stato distrutto.
Sakura addormenta a tradimento i suoi compagni e va da sola da Sasuke per ucciderlo, ma non riesce nell'intento e sta per essere lei stessa uccisa dall'ex compagno, quando appare Kakashi che con il suo intervento la salva in extremis fermando l'attacco omicida di Sasuke. Vista l'inutilità delle sue parole volte all'animo di Sasuke, per convincerlo ad abbandonare la strada della vendetta verso il villaggio, Kakashi si prepara così ad affrontare l'ex allievo, diventato un pericoloso nukenin. Combattendo contro Kakashi, Sasuke risveglia anche l'ultimo stadio di Susano'o, ma avendo abusato del Mangekyō Sharingan comincia a risentire pesanti effetti sulla sua vista. Quasi cieco, affronta brevemente anche Naruto, arrivato anche lui in soccorso di Sakura, temendo per la sorte della compagna. Zetsu informa Tobi della situazione difficile in cui si trova Sasuke, e i due arrivano sul posto per portare via il ragazzo, da cui Naruto, dopo un lungo confronto verbale, ottiene di combattere con lui prima che questo tenti di distruggere il villaggio di Konoha. Nel covo di Akatsuki, Sasuke si trapianta, con l'aiuto di Tobi, gli occhi di Itachi per ottenere lo Eien no Mangekyō Sharingan, mentre Kabuto si reca proprio da Tobi per proporgli un'alleanza. Di fronte a un rifiuto, Kabuto evoca i defunti membri dell'Akatsuki, ovvero Sasori, Deidara, Kakuzu, Itachi e Nagato, tramite l'Edo Tensei, e chiede quindi a Tobi di potersi impadronire di Sasuke, in cambio di un aiuto in guerra. Di fronte ad un nuovo rifiuto, Kabuto evoca una sesta bara, il cui contenuto costringe Tobi, completamente irretito all'improvviso dopo la visione del redivivo contenuto nella bara, ad accettare l'offerta di consegnargli Sasuke, una volta finita la guerra. Intanto, Kakashi sta per essere nominato Hokage, ma Tsunade si risveglia dal coma e riassume il suo ruolo, per la soddisfazione del Copy Ninja, che non aveva alcuna intenzione di ricoprirlo.
La nuova assemblea dei Kage ordina che Bee e Naruto siano confinati su un'isola nei dintorni della Nuvola per poter essere tenuti lontano dai rischi della guerra, essendo gli obiettivi finali di Madara. Kisame, sopravvissuto grazie a un clone di Zetsu e nascosto dentro Samehada, ora in mano a Bee, si infiltra nel villaggio della Nuvola. Naruto, all'oscuro della guerra e dopo aver avuto una premonizione riguardo il suo futuro sul Monte Myoboku, parte per l'isola, dove si allenerà per controllare finalmente il Kyūbi, con la scorta di Gai, Yamato e Aoba. Qui conosce Bee, e Motoi, guardiano dell'isola e un tempo amico di Bee. Spronato da Naruto, Motoi confessa a Bee di aver tentato di ucciderlo. Con il perdono di Bee, che aveva vissuto da bambino la stessa discriminazione del protagonista in quanto anch'egli un jinchūriki, Naruto comprende come superare la prima prova dell'allenamento, ovvero superare completamente il suo stesso odio, annientando la proiezione malvagia di sè stesso frutto delle intenzioni negative accumulate in tanti anni di delusioni, con la consapevolezza del proprio valore.. -
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Volumi 53-72 (Saga della Quarta Guerra Mondiale dei Ninja)[parte 1 / volumi 53-54-55-56-57]
SPOILER (clicca per visualizzare)Superata la prima prova, Naruto va con Bee in una grotta dove può incontrare il proprio Bijū e affrontarlo nella sua stessa mente. Se riuscirà a strappargli tutto il chakra, riuscirà nell'intento di domare il Kyūbi. Il tentativo sembra andare male, ma Naruto è salvato dall'improvvisa apparizione di sua madre Kushina, che come Minato, e proprio grazie a Minato, aveva lasciato una parte del suo spirito nel figlio. Grazie al suo aiuto, Naruto recupera la calma e riesce a prendere il controllo del chakra di Kyūbi. Prima di andarsene, la donna racconta al figlio che una volta era lei il precedente jinchūriki del Kyūbi e che è stato proprio Tobi ad attaccare il villaggio di Konoha, nella notte della nascita di Naruto, riuscendo ad estrarre Kyūbi dal suo corpo. Tobi fu fermato dal Quarto Hokage, padre del protagonista, che lo sconfisse riuscendo a sopraffare la tecnica spazio-temporale di Tobi con la sua tecnica, l'Hiraishin no jutsu (Tecnica del Volo del Dio del Fulmine) e a metterlo in fuga dopo averlo colpito in pieno con un Rasengan, ciò dopo aver anche liberato Kyūbi dal suo controllo e dopo averla allontanata da Konoha, salvando così il villaggio. Decidendo di sacrificarsi per dare a Naruto la forza necessaria per salvare in futuro il mondo, ovvero Kyūbi, il Quarto lo sigillò in suo figlio con l'Hakke Fuuin (Sigillo Ottagonale), appena prima di esalare l'ultimo respiro, salutando per un'ultima volta Naruto insieme a Kushina, e sacrificando la sua anima per confinare dentro di sè metà del chakra di Kyūbi con lo Shiki Fuujin. Terminato il racconto, l'essenza spirituale di Kushina ringrazia Naruto per aver reso lei e Minato i suoi genitori, e scompare, lasciando Naruto emozionato e determinato più che mai.
Controllando il chakra del Kyūbi, Naruto è in grado di percepire le intenzioni ostili e così scopre Kisame nascosto dentro Samehada, ed improvvisamente lo colpisce dopo uno scatto ad altissima velocità, compiuto grazie al chakra dei Kyūbi, uno scatto che ricorda a Bee la velocità senza rivali del padre di Naruto, il Quarto Hokage, conosciuto come "Lampo Giallo". Dopo aver assorbito da Bee il chakra dell'Hachibi per riprendersi completamente, Kisame tenta la fuga scappando con le informazioni raccolte, ma viene intercettato da Gai. Kisame tenta di sopraffare il jonin utilizzando le sue più potenti tecniche di Suiton, avvantaggiato anche dall'ambiente marino, ma Gai esce vincitore dallo scontro con il suo taijutsu, tanto particolare quanto potente, e dopo averlo messo al tappeto lo cattura, riportandolo indietro sull'isola, per permettere così ad Aoba di entrare nella sua mente allo scopo di leggerla tramite una sua tecnica, mentre è privo di sensi. Kisame si stacca la lingua a morsi per non farsi estorcere altre informazioni e, decidendo di morire, dopo aver ripensato ad alcune vicende del suo passato si fa mangiare vivo dai suoi squali. Tobi, dopo aver ucciso Konan, che era decisa a proteggere gli ideali di pace di Yahiko e Nagato tramandati a Naruto, e recuperato il Rin'negan dal corpo di Nagato, riceve le informazioni di Kisame ed invia Kabuto (che in realtà si offre spontaneamente) a catturare Kyūbi. A rinforzare la guardia a Naruto giungono lo Tsuchikage Ōnoki, sua nipote Kurotsuchi e la sua guardia Akatsuchi, che affrontano Deidara riportato in vita e comandato da Kabuto tramite l'Edo Tensei di Orochimaru, che Kabuto ha perfezionato. Dopo un breve scontro, Kabuto fugge, ma non prima di aver catturato e rapito Yamato per estorcergli informazioni e potenziare l'esercito di Zetsu. Una volta tornato alla base, Tobi gli ordina di muoversi e di prepararsi alla guerra. Kabuto evoca così il suo esercito di ninja redivivi, una enorme schiera comprendente molti dei membri dell'Akatsuki, alcuni dei precedenti Kage di vari villaggi e altri gruppi di famosi ninja, tra cui gli Shinobigatana della Nebbia, abili utilizzatori di pericolose Kekkei Genkai ed in generale numerosi ninja dalle grandi capacità. Yamato, tenuto come ostaggio da Kabuto e Tobi, tramite il DNA di Hashirama Senju contenuto nel suo corpo potenzia gli Zetsu. Quindi, Tobi (che comanda 100.000 cloni di Zetsu) parte insieme a Kabuto in vista della guerra vera e propria, non prima di essersi fatto spiegare il meccanismo dell'Edo Tensei dallo stesso Kabuto dopo che questi ha sconfitto e catturato Anko per potenziarsi con il chakra di Orochimaru, contenuto nel Juin della donna, in modo da migliorare il suo controllo sull'Edo Tensei. Nel frattempo anche l'Alleanza Ninja completa i preparativi, disponendo le sue forze armate in varie divisioni.
