Gli eroi sono tornati

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    Hunter

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    Gli eroi sono tornati


    Descrizione:

    Titolo originale: Yuusha Goikkou no Kaerimichi

    Autore: Hirano Ryouji (storia e disegni)

    Pubblicazione: 2018

    Target: Shounen

    Genere: Avventura, fantasy

    Lettura: Da destra a sinistra


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    Ciò che più mi è piaciuto di questo one shot è il modo in cui vengono miscelati il 'bello' e il 'brutto' del viaggio degli eroi. Chiaramente, il viaggio intrapreso da Paladino, dalla sacerdotessa con abilità magiche curative e dal cavaliere era la causa scaturita dalla conseguenza delle azioni del Re Demone. Già la premessa, quindi, era di per sé seria, e rappresentava la pericolosità che caratterizzava questo viaggio, ovvero il rischio di non poter fare più ritorno a casa.

    Ma la presenza di Nina nel gruppo credo che sia proprio ciò che ha dato a questa missione una sfumatura positiva nella sua tragedia, nonché quello che ha permesso e che permette al lettore di vedere di vedere il bello in una missione pericolosa come quella intrapresa dagli altri tre.

    La frase "Vorrei che questo viaggio non finisse mai" ha perfettamente senso con la solitudine che ha provato sino a quando non ha incontrato Paladino e gli altri. Nonostante Nina fosse consapevole della pericolosità a cui stava andando incontro con i tre, i momenti condivisi con loro erano e saranno per sempre impagabili: belli, intensi. Per questo ho apprezzato il fatto che abbia collegato il suo background di orfana, e quindi la sofferenza generata dalla solitudine, con il viaggio intrapreso insieme agli tre personaggi. Perché a partire da quel viaggio, per quanto pericoloso, Nina ha potuto conoscere le relazioni umane, qualcosa di diverso dalla solitudine; al punto che, non a torto, li ha definiti come la loro famiglia. Ed è proprio la sua voglia infinita che quel viaggio non finisse, per quanto tragico sia come premessa che come conseguenza, a rendere secondo me ancora più struggente il fatto di essere arrivata a Pocca con i loro cadaveri, insieme al fatto che, così facendo, ha rispettato il loro desiderio. Il finale, inoltre, è toccante.
     
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    Hunter Esperto

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    Storia toccante... Concordo in tutto con vince, aggiungo solo una piccola riflessione:

    Ho apprezzato come Nina, sapendo cosa significhi perdere la famiglia e quello che lei definisce "casa", intraprende l'arduo compito di riportare nei loro villaggi tutti i viaggiatori che hanno voglia di riabbracciare le proprie famiglie.... C'è solo una cosa che mi lascia un piccolo spiraglio di dubbio:

    nina sta riportando a casa un "cadavere" o una persona viva che vuole fare ritorno?
    Perché a seconda di come viene interpretata il finale assume un guSto diverso... Quale delle due è secondo voi? E quale preferite?
     
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    Addestramento Nen

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    Giusta osservazione, il dubbio è venuto anche a me. Personalmente, preferisco pensare che sia un cadavere. Credo che quello che faccia Nina alla fine si correlli con quello che era il desiderio di Palladino, quando aveva esplicitato la sua volontà di tornare a casa, dai suoi familiari.

    La tristezza nel personaggio di Nina è chiara, ha avuto il suo passato di orfana e quindi loro tre rappresentavano una sorta di famiglia per lei. Ma ciò che ho potuto appurare leggendo 'sto one shot, è che oltre alla tristezza Nina provava, agli inizi, anche un po' d'invidia nei loro confronti, perché loro avevano una famiglia che li attendeva, mentre lei, dopo il viaggio, sarebbe continuata ad essere da sola (almeno prima della richiesta di venire a vivere a Pocca).

    Tuttavia, Nina ha compreso che questa paura, tristezza della solitudine la provavano anche loro. Quando Pandino ha ammesso che il suo desiderio era quello di tornare a casa, la ragazzina ha capito che lui, la sacerdotessa e il cavaliere nella loro "fortuna" di avere una famiglia, avevano allo stesso tempo paura della sofferenza legata al fatto che correvano il rischio di morire in un luogo in cui non avrebbero potuto vedere le persone a loro care. Cosa che poi succede.

    Nina quindi ha capito che se i loro cadaveri fossero rimasti lontani da casa, questo sarebbe stato una sofferenza tremenda per loro.

    E quindi che non è l'unica al mondo ad avere paura della solitudine, perché in un certo senso l'hanno provata anche Palladino e compagnia. Per questo ho trovato d'impatto la manipolazione dei cadaveri e il fatto che li abbia riportati a casa, rispettando il loro desiderio.

    E sempre per questo motivo preferisco pensare che l'esperienza di quel viaggio abbia portato Nina a fare tornare a casa chi, come loro, ha perso la vita in un un luogo al di fuori di quello natio e senza "poter vedere" per l'ultima volta le persone a loro care.

    Poi è solo un mio banalissimo punto di vista.
     
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    Hunter Esperto

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    anche io penso che lei riporti a casa quelli che sono morti durante il viaggio, per dare un ultimo saluto alla propria famiglia.... È molto più coerente con il resto della storia.
     
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4 replies since 8/12/2023, 10:26   208 views
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