Interviste a Hiro Mashima

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    Intervista a Hiro Mashima



    Intervistato da Misaki C. Kido, tradotto da Fairy Tail Italia.


    Per Hiro Mashima, creare manga è una vera e propria vocazione. Soltanto leggendo la sua avventura Fantasy, Fairy Tail, si può percepire la sua devozione a questo lavoro. Incontrandolo di persona si comprende la sua vera personalità, quella che lo ha portato a disegnare manga del genere. È un uomo dal cuore d'oro, innamorato del creare manga più di chiunque altro. Ciò lo porta a quell'equilibrio che gli porta la forza di lavorare di continuo su una -o a volte anche più- serie manga.
    Questa intervista è godibile sia per i nuovi fan di Fairy Tail che per chi lo conosce già e vuole conoscere ancora qualche altro lato personale del maestro Mashima!
    Su Hiro Mashima
    Nato nel 1977, debutta come mangaka (autore di manga) nel 1998. La prima serie a lungo termine, Rave - The Groove Adventure, è stata serializzata dal Weekly Shonen Magazine dal 1999 al 2005. La sua serie attuale, Fairy Tail, è nella stessa rivista dal 2006. La serie ha raggiunto picchi di popolarità dal suo adattamento Anime dal 2009. Altre sue opere da citare sono Monster Hunter Orage, Monster Soul e Mashima-en.


    Premi vinti
    2009 Fairy Tail: Premio Manga Kodansha/Genere Shonen (Giappone)
    2009 Fairy Tail: Premio miglior Manga del Japan Expo/Genere Shonen (Francia)
    2011 Fairy Tail: Premio ANIMELAND come miglior Anime (Francia)
    2011 Fairy Tail: Premio ANIMELAND come miglior doppiaggio Anime (Francia)
    2011 Fairy Tail: Premio Frankfurt Book Fair/Fumetti internazionali (Germania)
    2012 Fairy Tail: Premio miglior serie al Salon del Manga (Spagna)
    2012 Fairy Tail: Premio miglior autore al Salon del Manga (Spagna)
    2012 Fairy Tail: Premio miglior Ospite d'Onore al Salon del Manga (Spagna)


    "Adoro il processo del creare un manga." - Hiro Mashima
    Kodansha Comics (KC): Com'eri da bambino?
    Hiro Mashima (HM): Da piccolo ero uno di quelli che restano sempre chiusi in casa. Adoravo stare a casa a farmi i fatti miei! Certo, mi piaceva giocare fuori con gli amici, ma preferivo disegnare o giocare ai videogiochi, qualcosa che mi richiedesse immaginazione.
    KC: Quando hai cominciato a disegnare?
    HM: Disegno da quando ho memoria. Mi ricordo di quando mio nonno mi fece vedere una rivista manga che prese chissà dove. Mi piacevano i disegni nella rivista, quindi li copiavo. Probabilmente fu allora che mi resi conto che amo disegnare. Amo disegnare anche adesso!


    KC: Storia o disegni, quale ti riesce più naturale?
    HM: Questa è difficile. Sono entrambi divertenti come contesti. Quando creo una storia, spremo la mia immaginazione per cercare di capire cosa potrebbe succedere, e questo mi diverte parecchio. Quando disegno invece, faccio parecchi errori quando cerco di dare un aspetto migliore a qualcosa. Anche quello mi diverte. Adoro il processo del creare un manga.
    KC: Pensi qualcosa di particolare mentre disegni?
    HM: Penso di non essere bravo a disegnare i personaggi femminili. Cerco di disegnarle nel modo più carino possibile, ma mentre lo faccio sento un'enorme pressione. Al contrario, i personaggi maschili sono facili, riesco a disegnarli velocemente.
    KC: Come sei arrivato al creare Fairy Tail?
    HM: Quella di Fairy Tail era un'idea che mi frullava in testa sin dai tempi di Rave - The Groove Adventure. In un episodio feci una scena dove un gruppo di ragazzi si divertono in un bar. Fu divertentissimo da disegnare. Da lì ho pensato di voler creare un manga con personaggi che si divertivano come fossero in un bar! Pensavo che sarebbe stato interessante entrare in un mondo dove i personaggi abbiano un certo legame tra loro, come l'amicizia. Di solito un manga Shonen comincia con il protagonista che pian piano trova i suoi nuovi compagni e la storia prosegue. Ma nel mondo di Fairy Tail si conoscono già tutti dall'inizio, su per giù. Era quello il genere di ambientazione che volevo!