La squadra d'avanguardia dell'Alleanza Ninja, capitanata da Kankuro, si imbatte in quella di avanguardia dell'Akatsuki, composta dai redivivi Sasori, Deidara, Chukichi della Nebbia e dal fratello di Sai, Shin. Dopo un breve combattimento, in particolare grazie agli sforzi di Omoi della Nuvola, Kankuro e Sai i ninja riescono a purificare Sasori e Shin e a bloccare Deidara, mentre Chukichi fugge a chiamare rinforzi. Nel Paese del Ferro, Suigetsu e Jūgo evadono dalla prigione in cui erano stati rinchiusi dai samurai dopo gli eventi del meeting dei kage e partono alla ricerca di Sasuke. Zetsu Nero affronta un gruppo di ninja dell'Alleanza messo a protezione dei daimyo, allontanati dalle zone di guerra, composto dalla Mizukage con la sua guardia del corpo, Chōjuro, e da Genma e Raidō di Konoha, insieme ad altri ninja di livello inferiore. La divisione dell'Alleanza comandata da Kakashi, che annovera tra le sue file anche Gai e Rock Lee, e successivamente lo stesso Sai, riesce per merito del jonin a sconfiggere Zabuza ed Haku, affrontati e battuti personalmente dallo stesso Kakashi. Quindi la stessa divisione è obbligata a concentrarsi su altri avversari, tra cui la generazione dei più forti Shinobigatana della Nebbia e alcuni pericolosi utilizzatori di Kekkei Genkai. Intanto, verso la divisione comandata da Gaara si avvicina il Secondo Tsuchikage, Mū, che controllato direttamente da Kabuto evoca i redivivi Quarto Kazekage, Secondo Mizukage e Terzo Raikage, e Darui, ninja della Nuvola a comando di un'altra divisione, affronta due dei più forti guerrieri del suo stesso villaggio, i redivivi fratelli Kinkaku e Ginkaku, riuscendo a sconfiggerli anche grazie all'aiuto del Team 10 giunto in supporto. Nel frattempo, Mifune si batte con il redivivo Hanzō, celebre ninja del Villaggio della Pioggia dal quale era stato sconfitto in passato, dopo che questi con Kimimaro e Chiyo era giunto richiamato da Chukichi. Hanzō viene sconfitto dalla superiorità di Mifune nell'arte della spada, e redento dalle parole del samurai che afferma come la determinazione di un uomo sia simile alla lama della sua spada, le lame che non si deteriorano, sono le persone che non perdono mai la fede nel futuro; questo mentre i componenti del team 10 sono costretti ad affrontare il loro maestro Asuma, controllato come tanti altri dall'Edo Tensei di Kabuto. Inizialmente del tutto incapace di combattere, Chōji ripensando al suo passato riesce a comprendere che è il momento di crescere e sfoggiando la sua nuova tecnica del clan Akimichi aiuta i compagni a battere il maestro, che prima di essere sigillato si complimenta con loro per essere davvero cresciuti. Vengono sigillati anche i redivivi Hizashi, fratello di Hiashi e padre di Neji, e Kakuzu dell'Akatsuki. Naruto, che fino a quel momento si è allenato con Bee per migliorare nel controllo del chakra di Kyūbi e cercare di apprendere la Bijū Dama, avendo percepito il chakra della Volpe contenuto in Kinkaku grazie alla Sennin Mode, comprende che qualcosa non va e tenta di fuggire dall'isola, ma si trova di fronte Iruka e altri ninja di Konoha, intenzionati a fermarlo. Venuto a sapere della guerra, Naruto vince le resistenze di Iruka, che affida a Killer Bee il compito di proteggerlo e si congeda dall'allievo, che dice di considerare come un fratello minore, con poche ma incisive parole contenute in un biglietto lapidario di cui Naruto fa tesoro dirigendosi verso il campo di battaglia, seguito da Bee. Intanto Tobi si dirige dalla divisione guidata da Darui e dopo aver portato distruzione e terrore sul campo di battaglia delle divisioni di Darui e Kitsuchi evocando il mastodontico Gedō Mazō, ruba i tesori in cui erano stati sigillati i fratelli Kinkaku e Ginkaku, per impossessarsi del chakra della Volpe che essi contengono. Mentre gli Zetsu bianchi, perfettamente trasformati in ninja, stanno creando scompiglio dietro le linee dell'Alleanza, il Raikage, A, e l'Hokage, Tsunade, fermano l'avanzata delle due forze portanti verso i campi di battaglia. Tsunade decide di credere in Naruto e di lasciarlo passare, ma il Raikage non è intenzionato a cambiare idea. Bee gli ricorda i momenti in cui si sono conosciuti e il valore del loro rapporto per cercare di convincerlo, ma senza riuscirvi; A attacca Naruto cercando di colpirlo senza alcuna remora. Superato in velocità, A rivede in Naruto il padre Minato, il ninja considerato come il "salvatore" che tante volte lo aveva umiliato nei loro confronti, e concede al ragazzo, sempre accompagnato da Killer Bee, di partire per la guerra.[parte 2 / volumi 58-59-60-61-62-63]
SPOILER (clicca per visualizzare)Naruto si dirige verso i campi di battaglia e utilizzando il Tajū Kage Bunshin no jutsu invia i suoi cloni a smascherare i cloni di Zetsu, che si erano infiltrati nelle linee dell'alleanza sfruttando una particolare capacità di assumere qualunque aspetto, tramite la percezione delle intenzioni malvage che rende inutili i loro poteri di mistificazione. Intanto Gaara, che con la sua divisione e Ōnoki sta affrontando i redivivi Kage passati, sigilla il proprio padre dopo una breve battaglia, comprendendo le sue ragioni e venendo a sapere che in realtà la madre, morta al momento del parto, lo aveva sempre amato, ed era morta infondendo la sua volontà di protezione nella sabbia in un ultimo atto d'amore. Naruto e Bee si imbattono nei redivivi Nagato ed Itachi, controllati da Kabuto come gli altri, e li affrontano. Nel corso del combattimento Itachi si libera dal controllo di Kabuto sull'Edo Tensei grazie al potere che diede a Naruto, contenente l'illusione definitiva del Mangekyō Sharingan di Shisui, Koto Amatsukami, destinata a reagire con i suoi occhi con il comando di proteggere il villaggio di Konoha, preparata in caso Naruto avesse dovuto affrontare Sasuke che si fosse impiantato gli occhi di Itachi. Insieme, i tre riescono a sigillare Nagato all'interno della Totsuka no Tsurugi del Susano'o di Itachi, e Nagato si congeda un'altra volta da Naruto, affermando di essere stato un secondo capitolo di poco valore, dopo il primo capitolo scritto egregiamente da Jiraiya, e affidando le sue speranze a lui, perchè sia un eccezionale terzo capitolo. Quindi Itachi si dirige verso Kabuto per obbligarlo a bloccare l'Edo Tensei, dopo aver invitato Naruto a non dimenticare di fidarsi dei suoi compagni, per non correre il rischio di restare solo come Madara. Finalmente, Sasuke risveglia lo Eien no Mangekyō Sharingan e, dopo aver ucciso lo Zetsu Bianco originale, fugge dal covo di Akatsuki dove Tobi lo aveva lasciato. In combinazione con Gaara e Ōnoki, una delle copie di Naruto sigilla Mū, che mentre viene sigillato li avverte però di stare in guardia riguardo qualcosa di non meglio specificato. La stessa copia di Naruto sigilla anche il Terzo Raikage, vincendo la straordinaria resistenza del kage della Nuvola con un colpo di genio grazie anche all'aiuto di Dodai, un ninja della Nuvola; nello stesso tempo Gaara sembra avere la peggio contro il Secondo Mizukage, salvo poi riuscire a sconfiggerlo e a sigillarlo sfruttando la sabbia dorata di suo padre per rallentare la tecnica dell'avversario. Le divisioni dell'Alleanza stanno ormai avendo la meglio sui redivivi e sugli Zetsu bianchi, Kabuto decide allora di far evocare a Mū (che si era salvato in precedenza sdoppiando il suo corpo con una sua particolare tecnica) il suo asso nella manica: il redivivo Madara Uchiha, che fa così la sua comparsa sul campo di battaglia per lo sgomento dei presenti, iniziando subito a far sfoggio delle sue abilità, partendo da Sharingan, potenti tecniche Katon e uso della spada per arrivare al Susano'o e addirittura alla creazione dal nulla di due gigantesche meteore che, nonostante gli sforzi di Gaara e Ōnoki, portano ad una strage sul campo di battaglia tra i ninja presenti, che vengono annientati in massa. I cinque Kage vengono mobilitati insieme per affrontare Madara in una lotta che ben presto si rivela disperata: l'Uchiha è dotato persino del Rin'negan e del Mokuton del Primo Hokage tramite alcune modifiche operate al suo corpo da Kabuto. Intanto Naruto insieme a Bee incontra in una foresta Tobi, la cui identità, data la resurrezione di Madara, diventa quindi un mistero ancora più fitto.
Con i sei precedenti jinchūriki, contenenti i loro Bijū e utilizzati come corpi di Pain, Tobi attacca Bee e Naruto mettendoli alle strette. Quando i Pain cominciano a rilasciare il potere dei loro Bijū, Bee si trasforma completamente nell'Hachibi, distruggendo la foresta per cercare di avvantaggiarsi dello spazio aperto. Quando sembra che i due stiano sul punto di sigillare i jinchūriki con una tecnica di Bee aiutato dall'Hachibi, Tobi fa rilasciare ulteriormente ai suoi Pain la potenza dei loro Bijū, interrompendo il processo di confinamento e facendoli trasformare nelle loro forme di V2, Naruto e Bee vengono così attaccati in inferiorità numerica netta e messi spalle al muro. Bee, trasformato nell'Hachibi, viene ferito da un'incornata del Gobi (Pentacoda) mentre Naruto è sul punto di essere catturato da Tobi, pronto a intrappolarlo nella sua tecnica spazio-temporale, quando, appena in tempo, in soccorso dei due arrivano Kakashi e Gai, che sbucano fuori all'improvviso ed impediscono a Tobi di catturarli. Kakashi e Gai affrontano i Bijū respingendo alcuni dei loro attacchi, rispettivamente con il Raiden (Catena del Fulmine) e l'Asa Kujaku (Pavone del Mattino), e continuando poi ad affrontarli insieme a Naruto; il ragazzo viene però ingoiato da Songoku, lo Yonbi. Mentre i due maestri jonin combattono per cercare di liberarsi dei Bijū il prima possibile e andare a liberare Naruto, questo, nonostante l'iniziale malfidenza, con la sua determinazione e il suo candore dopo una conversazione sul rapporto tra persone, jinchūriki e Bijū fa cambiare opinione a Son, che collabora con Naruto dicendogli come fermarlo. Nel frattempo, Kurama ricorda i successi conseguiti in passato da Naruto, che nonostante momenti duri non si è mai arreso ed è sempre stato coerente alle sue parole, lavorando duro e mettendosi sempre in gioco, ed infine dice che se il ragazzo vuole davvero salvare tutti i Bijū, quello che deve fare è agire come ha sempre fatto. Grazie ad un clone in Sennin Mode, finalmente Naruto riesce a liberare lo Yonbi dal controllo di Tobi, che però riassorbe il chakra del Bijū all'interno del Gedō Mazō, e scatena la massima potenza degli altri Bijuu contro Gai e Kakashi. Orgoglioso delle azioni di Naruto e riconoscendo il valore di tutti gli sforzi da lui compiuti nel corso della sua esistenza, Kurama decide di collaborare con il ragazzo, offrendogli di disporre di tutto il suo chakra: il Bijuu e il suo jinchuuriki si riconoscono come compagni, e Kurama unisce ogni sua energia a Naruto: nasce così la "Bijū Mode" (Modalità Cercoterio). In questa nuova forma. Naruto guadagna una velocità elevatissima, può trasformarsi fisicamente in Kyūbi creandone il corpo con un involucro di chakra e riesce a disporre della Bijū Dama. Dopo aver sconfitto i jinchūriki grazie alla strepitosa potenza della collaborazione completa con Kyūbi, prima che i Bijū vengano risucchiati nel Gedō Mazō da Tobi, essi e i loro ospiti rivelano i loro nomi e il loro passato a Naruto, mentre Kurama, questo il vero nome del Kyūbi, ricorda gli ultimi momenti passati con Rikudō Sennin, che aveva creato i Bijū dividendo lo smisurato chakra del Jūbi. Naruto, stanco ma soddisfatto, si prepara insieme a Kakashi, Gai e Killer Bee a fronteggiare nuovamente Tobi, mentre Inoichi invita le truppe dell'alleanza a fare del loro meglio per arrivare in aiuto dei quattro valorosi combattenti.
