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QUOTE (Nessuno12 @ 20/11/2018, 16:05) Non che sia in disaccordo con quelli a cui il capitolo non è piaciuto, anzi anche a me non è piaciuto in quanto può annoiare. Però: 1) Togashi mi sembra evidente che vuole procedere lentamente spigando nei dettagli ogni evento e mostrando i vari ragionamenti e pensieri dei personaggi (quindi la trama procede "a passo di lumaca" per volere dell'autore e continuerà a procedere in questo modo per il momento). 2) Tagashi è a conoscenza dei personaggi che piacciono e quelli che non piacciono e vuole mantenere i lettori sulle spine per creare attesa e suspense, mostrando prima i personaggi insignificanti e secondari poi quando sarà il momento gli altri personaggi più importanti in situazioni di rilievo. 3) Non è la prima volta che Togashi usa i 14 soldati di Benjamin per spiegare la situazione e le varie abilità (anche se non così come in questo caso) in modo da spiegare al lettore le vicende e allo stesso tempo mostrare i loro pensieri e modi di ragionare nei dettagli. 4) Non è la prima volta che Togashi usa un personaggio insignificante per spiegare le vicende al lettore, ad esempio nel cap 365 la serva era stata usata per spiegare le vicende relative alla situazione, più che altro è un espediente narrativo dell'autore per illustrare le vicende (strategia narrativa che può anche non piacere) 5) I Wall text che stanno aumentano (che possono piacere o pure no) mi sembrano coerenti con la tendenza di Togashi di rendere il manga più complesso ed elaborato con l'avanzare della trama (sia dal punto di vista delle vicende che del Nen) gradualmente iniziata dallo scontro Quoll vs Hisoka e che continuerà.
Per quanto riguarda l'esercito dei Nen Post-Mortem di Camilla, si sa quale è la strada che vuole percorre Togashi, ossia mostrare abilità e i poteri Nen sempre più forti/complessi/pericolosi con il procedere della trama e cosi continuerà (come nella saga delle Formichimere dove il livello del Nen era stato alzato, adesso succede la stessa cosa, aldilà delle incoerenze logiche del Nen). Vedi?
Verso l'immediato è funzionale essere esigenti e se ad accompagnarci sono quel tipo di alte aspettative che si innescano quasi meccanicamente per un costante e reiterato ricambio di fiducia, è normale, nel momento in cui questo rapporto di reciprocità incorre in un ostacolo, reagire di cruccio. Non voglio entrare nel merito del problema, che probabilmente ha i suoi prodromi, sorto in questa pagina, ma quanto a risalirne alla natura mi sento di dire, a ragione, che sarebbe impresa impossibile in quanto di fatto questi non sussiste, se non nel proprio di chi ne è affetto. Abbandoniamolo pure alla prima avversità, non sarebbe sciocco e non perderemmo nulla, ma se possibile prima domandiamoci perché alcune cose avvengono e dopodiché vediamo se è lecito giustificarle. Questa (continente oscuro incluso) e la prossima potenziale saga sono con tutta probabilità le ultime cartucce che Togashi potrà sparare nella sua carriera di mangaka. Vien da sé che è bene spararle accortamente assicurandosi di centrare il bersaglio, quello grosso del coronamento di una carriera bramosa di produrre il più elevato vertice della propria arte. Il percorso è irto di pericoli e ancora peggio l'orgoglio ti impone di seguire l'istinto affinché il risultato finale sia in primo luogo soddisfacente per sé stessi. Ciò che vedo: - ad ogni liberazione di un potere nen di un principe la trama si infittisce, l'hatsu non è più soltanto "carattere" individuale e arma scenografica ma elemento caratterizzante della trama, determinante l'evolversi degli eventi; - consegue che il pensiero dei personaggi facenti parte della macchina di trama assume rilevanza maggiore, si traduce in soliloqui prolungati, come strumento per ispessire le congiunzioni tra quelli che sono i motori della trama, i principi; - ciò avviene per una ragione precisa: deve essere così, sospetto che per raggiungere il fine propostosi Togashi debba agire in tal modo. Di cosa si tratta? Nulla di nuovo, Meruem morirà di nuovo. Il potere forte in Hunter X Hunter è vinto dall'ingegno del debole. Il contorto ragionare, il vagliare ogni dettaglio, il calcolo statistico delle probabilità, è quella base che Togashi deve costruire ogni volta minuziosamente perché è da qui che si muoverà ed emergerà il trionfatore* - più ciò viene realizzato, più è reso capillare, più Togashi alla fine si sentirà di aver compiuto il capolavoro; - l'incredibile efficacia del potere dei principi è resa possibile in parte dall'handicap del contesto. Guardate Halkenburg, realizza che sarà vita o morte e immediatamente dopo accede ad un potere infallibile. La cerimonia dovete immaginarla come una restrizione di altissimo livello che eleva incommensurabilmente il potenziale dei suoi partecipanti, ma non vi è scampo, ad essere creato è uno e uno soltanto dei poteri che vedremo, perché di superstiti uno ne rimarrà, un'essere superiore ai suoi pari, un re, per cui il potere nen sarà a quel punto legittimato e giustificato, in un certo senso raccoglie lo spirito della dinastia. Nessuno escluso da questa lettura, chi aveva già sviluppato il nen non era ignaro del suo destino. La volontà di potenza dei principi poi ovviamente fa la stoffa del potere, ne stabilisce i rapporti, che parti da standard inflazionati. - nonostante ciò i principi saranno costretti a giocare al gioco dell'hunter, fitto di regole. Se si faranno assuefare dal loro nuovo giocattolo, il nen, non solo non ci appariranno più così intoccabili ma verranno vinti. Il nen è fuorviante, qualora verrà da loro sfruttato per sopraffare si rivelerà un'arma a doppio taglio, equivale a perdere di vista l'obiettivo, che però non hanno ancora scoperto, l'arcano è questo: il loro destino è in mano alle bestie nen. La cerimonia trascenderà qualunque piano e talento quando ci sarà da tirare le somme finali.
* Hisoka, Kurapika e, azzardo, Tyson (non vedo perché Togashi vorrebbe privilegiare ideali quali quelli di Tyson (certo Komugi ha ben figurato) ma ho visto che Halkenburg, candidato iniziale, si è venduto al diavolo e dunque la sparo grossa, dato che resto fermo dell'idea che un principe, Woble, si svincolerà dalla cerimonia ma non diverrà il regnante, che sarà il vero eletto, ergo a sopravvivere saranno in due)
Badate bene, e qui potrei rispondere a qualcuno, che i signori principi, qualora gentilmente concessogli, potrebbero portare giusto le borse ai reverendi padri Ging, Pariston e Beyond.
Edited by Harun ar-Rashid - 20/11/2018, 22:51
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