    KC: È difficile lavorare ad una storia Fantasy che abbia temi come la magia?
    HM: Non è difficile, perché nel mondo della magia puoi fare praticamente di tutto! In realtà per me è più difficile lavorare ad una storia non-Fantasy, perché ci sono molte restrizioni. Ad esempio, nella vita vera, per andare oltre una porta bisogna aprirla. Ma in un Fantasy puoi andarci oltre in qualunque modo. Letteralmente.
    KC: Come descriveresti i protagonisti di Fairy Tail?
    HM: Sono terribili! [ride] Sin dall'inizio pensavo di creare dei personaggi molto amichevoli, ma che visti da un'altra prospettiva risultassero casinisti assoluti che non ascoltano nessuno. Ma comunque mi piacerebbe se dei ragazzi che leggono il manga li prendessero come esempi.
    KC: Noti qualche somiglianza tra te ed i tuoi personaggi?
    HM: Certo che sì. Penso che ogni personaggio venga da un pezzo di me. A volte mi comporto con audacia come Natsu, a volte in modo serio come Lucy ed altre volte mi spoglio come Gray... forse. [ride]


    KC: Come fai ad essere sempre motivato a lavorare?
    HM: Cerco di divertirmi sempre, in qualsiasi momento. Facciamo un sacco di pause e rompiamo il ghiaccio con cose a caso. Sono sicuro che qualsiasi altro autore faccia in questo modo, ma in particolar modo è la voce dei lettori che mi motiva. Ricevo moltissime lettere dei fan che mi incoraggiano tantissimo. Questo mi spinge a disegnare manga che possano piacere!
    KC: Hai un preciso target quando fai dei manga?
    HM: Principalmente mi adatto affinché sia godibile per i ragazzi, ma mi piacerebbe renderli interessanti anche agli occhi degli adulti.
    KC: Abbiamo saputo che Miki Yoshikawa (autrice di Yamada-kun e le Sette Streghe) tempo fa era tua assistente. Com'è stato lavorare con lei?
    HM: Miki Yoshikawa aveva una grande immaginazione. Ad esempio, quando chiedevo ad un assistente di disegnarmi lo sfondo per un pannello, davo di solito direttive particolari sul cosa disegnarci. Ma ogni volta che chiedevo a lei, sorpassava di continuo le mie aspettative. Era solita aggiungere quel piccolo dettaglio in un pannello -anche qualcosa di stupido, come una paperella- che io non le avevo chiesto. Lo faceva di continuo, all'epoca era ancora giovane, e lei stessa sapeva che il suo stile di disegno aveva bisogno di qualche rivisitazione, ma comunque io non le insegnai niente, da quel che ricordo, perché aveva già la stoffa. Probabilmente abbiamo passato più tempo a giocare ai videogiochi e divertirci che al lavoro.Però, ho sempre saputo che un giorno avrebbe creato una propria opera!
    KC: Con quanti assistenti lavori adesso?
    HM: Di recente ne abbiamo perso un altro, quindi adesso ho tre assistenti. È dura non avere un Team completo.