Altrove, Jūgo e Suigetsu in uno di loro litigi casualmente trovano la stanza segreta di Orochimaru, contenente un rotolo con informazioni che a detta di Suigetsu potrebbero decidere le sorti della guerra. Sasuke intanto, dopo aver fatto strage di alcuni Zetsu con il Susano'o e l'Enton, apprende della guerra in corso, e marcia contro Naruto, ma si imbatte in suo fratello Itachi. Infuria il combattimento tra i cinque Kage e Madara, che si fa gioco di loro e sfoggia una dopo l'altra nuove tecniche che vanificano gli sforzi combinati dei rappresentanti delle terre ninja, guidati dall'anziano ma impavido Tsuchikage: proprio Ōnoki, ricordandosi degli insegnamenti del suo maestro sulla Volontà della Roccia e del suo primo incontro con Madara, salva gli altri da una situazione drammatica e li guida a cercare la riscossa nello scontro che però appare proibitivo. La situazione dei cinque Kage si fa ancora più disperata quando Madara utilizza il Tajū Mokuton Bunshin no jutsu (Tecnica Superiore della Moltiplicazione Lignea), creando 25 copie di sè stesso in grado di usare il Susano'o. Sasuke, alla ricerca di risposte, segue il redivivo Itachi fino al covo di Kabuto; Itachi promette a Sasuke di rispondere ai suoi quesiti come da vivo non aveva mai fatto, dopo però essersi occupati di Kabuto, il quale nel corso della battaglia ricorda il suo infelice passato da orfano e spia, sempre alla ricerca di un'identità e di una ragione di vita. I due fratelli Uchiha, impossibilitati anche a combattere per uccidere dovendo obbligare Kabuto a rilasciare la tecnica dell'Edo Tensei, sembrano trovare grandi difficoltà contro la particolare Sennin MOde di Kabuto, che gli permette di combattere a occhi chiusi evitando di cadere nelle illusioni dello Sharingan e di sfruttare a proprio vantaggio la grotta, scenario del combattimento. Itachi riesce però a intrappolare Kabuto in Izanami, una particolare illusione che pone chi la subisce a trovarsi a vivere un circuito infinito di eventi, e che, come Izanagi, costa all'utilizzatore la perdita di un occhio; era stata creata dai membri del clan Uchiha per contrastare e punire i membri dello stesso clan che abusavano di Izanagi per alterare il destino. Immobilizzato Kabuto, Itachi si accinge a fargli rilasciare l'Edo Tensei, facendo tornare i redivivi a riposare nell'aldilà e liberando l'Alleanza Ninja dall'incombenza di affrontarli. Prima di sparire anche lui, Itachi mostra attraverso un'illusione a Sasuke come e perché sterminò il suo clan, dopodichè lo saluta affettuosamente, affermando che qualunque strada egli scelga avrà sempre e comunque il suo affetto fraterno, e scompare per sempre. Intanto, Madara Uchiha riesce a scampare all'annullamento della tecnica restando nel mondo dei vivi, gettando nello sgomento i Kage, ormai completamente sulle gambe dopo aver tentato un ultimo assalto combinando le loro tecniche, rivelatosi infruttuoso davanti allo strapotere del Susano'o di Madara. Dan Katō, uno dei redivivi, in vita compagno di Tsunade, prima di andarsene, tramite il suo Reika no jutsu (Tecnica di Evanescenza) raggiunge e salva momentaneamente la donna amata da Madara che stava per darle il colpo di grazia. Suigetsu e Jūgo raggiungono Sasuke, che, in cerca di risposte sul senso generale dell'esistenza dei ninja, in seguito alla scomparsa di Itachi, risposte che ritiene di poter trovare unicamente con la collaborazione di Orochimaru, riporta in vita proprio il malvagio ninja grazie al chakra del Jūin di Anko e alla sua porzione di corpo contenuta in Kabuto. Orochimaru esprime immediatamente la sua indifferenza nei confronti della guerra in corso, ma Sasuke gli mostra il rotolo affermando che vuole ottenere risposte concrete alle sue domande da "coloro che sanno tutto". Orochimaru afferma di essere pronto ad esaudire la richiesta del suo ex allievo.
Nel frattempo, Naruto, Kakashi, Gai e Killer Bee, dopo aver sopraffatto il Gedō Mazō con una serie di attacchi combinati, continuano lo scontro con Tobi. Questi afferma di voler ormai iniziare a mettere in pratica il suo piano Tsuki no Me, sfruttando il chakra del Kyūbi prelevato da Kinkaku e Ginkaku e quello dell'Hachibi preso dal tentacolo di Bee per risvegliare il Juubi, in modo da poter gettare il mondo sotto il Mugen Tsukuyomi, controllandolo sotto un'illusione che governi l'esistenza di ogni essere umano, impedendo ogni sofferenza e realizzando, nella falsità, ogni aspirazione. Naruto lo contrasta verbalmente, gridandogli che non rinuncerà ai suoi sogni, e spalleggiato dagli altri si getta all'attacco. Nel corso dello scontro, Tobi impedisce che Kakashi decapiti il Gedō Mazō, teletrasportandone via la testa per mezzo del suo Kamui, bloccando la tecnica del Mangekyō Sharingan per la sorpresa del Copy Ninja; inoltre riesce a rendersi intangibile in ogni circostanza, sfruttando la sua sconosciuta tecnica spazio-temporale per schivare così anche attacchi combinati dei suoi avversari. Più volte nel corso del combattimento Tobi, avvantaggiandosi della sua abilità, riesce ad arrivare vicino alla cattura di Naruto, che viene salvato sia da Gai che da Kakashi. In una di queste situazioni, Tobi, nonostante si sia reso intangibile, subisce un graffio da un kunai intriso del Raikiri che Kakashi aveva prima tirato contro di lui e poi un attimo dopo teletrasportato via con il Kamui, per evitare che potesse colpire Naruto: ciò porta Kakashi a decifrare la sua tecnica spazio-temporale, scoprendone il segreto: l'intangibilità e la tecnica di teletrasporto fanno parte dello stesso potere dello Sharingan, e condividono la stessa dimensione eterea utilizzata dal Kamui di Kakashi. Tobi rivela allora di aver ottenuto il suo Sharingan il giorno della battaglia del Ponte di Kannabi, suscitando nuovamente la sorpresa di Kakashi. Naruto si getta di nuovo a capofitto della battaglia, e con il supporto dei due jonin riesce a sopraffare l'intangibilità di Tobi: prima lo ferisce al braccio con l'aiuto di Gai e la prontezza di Kakashi, che teletrasporta il suo Rasengan in modo che colpisca Tobi mentre il suo corpo diviene etereo perchè trasportato nell'altra dimensione; quindi, sfruttando nuovamente il tempismo di Kakashi nell'esecuzione del Kamui, arriva a distruggere la maschera che copre il volto di Tobi. Maschera dietro la quale si scopre esserci Obito Uchiha, l'amico di infanzia di Kakashi, al quale aveva donato lo Sharingan del suo occhio sinistro, che si riteneva essere morto e che rifiuta di rivelare cosa gli sia successo.[parte 3 / volumi 63-64-65-66-67-68]
SPOILER (clicca per visualizzare)Ben presto il gruppo viene raggiunto dal redivivo Madara Uchiha, il quale ha sconfitto facilmente i cinque Kage, lasciandoli in fin di vita. Tsunade, con il corpo diviso in due, evoca Katsuyu per curare disperatamente gli altri e poi se stessa. Quando Kakashi, totalmente shockato, chiede ad Obito il perchè di tutte le sue azioni, egli ripercorrendo la sua vicenda ripensa dentro di sè a quando da ragazzino fu salvato da un anziano Madara, da sotto le macerie sotto cui era finito, durante la Terza Grande Guerra (negli eventi narrati nel Kakashi Gaiden nel volume 27) : con la metà sinistra del corpo distrutta, Obito dovette abituarsi al nuovo corpo composto da cellule di Hashirama che gli viene donato dall'Uchiha per poter tornare a Konoha. Tuttavia durante la sua riabilitazione, in cui ogni giorno Obito dava tutto sè stesso per tornare al villaggio a rivedere i suoi compagni, arrivò la notizia improvvisa che Rin e Kakashi si trovavano in pericolo, accerchiati da un gran numero di ninja della Nebbia di livello jonin e appartenenti al gruppo ANBU. Grazie al supporto di Zetsu, una forma di vita creata da Madara tramite le cellule di Hashirama di cui si era impossessato, Obito giunge in loro soccorso ma trova Rin uccisa da Kakashi, il quale è in lacrime. Il terribile trauma portò sia Obito che Kakashi a risvegliare il Mangekyō Sharingan. Kakashi svenne immediatamente, mentre Obito, preso dell'ira, fece strage dei ninja della Nebbia, abbandonandosi poi ad un atroce dolore per quanto successo. Profondamente sconvolto dalla sofferenza per quanto accaduto, Obito tornò da Madara e aderì al suo progetto che prevedeva di soggiogare il mondo intero in un'illusione eterna in cui chiunque avrebbe potuto vedere realizzati i suoi sogni e nessuno avrebbe più dovuto soffrire. Madara gli insegnò i suoi segreti sia in quanto a tecniche sia in quanto a conoscenze e, prima di lasciarsi morire, gli diede istruzioni di farsi resuscitare da Nagato, un ragazzo a cui aveva lasciato i suoi occhi perchè risvegliasse il Rin'negan, e su come agire, sotto il nome di Madara Uchiha. Come suggeritogli, Obito si recò con Zetsu (a cui Madara aveva aggiunto una parte nera, contenente la sua coscienza) da Nagato, per farselo alleato, venendo, però, respinto inizialmente da Yahiko, il quale comprese che egli non poteva essere Madara e inoltre non condivideva il suo programma di pace. Obito ripensa infine a quando, origliando i racconti che Kakashi faceva sulle tombe dei compagni morti, venne a conoscenza della nascita del figlio di Minato, decidendo di attaccare il villaggio e scontrarsi con l'ex maestro, evocando dalla sua anche il Kyūbi soggiogato dopo essere stata estratto da Kushina, ormai dimentico di tutto ciò a cui teneva in precedenza, con l'unico obiettivo del piano Tsuki no Me.
