Le storie di Rena-chan

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  1. ~ Rena-chan.
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    Raggrupperò qui tutte le storie, fanfiction, i personaggi di mia creazione!
    Alcune delle storie saranno postate in diversi post o modificate con il tempo; questo post esiste soprattutto per poter ricevere critiche costruttive sulla coerenza delle trame, dei caratteri dei personaggi, ecc.
    Inizierò con una delle ultime storie scritte.
    Vi presenterò i personaggi, la loro storia ed una delle storie in cui appaiono.


    La leggenda.

    Tempo addietro, quando gli uomini si curavano ancora degli Dei, vi erano due entità mistiche che vivevano con l’unico scopo di odiarsi con tutto il cuore.
    Esse erano nate per completarsi l’un l’altra e colmare il vuoto presente nei loro cuori, i loro difetti venivano cancellati ed insieme, avrebbero potuto creare un essere perfetto e saggio, un dio vero e proprio che avrebbe condotto gli uomini sulla retta via e li avrebbe guidati verso la vittoria di ogni guerra. Purtroppo, per quanto gli dei cercassero di farli ragionare, Alatariel la bianca e Thythis il nero continuavano a lottare assiduamente, distruggendo paesi interi e costringendo gli uomini che li veneravano a scontrarsi in lunghe e strazianti guerre. Le loro differenze li portavano a detestarsi invece di amarsi e desideravano essere l’essenza unica e guadagnarsi il posto da dio come unica entità. Il padre di Alatariel, furioso dopo essersi visto disobbedire per secoli, decise di accontentare gli dei e di punire entrambe le essenze, racchiudendole in un talismano per costringerle a vivere assieme senza avere la possibilità di lottare. Racchiusi per sempre, Alatariel e Thythis divennero un’unica entità, ma le loro differenze e il loro odio incorruttibile li costringevano a rimanere separati e a rifiutare di parlarsi, non potendo quindi diventare un vero e proprio dio.
    Gli umani ricordano le due entità come enormi belve dai denti affilati, che volavano nei cieli per battersi e guadagnare il regno che, a loro detta era troppo piccolo per ospitare entrambi. Questa leggenda viene spesso raccontata ai bambini o agli uomini troppo egoisti, per insegnare che la generosità non è nociva per la propria persona, ma anzi benefica e porta a trovare colui che potrebbe completarvi e rendervi perfetti.
    Insieme, essi compongono la perfezione e vengono chiamati con un singolo nome: Farkas, l’essenza dell’odio.

    ◊ Scheda Role by © Limoncè - Vietata la copia. ◊



    Farkas, l'essenza dell'odio.

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    In quella caverna, nulla si poteva udire fuorché il gocciolio dell'acqua piovana, la poca luce presente proveniva dalla torcia stretta nella mano del pover'uomo.
    Spaventato, insicuro, questo frugava trai rimasugli di corpi presenti tra la polvere: vi erano corpi in avanzata decomposizione e scheletri fatti a pezzi da quel che sembrava una belva assetata di sangue. Gettando gli occhi terrorizzati attorno a sé, notò di essere ormai in trappola e di non aver più alcuna via d'uscita. Ma le leggende narratagli parlavano di un'antico talismano, un talismano così potente e mistico da invocare un'essenza magica che concedeva agli un umani qualsiasi desiderio. Lo cercò, lo cercò di fretta e quando lo trovò, stretto da un cadavere decomposto, esso tirò con tutta la propria forza per strapparlo dalle sue mani serrate e strofinarlo con speranza.
    Ed allora, un forte colpo di vento spense la torcia del povero umano. Nel buio gli occhi delle due creature si accesero e, rompendo il silenzio esse cominciarono a parlare in unisono.
    "Benvenuto, umano.
    Sei giunto fin qui e ci hai svegliati dal nostro interminabile sonno. Per ringraziarti, ti concederemo un desiderio:
    Potremo donarti qualsiasi cosa, mortale. Dovrai solo riflettere a ciò che desideri e scegliere chi di noi due esaudirà il tuo desiderio."

    Le scaglie del nero drago erano sporche di fango e sangue e mostravano i segni di un'eterna e dolorosa battaglia. I suoi denti affilati erano così lunghi ed appuntiti da non poter più entrare nella sua grande bocca.
    Ad ogni respiro, l'enorme belva emanava un odore nauseabondo di carne putrefatta, probabilmente a causa degli umani divorati in passato. Il lungo collo portava il suo muso severo di fianco all'umano, mentre i suoi occhi gialli lo fissavano, come a volerne scrutare il fondo dell'anima.
    Dall'altra parte fecero capolino gli occhi azzurri di una bianca creatura, essa aveva la pelle coperta di piume lisce dall'aria soffice e pulita e, con gesti lenti e docili si presentò di fronte al povero stolto. Era molto più minuta del nero drago.
    Spaesato, esso non pensò due volte a quale delle due creature lo avrebbe salvato e, stringendo il talismano nella mano sudata lo alzò in direzione di Alatariel, alzando la voce per far udire il proprio desiderio.
    -Ti prego, bianca creatura, salvami da questa prigione!-
    "Sarà fatto, caro padrone."
    La belva bianca rimase di fronte all'essere umano, prima di drizzare il collo per innalzarsi di fronte a lui e mostrare un cupo sorriso. Un morso bastò a porre fine alla sua vita.
    "Alatariel, ti ha chiesto di liberarlo...
    Perché ne hai ucciso un altro? Perché non hai rispettato il suo desiderio?"

