Aspirante Hunter
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Nel mio percorso universitario ho sostenuto due esami, uno di economia politica ambientale, uno di innovazione ambientale. Entrambi partivano con una disamina dell'evoluzione della salute ambientale del pianeta. Gli studi toccavano diversi argomenti, come le conseguenze della deforestazione, la diminuzione dei bacini idrici, gli effetti dell'industrializzazione, l'uso di fonti non rinnovabili nonché inquinanti come petrolio, carbone, gas la cui industria produce principalmente co2 ma anche altre sostanze ad effetto serra. Il minimo comune denominatore dei problemi ambientali è proprio l'emissione dei gas ad effetto serra i quali sono i principali responsabili del cambiamento climatico. Se ci si vuole informare sono numerose ormai le fonti da cui parlo. Ci sono libri e soprattutto organizzazioni scientifiche globali, per citarne una delle più importanti, l'International Panel on climate change. Se volete informarvi pubblica diversi report i quali sono fonti importanti anche per organizzazione sovrannazionali come l'UE o la COP (conferenza delle parti).
La questione ovviamente può essere affrontata in diversi modi e che vi possa far piacere o no, dipende soprattutto dagli ideali politici. Ad esempio le politiche dell'Occidente come l'Europa riflettono il sistema capitalistico e liberare su cui si basano tali governi. L'Europa si sta azionando per diventare il primo continente green e punta a farlo entro il 2050 (sta da vedere se ci riuscirà, ma l'obiettivo dichiarato è quello). Come detto secondo il modello liberare questo cambiamento verrà affidato al mercato, al privato, alle imprese. L'Unione Europa è vero avrà un ruolo di incentivare, veicolare tali politiche con alcuni regolamenti, bonus e sanzioni, ma fondamentalmente il mercato farà il resto, andando sempre più verso l'uso di fonti rinnovabili e pulite (occhio non sempre e in qualsiasi caso).
Ora secondo questo modello e secondo quelli che sono i principi dell'economia chi sarà colpito economicamente da questo cambiamento sono i cittadini per vari principi di economia che vi spiego brevemente. Faccio un esempio, le costosissime auto elettriche. Le precedenti auto a combustione esistono da decenni, pertanto l'intera filiera è ben strutturata a partire dall'estrazione del petrolio, fino alle fabbriche. Con una produzione a larga scala e la conoscenza di tecniche per produrre il più possibile al minor costo possibile (economia di scala, di apprendimento), un'auto a combustione oggi è più o meno alla portata di chiunque non sia povero. Essendo le auto elettriche una tecnologia nuova, è altrettanto nuovo il processo di produzione, pertanto molte tecnologie non si sanno ancora produrre bene in maniera poco costosa, ad esempio la batteria che è il componente più oneroso di tali macchine. In più non c'è una produzione su larga scala che riduce il costo unitario. Costo unitario di produzione, economie di scala, economie di apprendimento sono concetti economici non semplicissimi ma su internet spiegano bene che sono, per brevità rimando a voi la ricerca.
Detto questo inizialmente un'azienda quando passa da fonti non rinnovabile che hanno sempre usato a fonti rinnovabili sopporta costi maggiori. Siccome tendenzialmente l'azienda vuole guadagnare a fronte di un costo maggiore venderà a un prezzo maggiore. Prodotti più costosi quindi graveranno sulla popolazione.
Nel lungo periodo a fronte dell'innovazione di processo e prodotto per ridurre i costi (obiettivo aziende per guadagnare di più) nel lungo periodo costeranno meno, ma la transizione verrà pagata dai cittadini, mentre i maggiori responsabili del cambiamento climatico sono le aziende che invece continueranno a fare profitto.
Su questo per esempio socialisti e comunisti si battono. Chico Mendes disse che l'"ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio". Il cambiamento climatico è causato principalmente dalle emissioni di co2 delle aziende le quali per guadagnare sempre più devono anche produrre e vendere sempre di più. Per vendere sempre di più serve un immaginario basato sul consumismo. Non ti serve un telefono per 10 anni serve che ti compri l'ultimo iphone. Non ti serve un paio di scarpe qualsiasi per camminare, ma quelle alla moda, due per tutti i giorni, quelle eleganti per le occasioni, l'ultima collaborazione tra gucci e nike ecc. Molti di questi critici sostengono un sistema produttivo minore, non basato sulla divisione in classe, poichè la classe più ricca consuma enormemente più quella povera.
Il consumo di massa e quindi la produzione di massa ha fatto si chè la soglia di co2 sia a livelli oltre il normale e ciò causa riscaldamento globale.
In definitiva signori noi possiamo e dovremmo adottare scelte più responsabili come raccolta differenziata ecc. ma non siamo noi la fonte delle emissioni. Fin quando il mondo per produrre inquinerà così tanto il problema persiste.
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