Alla ripresa del racconto, dopo lo sguardo di Obito sul suo passato, Madara, dopo aver sopraffatto sia Gai che Bee, sta affrontando Naruto, tenendo a bada la potenza di Kurama con il Mokuryū (Drago Ligneo) di Hashirama, mentre Kakashi e Tobi, che ormai si fa di nuovo chiamare Obito, si stanno affrontando. Kakashi cerca di redimere Obito, il quale non cede e lo insulta aspramente; Kakashi, oppresso dai sensi di colpa, ha mollato mentalmente ogni volontà ed è praticamente deciso a farsi uccidere da Obito; ma recupera la sua risolutezza dopo l'intervento di Naruto che gli ricorda le parole pronunciate tanti anni prima da Obito, e che lui stesso aveva insegnato come monito ai ragazzi del Team 7. Kakashi quindi decide di affrontare l'ex-compagno, e con l'aiuto di Naruto e del chakra di Kurama Obito viene messo alle strette, in quanto la sua possibilità di rendersi intangibile per evitare ogni attacco viene sfruttata contro di lui. Nel frattempo Gai con le residue energie ha usato il suo miglior taijutsu, l'Hiru Tora (Tigre del Pomeriggio), per mettere temporaneamente fuori combattimento Madara e il suo Susano'o. Improvvisamente però il combattimento viene interrotto perchè il Gedō Mazō ha terminato il processo, che sfruttava il chakra dei Bijū in essa sigillato, di trasformazione nel Jūbi, che così si risveglia, per lo sgomento di tutti. Al Juubi si legano Madara e Obito per controllarla. Il suo potere è così grande che nemmeno Kurama, il Kyūbi, e Gyūki, l'Hachibi, riescono a tenerle testa; addirittura la combinazione tra Kakashi e Bee, che vede Kakashi, aiutato dal chakra di Kurama, teletrasportare l'Hachibi addosso al Jūbi perchè lo possa colpire di sorpresa con la Bijū Dama, si risolve in un totale fallimento. Arrivano però tutti gli altri ninja dell'Alleanza in soccorso ai quattro combattenti. Dal Quartier Generale arrivano indicazioni da parte di Shikaku, il padre di Shikamaru, su come bloccare il Jūbi per concentrarsi così sulla sua "mente": ovvero i due Uchiha che la controllano. Il piano fallisce e il Jūbi, dopo essersi trasformato, bombarda con una Bijū Dama di incredibile potenza e portata il Quartier Generale eliminandolo completamente, insieme ai ninja al suo interno. Prima di essere colpiti, Shikaku e Inoichi inviano all'Alleanza un ultimo piano, che consiste nel proteggere Naruto finché non con il Kyūbi non avrà reimpastato il chakra che passerà poi a tutti i ninja rimasti per potenziarli. Nel tentativo di proteggere Naruto e Hinata, Neji è colpito mortalmente e spira, esalando l'ultimo respiro sorridendo e parafrasando le parole di Naruto pronunciate tanto tempo prima all'esame dei chunin. Rafforzata dal chakra di Kurama, l'Alleanza riesce a spezzare il legame tra gli Uchiha e il Jūbi, e ingaggia un'aspra battaglia.
Intanto, nella notte e nelle desolazione nel villaggio di Konoha pressochè vuoto, Orochimaru conduce Sasuke, Jūgo e Suigetsu alla loro meta, giungendo ad una misteriosa costruzione, dove recuperano una maschera, utile a performare un particolare rituale, contenuto del rotolo trovato da Suigetsu, in grado di invertire gli effetti dello Shiki Fūjin. Nel covo degli Uchiha, Orochimaru libera le anime imprigionate nel Dio della Morte, riacquistando così l'uso delle braccia e soprattutto liberando le anime degli Hokage sigillati. Tramite l'Edo Tensei, le anime dei quattro Hokage vengono inserite in quattro dei sei Zetsu che Tobi aveva nascosto su Sasuke per mezzo delle spore, in modo da tenerlo sotto controllo; mentre dei due rimanenti uno è assorbito da Jūgo, l'altro diventa il nuovo corpo di Orochimaru. Dagli Hokage, Sasuke vuole conoscere la verità riguardo al passato di Konoha, e ciò che provavano verso il villaggio e il suo clan. Dopo aver avuto da Hiruzen la conferma di ciò che aveva fatto Itachi per difendere il villaggio, Sasuke interroga Tobirama riguardo al clan Uchiha, verso il quale il Secondo Hokage non mostra particolare simpatia. Tobirama, fratello minore del Primo Hokage, Hashirama, rivela a Sasuke che l'odio scaturito dalla perdita di un affetto porta allo Sharingan, e che per questo gli Uchiha sono un clan maledetto. Alla domanda su cosa sia e che senso abbia il villaggio, Hashirama risponde raccontando di quando, da bambino, conobbe Madara, in un periodo di guerre infinite. I due giovani condividevano molte cose, come la perdita di alcuni fratelli in circostanze crudeli e il desiderio di una pace duratura, ma furono costretti a affrontarsi in seguito agli scontri tra i loro clan. Ormai cambiato, Madara continuava ad opporsi a una tregua, nonostante i due divenuti adulti fossero ormai i leader dei rispettivi clan. Dopo che Tobirama ferì a morte Izuna, fratello di Madara, Madara, che aveva ottenuto il Mangekyō Sharingan Eterno, attaccò i Senju, venendo sconfitto da Hashirama. Intenzionato a morire, alla richiesta di Hashirama di mettere da parte i rancori Madara mise alla prova l'ex amico, restando nuovamente colpito dalla sua sincera determinazione verso il raggiungimento di una tregua, per cui avrebbe sacrificato la sua stessa vita senza rimorsi. Madara accettò l'armistizio e i due fondarono così il villaggio della Foglia: Konoha. Ma Madara era visto con ostilità dagli abitanti e questo portò all'elezione di Hashirama come capo del villaggio, l'Hokage. Sicuro che gli Uchiha sarebbero stati discriminati dal probabile successivo Hokage, Tobirama, e non ascoltato dagli stessi membri del clan Uchiha, Madara deluso lasciò Konoha, per poi attaccarla. Si arrivò così al confronto finale tra Madara e Hashirama; nonostante Madara avesse soggiogato anche il Kyūbi e lo controllasse sfruttandone la potenza in combattimento, Hashirama uscì vincitore dall'asprissimo scontro, per via del suo Mokuton e della Sennin Mode, con cui riuscì a sconfiggere la combinazione di Susano'o e Kyūbi (controllato da Madara) per poi liberare il Bijū dal controllo; quindi, lo scambio finale, si concluse per merito di una tattica intelligente del Primo, che sfruttando una copia si portò alle spalle di Madara e lo trafisse, costringendosi mentalmente a uccidere l'ex amico per il bene del villaggio tanto amato. O almeno, così credette di aver fatto, dato che, con modalità non meglio chiarite, Madara era riuscito a sfuggire alla morte. Concluso il racconto e ricevute le risposte alle domande che aveva posto, Sasuke prende quindi la sua decisione: farà tutto quello che potrà per proteggere ciò per cui sono morti Itachi, Izuna e gli Hokage. Si forma così uno stranissimo gruppo, formato da Sasuke con il resto del Team Taka (a cui si è aggiunta di nuovo Karin), Orochimaru e i redivivi Hashirama, Tobirama, Hiruzen e Minato, pronti a dirigersi sul campo di battaglia, per fermare Madara e il suo piano, dopo che Orochimaru, che sembra aver abbandonato i precedenti propositi intraprendendo un comportamento alquanto insolito per lui, ha aggiornato gli Hokage sulla situazione della guerra in corso.
