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Cap 18 Il controllo del Chakra è veramente una cosa fondamentale per fare il salto di livello; a questo punto mi domando perché mai un allenamento del genere non sia previsto in accademia.. è strano, e lo è ancor di più se si considera che Sakura risulta essere già capace di farlo. Voglio capire Naruto, ma Sasuke all’accademia non se la cavava male, quindi se non sa farlo è perché non veniva insegnato, evidentemente, eppure non sembra una cosa aliena, tutt’altro. Haku vive proprio in funzione di Zabuza… lo sapevo già, ma rivedere certe scene fa sempre effetto. Qui Zabuza starà parlando di Yagura?
Cap 19 Il fatto che il filo conduttore in questi capitoli non riguardi in particolar modo i protagonisti del manga, ma, invece, le sorti degli abitanti di un villaggio è una cosa rara nel manga, e il livello di approfondimento non è indifferente, considerata la storia di Inari. Sembra quasi che Kishimoto all’inizio avesse intenzione di portare avanti le cose in maniera un po’ diversa anche dal punto di vista narrativo. Non è così, però indubbiamente, dopo, il focus si sposta sempre più verso Naruto e Sasuke, e i loro collegamenti con tante figure principali; adesso non è del tutto così. Questo è il punto di massima distanza dal nocciolo, o, almeno, io lo percepisco così.
Cap 20 E’ ciò a cui mi riferivo: dal punto di vista narrativo, la vicenda è parecchio fuori dagli schemi, rispetto a tutto il resto del manga. Una figura autenticamente squallida come Gatoo, non esiste in tutto “Naruto”; in questo manga, quasi sempre, chi fa del male ha subito del male a sua volta, mentre quel tizio no, e non è nemmeno molto una figura “Narutesca”. In mezzo ai grattacieli del capitolo 700 potrebbe starci bene, ma in quell’ambiente non tanto. Anche se, a onor del vero, il fatto che un certo aspetto del mondo non venga mostrato non significa che non esista, e il ruolo di Gatoo è stato definito. Ma è anche il suo atteggiamento che lo rende più simile ad un vero individuo che ad un personaggio di questo manga. La storia di Kaiza si commenta da sola… mi limito ad aggiungere che, se fosse stato uno Shinobi pure lui, col cavolo che avrebbe fatto quella fine; già aveva di suo un comportamento da Kage, e ricorda abbastanza Minato, secondo me.
Cap 21 A Barto piace questo capitolo ahah Comunque c’è del serio; Haku attaccato come un cane alla catena è una cosa vergognosa…
Cap 22 A volte mi capita di pensarla in modo opposto rispetto ad Inari, e cioè di constatare come, spesso, siano i deboli a creare problemi ai forti, perché la debolezza porta a riversare le proprie frustrazioni sugli altri, che è una reazione totalmente improduttiva. A conti fatti, anche nel suo caso quelli che crede essere “forti”, in realtà, sono deboli e viceversa. Comunque la tensione inizia a salire di nuovo, ed è ancora “Sasuke show”. Da notare come l’allenamento abbia dato i suoi frutti, dimostrando che il controllo del Chakra può cambiare la carte in tavola: fino a qualche capitolo fa, un solo Mizu Bunshin di Zabuza era in grado di usare Sasuke come un Mocio Vileda, mentre adesso l’Uchiha ne fodderizza 6-7 in un colpo solo, aberrante… in pratica, come minimo, Sasuke è diventato 12 volte più forte di prima (vabbè, diciamo 10, se si conta il fatto che in precedenza era anche inibito dalla paura, mentre ora non più).
Cap 23 Il primo discorso di Naruto a far presa sul qualcuno nel manga; tra l’altro è anche una delle poche volte che si vede la Kawarimi in azione, perché, più in là, perde un po’ senso (a parte alcune eccezioni)
Cap 24 Beh… botte, botte, tante, spettacolari, botte.
Cap 25 Haku somiglia abbastanza a Kimimaro, no? Ma questa non è una novità. Esistono persone che, non avendo nessuno, tendono a legarsi a chiunque in modo morboso; anche questa è una debolezza, in fondo, ma non gliene si può fare una colpa, o, almeno, io non gliene farei una colpa.
Cap 26 Zabuza fa sempre atmosfera con quella nebbia (e usa uno strano Kunai con una specie di uncino laterale).
Cap 27 Quando ho visto la prima volta quella scena, ho pensato che Sasuke fosse morto, sul serio; beh, forse anche voi. Comunque quando si incontrano diverse tragedie esistenziali, si creano i momenti “Naruto”; questo è uno di quelli, e ce ne saranno molti altri…
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