    KC: Per disegnare preferisci usare gli strumenti digitali o quelli reali?
    HM: La maggior parte dei miei manga sono disegnati a mano. Qualche volta però giocherello con programmi illustrativi come PhotoShop e ComicStudio. Anche con quei programmi cerco di dare un senso di "disegnato e colorato a mano". Cerco di evitare il più possibile gli effetti grafici che solo un disegno digitale può avere. Il mio strumento preferito, direi che sono i Copic. Ma comunque per me sono abbastanza difficili da usare, c'è molta gente che li sa usare meglio di me. Conosco i limiti delle mie capacità, perciò cerco sempre di migliorarmi!
    KC: Hai giocato a qualche video game di recente?
    HM: Sì. Di recente ho giocato a Call of Duty: Black Ops 3. Ma perché rilasciano questi giochi ogni volta che sono impegnato?! [ride]
    KC: Qual è il tuo segno zodiacale?
    HM: Sono Toro! In effetti, in Fairy Tail c'è lo Spirito Stellare del Toro, Taurus. Quando l'ho creato, volevo che fosse super-forte!
    KC: Se una persona decidesse ora di seguire Fairy Tail, cosa gli consiglieresti per riuscire a seguire al meglio la serie?
    HM: Il miglior modo per immedesimarsi in Fairy Tail è trovare il proprio personaggio preferito. Cerco di dare ad ogni personaggio che creo un carattere unico, così da differenziarli da tutti gli altri.
    KC: Hai qualche commento per i tuoi fan?
    HM: Sono felicissimo che anche le persone fuori dal Giappone conoscano e leggono Fairy Tail. Quando vado su Twitter mi ritrovo commenti da parte dei fan di tutto il mondo. È una cosa che mi incoraggia. Non capisco bene le altre lingue, ma qualche volta scrivo qualcosina in inglese. Altre volte pubblico dei disegni, un modo di comunicazione universale. È uno dei miei modi per ringraziare i fan. Spero che possiate continuare a godervi e supportare Fairy Tail!

     
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    Intervista a Hiro Mashima al NYCC 2017


    CITAZIONE
    Hiro Mashima non esclude un sequel di Fairy Tail.

    Il New York Comic-con è in corso di svolgimento e, tra i tanti panel previsti, uno è stato dedicato al manga Fairy Tail e al suo autore, Hiro Mashima.

    Come sappiamo Fairy Tail si è concluso lo scorso luglio e l’autore, ospite speciale della kermesse newyorkese, ha svelato in una sessione di domande e risposte dei retroscena interessanti sul finale della sua opera fantasy.

    Infatti, un appassionato gli ha chiesto se avesse pianificato il finale di Fairy Tail. Ecco le parole dell’autore:

    “In realtà non avevo pianificato il finale di Fairy Tail. Non ci avevo pensato per niente“. In altre parole, l’autore non aveva previsto come sarebbe finito il manga come fa la maggior parte dei mangaka. Un motivo in più per pensare che un sequel del manga non è un miraggio?
    Effettivamente l’ultimo capitolo di Fairy Tail non sembra proprio un finale definitivo, ma solo la chiusura di un grande cerchio che offre speragli a sequel o storie collaterali collegate, appunto, al finale. In merito a questo pensiero, l’autore ha risposto con queste parole quando gli è stato chiesto se ci sarà un sequel di Fairy Tail:

    “Le possibilità ci sono (per un seguito di Fairy Tail) perchè vorrei che Fairy Tail si espandesse“.
    E non è finita qui. Nel corso dell’evento, Hiro Mashima ha dichiarato che quando pensava di aver realizzato un capitolo esaltante, talvolta ai lettori non piaceva, secondo i feedback che riceveva. Per risolvere questo dilemma, nonostante sia un autore di successo e con una fanbase abbastanza enorme, l’autore si rifugiava nei suoi editor e chiedeva loro aiuto al fine di creare qualcosa che potesse piacere agli appassionati.

    Hiro Mashima deciderà di realizzare il sequel di Fairy Tail. Al momento ancora non lo sappiamo, ma sarebbe interessante tornare ad immergersi nelle grandi avventure di Natsu e compagni.
    Ricordiamo che il 63° e ultimo volume del manga arriverà in Giappone dal 17 novembre 2017 e anche quest’ultimo sarà disponibile in edizione limitata.
     
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    ha molti che non è piaciuto fairy tail storcerà molto il naso,vediamo sono curioso di vedere come sarà
     
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2 replies since 14/5/2017, 02:58   264 views
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