Nel frattempo, i ninja dell'Alleanza, potenziati ed aiutati dal chakra di Kurama distribuito da Naruto, stanno disperatamente cercando di combattere il Jūbi, Obito e Madara. Appena prima che il Jūbi cominci a dare sfogo al suo terrificante potere distruttivo, Kakashi decide di eliminare il pericolo una volta per tutte adoperando il Kamui, ma Obito aveva intuito le sue intenzioni e si mette in mezzo prima che Kakashi inizi a usare la tecnica. I due si teletrasportano a vicenda nel mondo della dimensione spazio-temporale utilizzata per il Kamui, mentre il Jūbi comincia a provocare violenti fenomeni naturali che devastano i luoghi circostanti. I ninja dell'Alleanza vengono protetti dal chakra del Kyūbi, ma Naruto è ormai allo stremo. Nella dimensione del Kamui, Kakashi è il più veloce a reagire e scatta con il Raikiri contro Obito, ma si ferma invece di colpirlo, venendo preso in giro per la sua esitazione da parte dell'ex compagno; Kakashi infatti non riesce ancora ad accettare la strada intrapresa da Obito e cerca di convincerlo a tornare sui suoi passi con un discorso accorato. Obito non solo non si cura minimamente delle sue parole, ma anzi cerca di convincerlo ad appoggiare il suo piano, smettendo di soffrire e di avere rimorsi per abbracciare un mondo in cui le delusioni non esistono, il mondo illusorio dello Tsuki no Me. Il copy ninja risponde che nella sua vita ha imparato che il vuoto nell'animo portato dalle delusioni può essere riempito e non con delle illusioni, ma dall'affetto delle persone, e, finalmente deciso ad affrontare Obito in uno scontro mortale, afferma che non lascerà che gli ideali che Obito sosteneva accoratamente da ragazzo vengano cancellati dalla persona che ora egli è diventato. Intanto, l'Alleanza Ninja rischia di essere spazzata via dalla potenza del Jūbi, mentre Madara osserva la scena con un sorriso ilare, e solo una strategia di Shikamaru è l'unica, flebile speranza di sopravvivenza; quando le cose sembrano perdute, appare dal nulla il Quarto Hokage, che trasferisce via la Bijū Dama con la sua tecnica spazio-temporale, applicando l'Hiraishin no jutsu per salvare le sorti dell'Alleanza. Appena dopo Minato, arrivano in serie anche gli altri redivivi Hokage, e quindi Sasuke, seguito da Juugo. Madara alla vista del Primo Hokage è desideroso di sfidarlo, ma quando questi gli dice che prima intende bloccare il Jūbi, si fa silenzioso, come se non gli interessasse più nulla che non sfidare il rivale di sempre. Gli Hokage bloccano il Jūbi con una tecnica di barriera combinata, a cui si aggiunge un potente sigillo di contenimento adoperato da Hashirama in Sennin Mode. Sasuke, che finalmente reincontra non solo Naruto ma anche tutti quelli che erano stati i suoi compagni nel villaggio, afferma che non intende più distruggere Konoha ma cambiarla, e l'unico modo per farlo davvero è diventare l'Hokage, lasciando tutti a bocca aperta con queste parole inattese. Ma non c'è tempo per discutere, e Hashirama invita tutti a contribuire allo sforzo contro il Jūbi, così Naruto e Sasuke, a cui si aggiungono anche Sakura, che dimostra di aver appreso le tecniche mediche più complicate di Tsunade, e gli altri ragazzi del villaggio di Konoha, si lanciano all'attacco contro le copie in cui il Jūbi si sta dividendo. Facendosi strada, Naruto e Sasuke lanciano un attacco combinato: Naruto lancia il Fūton: Chō Ōdama Rasenshuriken (Arte del Vento: Shuriken Spiraleggiante Titanico) avendo l'effetto di potenziare enormemente l'Enton di Sasuke, tuttavia il Jūbi si libera della parte ferita, mentre Naruto e Sasuke hanno un confronto verbale: se Naruto è determinato a sconfiggere il Jūbi liberando i Bijū i cui chakra sono imprigionati all'interno, Sasuke intende annichilirlo completamente, ritenendo i Bijū solo una fonte di pericolo e di sofferenza per il mondo ninja. Intanto Orochimaru, seguito da Suigetsu e Karin, arriva nel luogo in cui si trovano i cinque Kage, pressochè moribondi e a malapena curati e tenuti in vita da Tsunade, ridotta ancora peggio di loro, aiutata da Katsuyu. Grazie ai poteri curativi di Karin, Tsunade viene guarita completamente e cura anche gli altri, dopo aver conversato brevemente con Orochimaru, i cui intenti appaiono sempre più incomprensibili. Intanto, la battaglia nella dimensione del Kamui tra Tobi, o meglio Obito, e Kakashi, sembra arrivata al punto cruciale. Dopo essersi confrontati a colpi di genjutsu con i rispettivi Sharingan, i due ex compagni, entrambi impossibilitati a usare il Kamui, in quanto l'uno contrasterebbe la tecnica del Mangekyō Sharingan dell'altro, si lanciano l'uno contro l'altro, ripensando al loro passato comune nel team guidato da Minato. Kakashi esce vincitore del confronto nel corpo a corpo, e successivamente, sentendo dentro di sè che l'unico modo per onorare la memoria dell'Obito che ha conosciuto anni prima è uccidere la persona che questi è diventato, nello scambio decisivo dello scontro perfora Obito, utilizzando un kunai caricato di chakra del Raikiri. Obito, mortalmente ferito, rantola che nonostante la sconfitta non si arrenderà e non lascerà che siano loro a vincere la guerra, e grondante sangue si riteletrasporta con il Kamui sul campo di battaglia, mentre Kakashi, che seppur vincitore ha riportato una ferita nello scontro, non lo segue con il Kamui, ma resta nell'altra dimensione. Obito ritorna sul campo di battaglia dove improvvisamente Madara decide di farsi ripagare per averlo salvato anni prima, controllandolo per obbligarlo a performare su di lui il Gedō Rinne Tensei, in modo da resuscitarlo realmente e non come un redivivo: questo perchè Madara possa sigillare il Jūbi dentro di sè e diventarne il jinchūriki. E'in questi attimi concitati che Minato comprende che era proprio Obito, il suo allievo creduto morto, la persona che sotto la maschera di Tobi e le mentite spoglie di Madara aveva attaccato Konoha controllando Kyūbi la notte della nascita di Naruto. Incredibilmente, però, Obito resiste al controllo e sigilla il Jūbi dentro di sè, diventandone il jinchūriki al posto di Madara, che non mostra comunque preoccupazione e si fa incontro al Primo Hokage, con l'intenzione di affrontarlo per l'ennesima volta, in uno scontro che lascia attoniti i ninja dell'alleanza che osservano la battaglia delle due leggende. Intanto, Obito, che inizialmente non controlla i poteri del Jūbi, ma che ripensando alla sua vita e ai ricordi dei legami per cui ha sofferto riguadagna un completo controllo, fa sfoggio della nuova, incommensurabile potenza guadagnata, devastanto in pochi attimi i redivivi Tobirama ed Hiruzen nonostante i loro sforzi e mettendo con le spalle al muro Naruto, Sasuke ed il redivivo Minato, i quali, supportati anche dallo stesso Tobirama, riescono però a salvarsi e casualmente scoprono, dopo aver tentato degli attacchi combinati che si rivelano inutili, che la particolare abilità di cui Obito fa uso per annullare tutte le loro tecniche, l'On'myōton, può essere superata utilizzando tecniche basate sulla Sennin Mode. Obito rimprovera aspramente il redivivo Minato per non essere stato mai presente quando ci sarebbe stato davvero bisogno di lui, facendo saltare i nervi a Naruto, che aiutato dall'Hiraishin no jutsu, che anche il Secondo, come Minato, è in grado di utilizzare, dopo essere entrato in Sennin Mode lo colpisce in pieno con un Rasengan. La metà di chakra di Kurama sigillata dentro Minato a questo punto interviene telepaticamente nella mente del Quarto, spingendolo a non avere rimorsi in quanto non ha colpa della piega che hanno preso gli eventi, e si unisce all'altra metà sigillata in Naruto, dopo che il ragazzo ha l'idea di connettere il suo chakra con quello del padre per sfruttare il collegamento con tutti i ninja dell'alleanza e teletrasportarli via con l'Hiraishin no jutsu, per salvarli da Obito, che deciso a porre a compimento il suo piano, voleva eliminare ogni resistenza facendo piazza pulita con le Bijū Dama. Dopo aver respinto un attacco combinato di Naruto e Minato, Obito manifesta il Jūbi e la fa trasformare in un albero gigantesco, i cui rami cominciano ad assorbire il chakra di tutti coloro che sono nelle vicinanze. Madara rivela che l'albero, denominato "Shinju" è la vera forma del Jūbi, e che da esso deriva il chakra. Madara racconta inoltre brevemente la storia del chakra e del Rikudō Sennin, ed apostrofa Hashirama riguardo la stupidità del mondo dei ninja, a cui sarà lui, e non Obito, a porre fine con il Mugen Tsukuyomi. L'albero gigantesco si staglia nella notte sotto la luce della luna, che dovrà riflettere il genjutsu sul mondo intero: mentre Obito getta tutti i presenti nella disperazione, intimando loro di smettere di soffrire per accogliere un mondo di sogni dove il dolore non esiste, Naruto, che è riuscito ad unire l'uso della Sennin Mode con quello del chakra di Kurama, trasferisce le sue emozioni a tutti i presenti, tramite la tecnica del clan Yamanaka utilizzata da Ino, ricordando la sua infanzia e le persone scomparse lungo il suo cammino; ormai cresciuto, Naruto è determinato a non aver più nulla da rimproverare a sè stesso, per vivere senza avere rimpianti e onorare i sacrifici fatti in passato, e si lancia all'attacco insieme a Sasuke: mancano 15 minuti prima dell'inizio del Mugen Tsukuyomi. Sempre grazie alla tecnica del clan Yamanaka, Hashirama condivide con tutti i presenti le sue memorie del primo incontro dei kage, in cui espresse il desiderio che tutti i ninja fossero uniti e in pace; mentre il morale delle truppe viene così rialzato, arrivano anche i cinque Kage. Mentre Kakashi è impegnato a terminare di curare la ferita riportata nel vittorioso scontro intrapreso con Obito nella dimensione del Kamui, Obito, da jinchūriki del Jūbi, respinge gli attacchi di Naruto e Sasuke e chiede a Naruto cosa lo spinga a continuare a difendere un mondo che prima o poi lo tradirà per forza di cose: la risposta di Naruto è che il suo credo ninja lo porta a non mollare mai. Naruto rilascia tutto il chakra della Bijū Mode, che viene circondato dalla protezione del Susano'o di Sasuke. Con la collaborazione dei suoi amici, e di Sasuke, Naruto infrange la guardia di Obito, la cui mente ha vacillato proprio al momento dello scambio di colpi decisivo, a causa delle incertezze nel suo subconscio; così tutti i presenti cominciano a cercare di estrarre il chakra dei Bijū sigillati in Obito, perchè questi perda i poteri del Juubi. Obito è pieno di dubbi e rivede sè stesso immaginando come sarebbe stata la sua vita se dopo la morte di Rin invece di tornare da Madara fosse tornato al villaggio; quindi incontra telepaticamente Naruto, che gli dice che sa che anche se ha rinnegato la sua identità, resta sempre una persona con dei sogni, e che deve distruggere la maschera metaforica dietro la quale in realtà continua a nascondersi. Obito, seppur tormentato dai dubbi, respinge Naruto, ma viene ugualmente privato del chakra dei Bijū, e perde così i poteri da jinchūriki che aveva acquisito. Obito, caduto a terra privo di forze, osserva la luna e si prepara a ricevere il colpo di grazia da Sasuke. Improvvisamente, però, appare Kakashi, che si è teletrasportato indietro dall'altra dimensione con il Kamui; Kakashi ferma Sasuke e asserisce che in quanto membro del team Minato, spetta a lui il triste compito di dare il colpo di grazia al vecchio compagno. Kakashi però viene a sua volta fermato da Minato. L'ex maestro e i due ex allievi ripensano al passato, al dolore che hanno provato dopo la morte di Rin, e a come sono finite le cose fino a quel punto e a come hanno vissuto interiormente la loro esistenza con tutto quello che gli è successo; i tre sembrano unirsi in un triste abbraccio metaforico. Intanto, Naruto lancia un Fūton: Chō Ōdama Rasenshuriken contro Madara, bloccato e impossibilitato a difendersi dal Doppio Mokuryū di Hashirama, e Obito decide di fare ammenda per quanto ha provocato utilizzando la tecnica del Gedō Rinne Tensei per riportare in vittima le vittime che ha causato. All'improvviso, però, appare dal terreno Zetsu Nero, che unisce sè stesso al corpo di Obito prendendone possesso. Tramite Zetsu, Madara controlla il corpo di Obito e lo obbliga a usare il jutsu, ma per riportare in vità lui. Madara afferma che la vera felicità sta nel raggiungimento del massimo del potere, tramite l'unione delle forze di Senju ed Uchiha, e toglie rapidamente di mezzo Sasuke, Naruto e Sai, per poi privare Hashirama del suo chakra eremitico, impossessandosene, e raggiungendo anch'egli la Sennin Mode.