    Il saggio Thythis fece udire la sua stizza e mostrò i denti, pronto ad azzannare la bianca. Ella, divertita andò a strofinare il muso sporco di sangue contro il suo compagno, rispondendogli soddisfatta.
    "Povero stolto. Ho fatto ciò che mi ha chiesto
    L'ho liberato dalla sua crudele e sofferente vita..."

    ◊ Scheda Role by © Limoncè - Vietata la copia. ◊




    Bianco e nero, l’inizio della guerra.

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    “Il bianco è il nulla, il vuoto assoluto che circonda le nostre deboli e corrotte menti”

    › Nome: Alatariel
    › Soprannome: La bianca
    › Ruolo: Seminatrice di morte - Dea della guerra
    › Razza: Djinn
    › Occhi: Azzurri
    › Capelli: Lunghi e bianchi (in forma umana)› Data di nascita: 17 maggio
    › Età apparente: 14 anni
    › Età reale: Non calcolabili
    › Altezza: 1,50 m
    › Peso: 38 kg
    › Sesso:
    Femmina
    Figlia di Edgard Cupiditas, Alatariel, al contrario dei suoi fratelli e sorelle nacque come un’essenza divina. Un dono agli dei, destinato a colmare ogni difetto di Thythis, odiato da loro a causa della via che mostrava agli esseri umani.
    Ella venne creata in modo da colmare ogni tratto del mago nero, per potersi unire alla sua entità ed offrire ai signori un’essere perfetto, che avrebbe guidato l’uomo con la saggezza di Thythis ed il coraggio di un dio della guerra. Purtroppo, la neo-entità si mostrò essere l’esatto contrario di ciò che gli dei avevano pianificato:
    Alatariel era sì differente da Thythis, ma le sue diversità la portarono a diventare la sua più grande nemica. Il dragone nero non era mai stato visto lottare con tanto odio prima della sua apparizione, sfidato dal carattere egoista e colmo di sé della donna. Ella vedeva gli esseri umani come servi, come pedoni da muovere per schiacciare le altre nazioni e sfidare gli dei.
    Il padre, stanco di provare a trovare del buono in lei, cercò di ingannarla e di farla ragionare per secoli, prima di poterla finalmente catturare e legare ad un talismano magico. Da quel momento, l’odio della bianca divenne smisurato e crebbe per inghiottire non solo Thythis, ma ogni altro essere che incrociava la sua strada, compresa la sua famiglia e gli dei che gli uomini veneravano.

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    “Il nero assorbe il bene ed il male, per forgiarne un’arma dalla lama incorruttibile e solida.”

    › Nome: Thythis
    › Soprannome: Il giusto - Il saggio
    › Ruolo: Portatore di pace
    › Razza: Djinn
    › Occhi: Color ambra
    › Capelli: Corti e neri (in forma umana)
    › Data di nascita: 24 settembre
    › Età apparente: 40 anni
    › Età reale: Non calcolabili
    › Altezza: 1,87 m
    › Peso: 83 kg
    › Sesso: maschio

    Entità venerata da milioni di anni, Thythis era detestato dagli dei a causa della sua saggezza e della sua sicurezza nel guidare gli esseri umani sulla “retta via”. Esso, seppur anziano e furbo, soddisfaceva gli esseri che lo pregavano e dava loro consigli preziosi per portare vittoria alle loro guerre; dall’altro lato, gli umani che non erano stati abbastanza veloci da chiedere per primi il suo aiuto vedevano i loro paesi rasi al suolo ed erano costretti a perdere ogni battaglia contro i paesi nemici. Il drago nero era una creatura pacifica, che raramente usciva dai suoi monti per solcare i cieli, ma il suo piccolo regno di paradiso venne distrutto quando Alatariel nacque:
    L’essenza bianca faceva tutto per mettersi tra Thythis e le sue guerre e dichiarava suoi cielo e terra, andando fino a sfidare gli dei in persona. L’antico drago, disgustato dai modi che la giovine utilizzava per divertirsi faceva di tutto per fermarla, ma Alatariel sembrava averlo catturato con l’essenza dell’odio, ella lo costringeva a desiderare la sua morte con tutto il cuore e non appena la vedeva, si sentiva in dovere di ingaggiarsi in una battaglia incontrollabile. Venne soprannominato “il portatore di pace” a causa dei suoi atti eroici nei confronti degli umani, che salvava dal soffio del malvagio drago bianco, ma ciò non bastò a risparmiarlo dal volere di Edgard, che lo punì come lo fece con la figlia.
    Una volta racchiuso assieme alla donna, esso cercava di portare in salvo gli umani che trovavano il loro talismano, ma veniva spesso preceduto dall’appetito cruente di Alatariel.


    ◊ Scheda Role by © Limoncè - Vietata la copia. ◊
     
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