Intanto, Zetsu, dopo aver tentato di privare Obito del suo Rin'negan per riportarlo all'originale possessore, ovvero Madara, venendo fermato dall'intervento di Kakashi e Minato, ricatta i due ninja ammettendo la sua netta inferiorità ma mantenendo il possesso del corpo di Obito; spiega anche come ha fatto a salvarsi quando sembrava che fosse stato sconfitto in precedenza. Madara afferma di volersi impossessare dei Bijū, e si getta all'attacco, affrontandoli tutti quanti insieme. L'Uchiha viene respinto e ferito, ma con l'aiuto di uno Zetsu e del chakra eremitico di Hashirama si ristabilisce rapidemente, e dallo stesso Zetsu riceve uno dei due Rin'negan che aveva impiantato in Nagato, e che Obito si era preso in precedenza. Quindi Madara richiama il Gedō Mazō, esoscheletro del corpo del Jūbi, dal corpo di Obito, in cui era ancora contenuta, e la evoca a sè, dall'altra parte del campo di battaglia; Kakashi attiva prontamente il Mangekyō Sharingan per risucchiarla con il Kamui, ma nell'istante di tempo a disposizione, riesce solo a privarla di un braccio, ricevendo indirettamente comunque i complimenti di Madara, per la sua abilità nell'uso del dōjutsu. Dopo di ciò Madara utilizza il Rinbo, uno dei poteri del Rin'negan di cui è ritornato in possesso, sbalzando a terra tutti i Bijū: quindi comincia a incatenarli e afferma di volerli estrarre e sigillare tutti quanti, sfruttando i poteri del Gedō Mazō. Gaara tenta in tutti i modi di impedire che Shukaku venga catturato, e l'Ichibi ricorda dentro di sè quando una dei suoi precedenti jinchūriki gli disse che prima o poi sarebbe arrivato un giorno in cui tutti, anche esseri umani e Bijū, avrebbero potuto connettere i propri cuori vivendo e combattendo come compagni; ma ogni sforzo è inutile. Tutti i Bijū vengono assorbiti nel Gedō Mazō; prima di finire nel gigantesco esoscheletro, Kurama scambia delle rapide parole con Gaara. La sabbia del Kazekage intercetta Naruto, privo di sensi e in caduta libera verso il suolo dopo l'estrazione di Kurama dal suo corpo. Tobirama tenta di sorprendere Madara con una attacco improvviso, ma viene facilmente sopraffatto e impalato a terra. Sasuke, che ha ricevuto da Hashirama, impossibilitato a muoversi, un potere in grado di fermare Madara, attacca l'Uchiha alle spalle ma viene fermato facilmente, e trafitto con la sua stessa spada da Madara, che esprime disappunto per le azioni sconsiderate del giovane Uchiha. Mentre l'alleanza ninja è in difficoltà contro Spiral Zetsu, che è ricomparso improvvisamente e sta utilizzando alcuni jutsu del Mokuton di Hashirama, Gaara cerca di portare in salvo Naruto volando sulla sabbia, e prende con sè Sakura per curarlo; intanto Sasuke lotta strenuamente per non morire, ricordando la strada che ha deciso di intraprendere, e Madara si allontana. Sakura e Karin notano che Naruto e Sasuke potrebbero davvero morire. Karin, Orochimaru, Jūgo e Suigetsu riescono a costruirsi un'apertura con cui scavalcano Spiral Zetsu e si dirigono verso Sasuke: Karin con la sua capacità di percepire il chakra nota la presenza di una misteriosa persona nelle vicinanze del ragazzo. Intanto Gaara e Sakura con Naruto giungono finalmente dove erano Kakashi e Minato e riferiscono le parole di Kurama: per salvare Naruto dai postumi dell'estrazione era necessario trasferire in lui l'altra metà di Kurama contenuta in Minato. Purtroppo però Zetsu riesce a intercettare il trasferimento e si impossessa del chakra, divenendo jinchūriki di Kurama per mezzo del corpo di Obito. Intanto, Madara ha ricreato il Jūbi che poi ha risigillato dentro di sè, diventandone il nuovo jinchūriki, e si è precipitato da Zetsu per ottenere da lui l'altro Rin'negan e l'altra metà di Kurama, in possesso di Obito. Minato, Kakashi e Gaara tentano di interferire, ma senza successo; Kakashi non riesce a trasportare via Obito, Gaara viene atterrato e addirittura Minato viene privato anche dell'altro braccio. Tuttavia, Obito riguadagna il controllo di sè respingendo Zetsu e, deciso a fermare Madara, e tenta di riestrarre i Bijū da lui, riuscendo però a riprendere soltanto parte dei chakra di Ichibi e Hachibi. Kakashi teletrasporta Naruto e Sakura nell'altra dimensione, mentre Obito tenta di seguirli ma viene intercettato da Madara che gli impedisce il Kamui per il teletrasporto. Obito schernisce Madara riguardo al vero potere che il suo Mangekyō e quello di Kakashi possono ottenere se combattono dalla stessa parte, e riesce a teletrasportarsi nell'altra dimensione, unendo il suo Kamui a quello di Kakashi, per massimizzare la velocità del teletrasporto; quindi inizia a trasferire la metà di Kyūbi confinata nel suo corpo in Naruto. Intanto, Kakashi, per performare il Kamui su Obito si era scoperto fatalmente all'attacco di Madara, ma spunta improvvisamente Gai che si para davanti e lo intercetta. Gai apre la 7° porta e si lancia all'attacco del neo jinchūriki del Jūbi, ma Madara si difende agevolmente, bloccando persino l'Hiru Tora; quindi si unisce al gruppetto anche Rock Lee. Intanto, il gruppo Taka giunge al capezzale di Sasuke, dove trova Kabuto, uscito da Izanami, intento a curarlo. Sul fronte Madara, Gai si rende conto che per provare a batterlo, al livello di potere raggiunto, l'unica possibilità è che lui apra l'8° porta, accedendo a una potenza assolutamente fuori da ogni standard, ma che successivamente lo porterà a morire per lo sforzo. Deciso a sacrificarsi, mentre ricorda il padre, Dai Maito, che lo aveva tirato su e che era morto proprio aprendo l'8° porta per difendere Gai quando questi era ancora un bambino, Gai spinge così l'Hachimon Tonkō al massimo, per proteggere il futuro delle persone a lui care. Grazie al potenziamento dell'8° porta, Gai raggiunge un livello senza precedenti, il jonin si avventa su Madara e lo colpisce più volte senza dargli il tempo di reagire; quindi, supportato da Minato e Lee, e aiutato da Kakashi che utilizza il Kamui per risucchiare via le difese di Madara e aprire un varco all'attacco del rivale, Gai porta a termine una devastante combo di attacchi fisici sul jinchūriki del Jūbi, il Sekizō (Elefante della Sera).[parte 4 / volumi 69-70-71-72]
SPOILER (clicca per visualizzare)Nel frattempo, Naruto, nel suo inconscio, riceve l'apparizione di Hagoromo, il Rikudō Sennin. Questi inizia a narrare a Naruto la storia della sua famiglia, a partire dalla madre Kaguya, che si era impossessata del frutto del chakra adirando il Jūbi, per arrivare ai suoi due figli, Indra e Ashura. Hagoromo dice a Naruto che egli custodisce in sè l'essenza della reincarnazione di Ashura, il figlio minore, e Naruto comprende che Sasuke è la reincarnazione del figlio maggiore, Indra. Grazie allo sforzo precedente di Obito nel recuperare i loro chakra, tutti i Bijū appaiono nell'inconscio di Naruto e Hagoromo dichiara loro che è venuto il momento che il ragazzo della profezia cambi finalmente il mondo. La stessa apparizione avviene contemporaneamente nella mente di Sasuke, e insieme i due ragazzi vengono investiti da Rikudō dell'enorme responsabilità di occuparsi della salvezza del futuro. Hagoromo conclude così la sua apparizione concedendo loro i suoi poteri. Intanto, dopo aver colpito ulteriormente Madara ma senza essere riuscito a metterlo al tappeto, Gai è quasi al termine dei poteri guadagnati con l'8° porta. Mentre Kakashi ricorda con commozione il suo primo incontro con Gai, notando come questo sia cresciuto diventando un rivale più che degno per lui, capace anche di superarlo, Gai si appresta a lanciare il suo colpo finale. Accumulando una forza immensa, Gai si muove così rapidamente da distorcere lo spazio, e piomba addosso a Madara eseguendo il suo taijutsu finale, lo Ya-gai (Ragazzo della Notte): un calcio devastante che distrugge completamente la metà sinistra del corpo del jinchūriki del Jūbi. Purtroppo però, nonostante il danno lo abbia portato a vedere la morte in faccia, come forse mai gli era successo, Madara comincia a rigenerarsi mentre Gai dopo l'utilizzo della 8° porta è a un passo dalla morte. Madara, mentre è ancora impegnato a rigenerarsi, si appresta a finirlo ma proprio in quel momento arriva Naruto, tornato dall'altra dimensione e dotato di rinnovati poteri dopo l'incontro con il Rikudō Sennin; Naruto spazza via l'attacco tentato da Madara e poggia il palmo della sua mano su Gai, iniziando un processo di ristorazione che possa salvargli la vita; quindi afferma che sente dentro di sè che con il nuovo potere di cui dispone potrà cambiare il mondo. Naruto attacca Madara, ancora debilitato dagli effetti dei colpi di Gai in 8° porta, e lo colpisce in pieno con un Rasenshuriken formato con il chakra dello Yonbi, dopo aver schivato il Rinbo grazie alle nuove eccezionali capacità percettive che ha ottenuto. Il Rasenshuriken colpisce Madara in pieno e taglia a metà lo Shinju, da cui proviene una voce che invita Madara ad assorbirlo dentro di sè. Nel frattempo Sasuke grazie ai suoi nuovi poteri libera Tobirama, imprigionato dagli obi di Madara, perchè lo teletrasporti al fianco di Naruto per la battaglia finale contro Madara. Lo scontro comincia violentemente, e mentre Naruto impegna Madara Sasuke, che dimostra di poter utilizzare un ninjutsu spazio-temporale con cui può scambiare istantaneamente le posizioni degli oggetti e delle persone, comprende il funzionamento del jutsu di Madara. Naruto e Sasuke cercano di attaccare di sorpresa Madara, utilizzando un Rasengan e un Chidori potenziati dal chakra di Rikudō, ma Madara riesce a sfuggire loro, quindi attacca alle spalle Kakashi, che, ormai, completamente a corto di energie, stava cercando di riprendersi, e si impossessa del suo Sharingan, che subito, nonostante il tentativo in extremis di Sasuke, utilizza per teletrasportarsi nella dimensione del Kamui dove intende recuperare il suo secondo occhio in possesso di Obito. Obito rimanda indietro Sakura, che informa tutti delle intenzioni di Madara, mentre Naruto mostra nuovi incredibili poteri, riformando l'occhio originario di Kakashi, distrutto ann prima, nell'orbita fino a poco prima occupata dallo Sharingan. Intanto, nell'altra dimensione, Madara rivela a Obito di averlo sfruttato da sempre, avendo progettato ogni cosa, compresa la morte di Rin, per poter fare di lui la sua marionetta. Mentre Kakashi si domanda quali siano le reali motivazioni di Sasuke, Madara ritorna nel mondo reale in possesso di entrambi i Rin'negan, teletrasportato da Obito, che ora ha nelle orbite entrambi i suoi Sharingan dotati del Kamui, il cui corpo esanime è manovrato da Zetsu. Sakura tenta di fornire un'apertura lanciandosi all'attacco di Madara, ma viene facilmente bloccata e l'intervento di Naruto e Sasuke è necessario per salvarla. Madara contrasta i Kage Bunshin di Naruto con un gruppo di copie del Rinbo, e crea una serie di Chibaku Tensei mastodontici, contrastati da Naruto e Sasuke con i nuovi poteri, dei Rasenshuriken-Bijū Dama multipli e una versione avanzata del Susano'o. Nel frattempo, Madara allinea il terzo occhio che gli è spuntato sulla fronte con la luna, e lancia il genjutsu del Mugen Tsukuyomi che prende l'intero mondo sotto il suo effetto. Gli unici a rimanere fuori dall'illusione sono gli Hokage, in quanto Edo Tensei, e i membri del team 7, protetti dal Susano'o di Sasuke, oltre ovviamente a Madara e al corpo di Obito controllato da Zetsu. Mentre vengono mostrati i sogni più intimi di diversi personaggi, che si trovano a viverli nelle loro menti sotto il Mugen Tsukuyomi, Madara si trova ancora a fronteggiare il team 7, ma, prima di poter fare qualunque cosa, viene trapassato alle spalle da Zetsu. Zetsu afferma di averlo ingannato fin dall'inizio, in quanto non rappresentava la sua volontà ma quella di Kaguya Ōtsutsuki; quindi informa tutti che il Mugen Tsukuyomi serviva a trasformare tutti in cloni di Zetsu perchè potessero fungere da esercito personale di Kaguya. Madara comincia a subire una metamorfosi, fino a mutare il suo corpo in quello di Kaguya.
Non appena completata la metamorfosi, Kaguya, che possiede il Byakugan e, come Madara, un terzo occhio sulla fronte, nota che Naruto e Sasuke sono stati provvisti dei poteri direttamente da Hagoromo, e sfruttando il suo dōjutsu teletrasporta loro, Kakashi, Sakura e il corpo esanime di Obito in un vulcano, lasciandoli precipitare. Sasuke evoca un falco a mezz'aria e prende a bordo Naruto, mentre Kakashi riesce a salvare contemporaneamente sè stesso, Sakura e il corpo di Obito. Kaguya quindi attacca violentemente Naruto e Sasuke, avendo la meglio su di loro per mezzo di potentissimi arti di chakra; quindi, sfruttando un avanzatissimo ninjutsu spazio-temporale, apre un portale e li prende di sorpresa teletrasportandosi alle loro spalle, per poi catturarli e bloccarli tramite Zetsu che inizia ad assorbire il chakra dei due per conto della madre. Zetsu viene infatti rivelato essere figlio di Kaguya, creato da Kaguya stessa quando era stata sconfitta e confinata in passato da Hagoromo e dal fratello Hamura, con il compito di portare avanti il piano del suo ritorno. Zetsu spiega anche come ha manipolato per anni e anni i membri del clan Uchiha tramite le modifiche alla stele lasciata originariamente da Hagoromo. Naruto in un impeto di rabbia riesce a liberare sè stesso e Sasuke, e i due tentano un'altra sortita contro la dea, che risulta però in un esito negativo, nonostante le tattiche del tutto imprevedibili adottate da Naruto, con Sasuke che viene catturato da Kaguya, per mezzo di uno dei suoi portali spazio-dimensionali, e inviato in un'altra dimensione, questa volta desertica, nella quale rimane bloccato nonostante tutti i suoi tentativi. Nel frattempo, lo spirito di Hagoromo appare nel mondo reale, davanti agli Edo Hokage, chiedendo loro di supportarlo con il chakra, essendo il suo stato donato a Naruto e Sasuke, mentre lui comporrà le posizioni delle mani per uno speciale ninjutsu. Intanto, Naruto è rimasto solo a fronteggiare Kaguya, intraprendendo un violento scontro con tutti i mezzi a sua disposizione, mentre Obito, che si è risvegliato grazie alle cure di un Kage Bunshin di Naruto, realizza che combinando il teletrasporto del suo Kamui al chakra di Naruto e Sakura, necessario per compiere l'enorme sforzo, può teletrasportarsi tra le dimensioni di Kaguya e recuperare Sasuke. Grazie a una imprevedibile strategia di Naruto, che riesce a trarre in inganno Kaguya, e agli sforzi combinati di Obito e Sakura, la missione di salvataggio ha successo, e Sasuke si riunisce al gruppo. Kaguya teletrasporta tutti in un'altra dimensione, questa volta particolarmente opprimente a causa di una gravità superiore al normale, e tenta di uccidere Naruto e Sasuke bersagliandoli con un particolare tipo di proiettili ossei che inceneriscono l'obiettivo: Obito e Kakashi prontamente intervengono e intercettano l'attacco con i loro stessi corpi, per proteggere i due ragazzi, ma Obito utilizza il Kamui per risucchiare via l'attacco che avrebbe colpito Kakashi, mentre subisce in pieno quello sulla sua traiettoria. Mentre Naruto tenta vanamente di curare Obito e Kakashi si domanda tristemente il perchè del suo gesto, Kaguya fa ritorno nella sua dimensione originaria, per poter ricaricare il suo chakra. Sasuke tenta di attaccarla di sorpresa ma il suo tentativo è facilmente evitato. Zetsu inizia a ingiuriare Obito, ormai morente, causando la rabbia di Naruto, a cui Obito rivolge le sue ultime parole, ringraziandolo per averlo aiutato a ritrovare il suo cammino e chiedendogli di fare di tutto per diventare Hokage; quindi, in seguito all'effetto dello Shikotsumyaku di Kaguya, il corpo di Obito si dissolve completamente in cenere. Alle continue offese verso la memoria di Obito da parte di Zetsu, Naruto risponde con un attacco violento e rapidissimo, carico di rabbia, che coglie di sorpresa Kaguya, strappandole un braccio, proprio quello a cui era attaccato Zetsu come ospite. Nel frattempo, lo spirito di Obito giunge nell'oltretomba, dove finalmente si ricongiunge a Rin: Obito però le chiede di aspettare ancora un po', perchè ha ancora una cosa da fare. Infatti lo spirito di Obito utilizza il Kamui per tornare sul campo di battaglia e appare nel subconscio di Kakashi, a cui prima raccomanda di diventare Hokage, prima che sia il turno di Naruto, e poi, ricordandogli di tener fede al soprannome che lo ha reso famoso, consegna tutto il suo chakra, in modo che possa manifestare il Mangekyō Sharingan con i poteri completi del Kamui in entrambi gli occhi. Nello stesso tempo Naruto e Sasuke cercano di affrontare Kaguya, e gli attacchi di Naruto, che la colpisce con una serie di Rasenshuriken che contengono ognuno un potere dei Bijū, le causano la perdita del controllo sul chakra dei Bijū stessi, provocandole la trasformazione in una sorta di enorme mostro che comincia ad attaccare distruttivamente, mettendo Naruto e Sasuke alle strette. Sakura sta per essere colpita, quando improvvisamente viene salvata dall'intervento di un Susano'o sviluppato nel suo massimo stadio: è il Susano'o di Kakashi, che, provvisto di entrambi gli Sharingan, giura che questa volta riuscirà a proteggere tutti i suoi compagni. Kakashi utilizza degli enormi shuriken del suo Susano'o combinati al potere del Kamui per risucchiare via gli arti di Kaguya che stavano attaccando il gruppo, e subito dopo Kaguya riguadagna il controllo dei suoi poteri, tornando in forma umana, per poi assorbire il chakra di coloro che sono sotto l'effetto del Mugen Tsukuyomi in modo da formare un'enorme Gudōdama che distrugga tutto insieme ai presenti. Kakashi comunica a Naruto, Sasuke e Sakura il piano di battaglia che ha appena ideato, e il team 7 si lancia nell'esecuzione della sua ultima missione, come Kakashi stesso la definisce. E' proprio Kakashi a affrontare direttamente Kaguya: prima si difende dai suoi attacchi, schivandoli per mezzo dell'intangibilità, e poi combina la stessa intangibilità al chakra di Rikudō, anch'esso ricevuto da Obito, per massimizzare la sua velocità e potenza infliggendo, tramite il Kamui Raikiri, una profonda ferita al braccio destro di Kaguya, prima che questa possa reagire in alcun modo. Naruto e Sasuke approfittano dell'azione del loro maestro per portarsi addosso a Kaguya in modo da effettuare il confinamento tramite i rispettivi poteri Yang e Yin, ma Kaguya tenta una contromossa estrema, teletrasportando uno dei suoi proiettili su Naruto; Kakashi interviene tempestivamente con il Kamui, teletrasportando via il portale di Kaguya prima che abbia avuto il tempo di completare la sua azione, e, inaspettatamente, Sakura, lanciata dall'alto dal Susano'o di Kakashi, colpisce violentemente Kaguya con un pugno, spingendo la dea proprio in mezzo a Naruto e Sasuke, che completano il confinamento per mezzo del Rikudō Chibaku Tensei creato dall'unione dei loro poteri. Kaguya viene così confinata nuovamente nella luna, dopo essere stata privata del chakra dei Bijū, insieme a Zetsu. Naruto e gli altri vengono evocati nel mondo "normale" da Hagoromo, che ha richiamato tutti i kage del passato insieme agli Edo Hokage, per performare lo speciale richiamo. Hagoromo si complimenta con i membri del team 7, in special modo con Kakashi, che definisce vitale per la sconfitta di sua madre, e con Naruto, a cui, in un certo senso, affida il futuro. Nel subconscio di Kakashi, Obito, deciso che è il momento di accomiatarsi definitivamente dopo aver aiutato un'ultima volta il compagno ritrovato, ha un ultimo scambio di battute con lo stesso Kakashi, da cui si congeda con un sorriso, per poi recarsi definitivamente nell'oltretomba da Rin. A seguito di questo, Kakashi perde i poteri dello Sharingan che aveva momentaneamente riguadagnato in forma amplificata. Sasuke nota il corpo di Madara, che era stato espulso da Kaguya al momento del confinamento, e fa per recarsi a infliggergli il colpo di grazia, ma è bloccato da Hagoromo, che lo invita a osservare il suo commiato da Hashirama e da questo mondo. Madara, dopo aver ammesso al rivale che, in fondo, il suo sogno era migliore, esala l'ultimo respiro, dopo aver tacitamente accolto la sua richiesta di essere finalmente compagni prima di morire. Anche Hashirama e gli altri Hokage riportati in vita dall'Edo Tensei cominciano a scomparire, non prima che Minato abbia salutato Naruto un'ultima volta, per poi sparire insieme agli altri, illuminati dalla luce del sole. Hagoromo, sul punto di scomparire come spirito, chiede a Naruto e Sasuke di unire di nuovo le loro forze perchè con il chakra dei Bijū e il Rin'negan possano sciogliere il Mugen Tsukuyomi e liberare tutti dal suo effetto, ma Sasuke improvvisamente rivela di voler fare ciò solo dopo aver ucciso i cinque kage, capitolo fondamentale della rivoluzione che intende portare per riformare completamente il mondo dei ninja: il primo passo di questa rivoluzione è catturare tutti i Bijū, impotenti di fronte al suo potere oculare, in una serie di Chibaku Tensei, mentre tutti i presenti restano a guardare impietriti e in preda allo stupore. Sasuke sfida apertamente Naruto, affermando che necessita di ucciderlo per eliminare per sempre il chakra dei Bijū, da sempre fonte di danno; nello sbigottimento generale i due si allontanano, con Sakura che prova vanamente a fermare Sasuke ricordandogli il suo amore, solo per essere freddamente messa fuori combattimento da un genjutsu. Kakashi, a corto di energie, non può far altro che restare a guardare i due allievi che si allontanano, e convenire con Hagoromo che è necessario aver fede in Naruto, perchè possa chiudere una volta per tutte il ciclo di odio cominciato da tempo immemorabile. Naruto e Sasuke giungono alla Valle della Fine, teatro del loro scontro già diversi anni prima, e cominciano a combattere, dopo aver dibattuto del significato della carica di Hokage, che Sasuke vede diversamente, valutando che l'Hokage non deve essere qualcuno che ha la stima di tutti ma piuttosto qualcuno che sappia farsi carico dell'oscurità del mondo dei ninja, per risolverla a costo di compromettersi in prima persona. Lo scontro comincia con Naruto che agisce sulla difensiva, mentre Sasuke lo attacca in modo feroce, sfruttando prima il ninjutsu spazio-temporale del suo Rin'negan, e poi il Susano'o; Naruto risponde e un Chidori eseguito dal Susano'o si scontra con un Rasengan eseguito come Bijū Dama. Mentre un'esplosione enorme sommerge l'intera valle, Naruto e Sasuke si incontrano un'altra volta nelle loro rispettive menti: Sasuke nota che ormai non sono più dei bambini, come le altre volte, e che ormai dovrebbero capirsi; il punto è che i due capiscono l'uno le ragioni dell'altro, ma non intendono mollare il proprio punto di vista: Naruto vuole portare avanti il processo di pacificazione in modo naturale, mentre Sasuke vuole forzarlo accentrando su di sè tutto l'odio del mondo ninja, in modo che non vi siano più altre divisioni; ovviamente, per questo, il prezzo da pagare è il sacrificio della sua stessa esistenza, da passare come nemico comune. Naruto si rifiuta di accettare una scelta simile da parte dell'ex compagno, e lo scontro riprende: per mettere al massimo Naruto sotto pressione, Sasuke decide di sfruttare il chakra dei Bijū, che aveva precedentemente imprigionato con il Chibaku Tensei, unendolo al suo Susano'o per dar vita a una nuova versione potenziata; Naruto risponde moltiplicandosi, ma la sua iniziativa non ha successo; quando Sasuke sferra un potentissimo attacco, con una enorme freccia di chakra Raiton amplificato dal Susano'o, Naruto contrattacca lanciando due enormi Rasenshuriken (uno basato sull'alterazione elementale del Fūton e l'altro sul chakra dei Bijū); l'esplosione che segue dallo scontro tra i colpi è tremenda, avvertita anche a distanze enormi, stravolge il paesaggio e fa crollare le teste delle due statue di Hashirama e Madara. Naruto e Sasuke si ritrovano entrambi pressochè sfiniti, con pochissimo chakra, e danno vita a uno scontro basato quasi solo sul puro confronto sulle tecniche di combattimento di base, fino a sfociare in una vera e propria scazzottata, in cui i due vanno avanti solo con la pura forza di volontà. I due infine si confrontano un'ultima volta, e nell'ultimo, terribile scontro tra Rasengan e Chidori finiscono entrambi per restare stremati a terra, completamente impossibilitati a muoversi e con un braccio andato distrutto (il destro per Naruto, il sinistro per Sasuke). Dopo una sorta di timida chiacchierata, avviene finalmente la riconciliazione tra i due grandi protagonisti del manga: Sasuke ammette il valore di Naruto, e l'importanza del legame che ha sempre avuto con lui, e con i membri del team 7, spiegando il perchè del suo comportamento, e ammettendo di essere stato sconfitto non sono sul piano delle arti ninja, ma soprattutto su quello delle idee. Successivamente arrivano Kakashi e Sakura: Sakura comincia a cercare di curare come può le ferite dei due, e Sasuke, improvvisamente, le porge le sue scuse, che lei accetta in lacrime; intanto, Kakashi può osservare con gioia i suoi allievi, cresciuti ma finalmente insieme come un tempo. Naruto e Sasuke procedono quindi allo scioglimento del Mugen Tsukuyomi, liberando così non solo i loro conoscenti ma l'intera umanità dal sogno eterno nel genjutsu. Tempo dopo, si viene a sapere che Kakashi ha preso l'incarico di Sesto Hokage; successivamente, Sasuke, che, proprio grazie all'influenza di Kakashi stesso e di Naruto, come eroi di guerra, è stato perdonato per i suoi atti, decide di intraprendere un viaggio solitario di pentimento e di scoperta di sè stesso. Sasuke saluta Sakura, dicendole di aspettarlo al suo ritorno, e quindi, per ultimo, Naruto, che in segno di riconciliazione gli restituisce il coprifronte che indossava da bambino, che Sasuke accetta; il tutto sullo sfondo di una riflessione sul significato della comprensione e dell'essere ninja. La narrazione riprende portando le vicende a circa una quindicina di anni dopo: vengono mostrate le nuove vite, in tempo di pace, dei giovani ninja di Konoha, ormai divenuti adulti e con una famiglia formata alle spalle. Kiba ha trovato una compagna, Shino è diventato un maestro dell'accademia ninja, Tenten ha aperto un negozio, Rock Lee, che sembra aver preso il posto del maestro Gai, passa il suo tempo ad allenare intensamente suo figlio, i figli di Shikamaru e Temari (a cui fa visita Gaara), Shikadai, Ino e Sai, Inojin, e Chōji e Karui, Chōchō, dimostrano di aver preso decisamente dai loro genitori. Intanto la precedente generazione dei cinque kage, ormai tutti piuttosto in là con gli anni, tiene un incontro in memoria dei bei vecchi tempi, e Killer Bee è nella sua isola a meditare su cosa stia combinando Naruto. Mirai, la figlia di Asuma e Kurenai, ha un impegno importante: si sta recando a far visita a Kakashi e Gai. I due ex compagni di tante grandi battaglie sono, nel frattempo, impegnati a discutere del più e del meno e dei loro progetti futuri; Gai è purtroppo costretto su una sedia a rotelle, impossibilitato a continuare l'attività di ninja, come postumo della sua eroica impresa nello scontro contro Madara; Kakashi, che ha appena deciso di lasciare il suo ruolo di Hokage, afferma di voler partire per un viaggetto all'insegna dei ricordi. Viene mostrata la figlia di Sasuke e Sakura, Sarada, che ha subito un rapporto particolare con Bolt, figlio di Naruto e Hinata. L'altra figlia dei due, Himawari, si reca insieme alla madre a omaggiare la tomba che ricorda suo zio Neji. Bolt ha un talento particolare per combinare guai, e, per attirare l'attenzione del padre, che a suo dire lo trascura, comincia a imbrattare le statue di pietra degli Hokage, mentre Iruka e Konohamaru contempolano la scena ricordando di averla già vista in passato. Gli scherzi di Bolt richiedono l'intervento proprio di Naruto, che lo ferma, e gli ricorda che da quel momento non poteva essere più solo suo padre, bensì un padre per tutto il villaggio: questo perchè Naruto è finalmente riuscito a coronare il suo sogno, assumendo la carica di Hokage. Il manga si conclude con una veduta di Konoha, con le statue di pietra degli Hokage, a cui è stato aggiunto il volto di Naruto come Settimo Hokage, con Kurama che sonnecchia tranquilla all'interno di Naruto, che si prepara ad affrontare un meeting della nuova generazione dei cinque kage.
Edited by Tsubaki_91 - 10/12/2014, 01:13. -
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... un nuovo anno è appena iniziato ma il 10 novembre dell'anno appena terminato si concludeva l'avventura di Naruto... dopo 700 capitoli e 15 anni di emozioni... di momenti di figaggine epica... di commozione struggente... di profonda riflessione e di simpatico divertimento... momenti ed emozioni che hanno accomunato tante e tante e tante persone in tutto il mondo nella passione per le vicende del ninja biondo in tuta arancione e dei suoi compagni,dei suoi amici e anche dei suoi nemici,l'opera di Masashi Kishimoto si è finalmente conclusa! Naruto così ci saluta dopo averci dato tantissimo,e rimarrà per sempre nel cuore di tutti coloro che lo hanno seguito ed apprezzato appieno... e poi,in fondo,non è ancora il momento di dire l'ultima parola!
SPOILER (clicca per visualizzare)SPOILER (clicca per visualizzare)NARUTO POWER RANKING NINJA INFO CARDS
Edited by Tsubaki_91 - 16/11/2015, 01:29.